Passarono i giorni, i mesi, gli anni.
La persona che noi oggi conosciamo come Palermo, stava male, aveva perennemente gli occhi rossi e gonfi, per le lacrime che non lo lasciarono mai, nemmeno per un momento.
Erano forse le uniche che non lo avrebbero abbandonato mai.
Era sempre ubriaco, aveva tentato il suicidio molte volte, ma inutilmente, c'era sempre qualcosa che glielo impediva.
O la corda si rompeva, o veniva interrotto dai vicini che bussavano alla sua porta mentre si stava tagliando, o le medicine che ingeriva, pastiglia dopo pastiglia, erano scadute e non facevano effetto.
Insomma, era sfigato pure nel non riuscire a farla finita.
Almeno fino a quel giorno.
Il giorno in cui una persona bussò alla sua porta.
E non era una persona qualunque.
Era lui.
Era Andrés.
*Vi starete chiedendo come tutto ciò fosse possibile se lui venne ucciso durante la rapina alla Zecca Nazionale spagnola.
Questa, cari miei, è una fan fiction, tutto può accadere, e qui scriverò ciò che sarebbe successo se il nostro amato Berlino si fosse salvato.
Molti penseranno che non sarebbe successo nulla, perché senza il suo sacrificio, gli altri e lui stesso non sarebbero riusciti a scappare.
Oppure penserete che semplicemente si sarebbe goduto il resto della sua breve vita con Ariadna, e poi sarebbe morto della sua malattia.
Invece no.
Il nostro amato professore aveva calcolato tutto, e quando dico tutto, intendo anche ciò che sarebbe accaduto se la polizia avesse cercato di varcare quel tunnel.
Lo avrebbe semplicemente fatto esplodere, seppellendo vivi i poliziotti, come è successo anche dopo il sacrificio di Berlino.
E la vita con Ariadna?
Berlino era misogino e narcisista, uno psicopatico, ma non era stupido.
Lui a Nairobi aveva creduto, ed avrebbe lasciato quella brutta cagna precisamente dietro la porta della camera blindata, ormai chiusa da dentro.
Già, le avrebbe fatto credere fino all'ultimo che lui l'avrebbe portata con se, l'avrebbe salvata e le avrebbe dato, una volta morto, tutti i suoi averi, ma in realtà no, perché lui non si era mai innamorato di lei.
Mai.
Nemmeno per un istante.
E nemmeno per un istante aveva creduto alle sue parole, così false, perché i suoi occhi dimostravano ciò che ella pensava, ciò che provava.
Ma Berlino è uno stronzo, lo sappiamo, ed aveva solo bisogno di qualcuno con cui sfogare i propri istinti primordiali.
E poi ci sarebbe il problema della malattia.
Ecco, anche quella si sarebbe risolta, perché 1 persona su 10 si sarebbe salvata grazie a quel medicinale, il "Retroxil", e quella persona sarebbe stata proprio lui.
Spiegate tutte queste premesse, continuiamo con la nostra storia.*Salve, scusate per il capitolo corto, ma serve, perché nel prossimo capitolo ci saranno tante cose.
Spero che questa storia vi stia piacendo, ci sentiamo alla prossima.
Xoxo ❤️
-mic
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Eri la mia luna - Berlermo -
Fanfiction-Anche la luna vive in funzione di qualcosa, qualcuno, il mare. Tu, Andrés, eri il mio mare.- Contiene scene non adatte ai minori. #1 - ilprofessore (15-maggio-2020) #1 - andrésdefonollosa (03-giugno-2020)