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"Ti Amo Y/N"

Quelle tre parole, le più belle che potessi sentire, si era confessato e non riuscivo a credere che il mio Amore per lui fosse ricambiato.
Ero incredula e euforica, vidi Jungkook che stava aspettando con ansia una mia risposta.

"Oh Jungkook, non puoi capire la gioia che mi hai fatto provare pronunciando tre parole. Anche io sono innamorata di te e diventare la tua ragazza mi renderebbe veramente euforica, più di quel che sono ora"

Presi fiato anch'io e dissi

"Ti Amo anche io Jungkook"

A quelle parole sentii le mie guance andare a fuoco, non avevo mai avuto un ragazzo fino ad ora e lui sarebbe stato il primo.
Gli occhi di Jungkook si spostarono dai miei e si posizionarono sulle mie labbra, ero in anzia, sentivo il mio cuore battere a mille e le farfalle nelll stomaco.
Ero così presa dalle mie emozioni che non mi resi conto del volto di Jungkook a pochi centimetri dal mio,
sentivo il suo respiro sulle mie labbra, fino a quando quella distanza fu azzerata da un bacio, le sue labbra erano posate delicatamente sulle mie, mi bastarono pochi secondi per percepire la morbidezza e delicatezza di quel bacio. Niente di eccessivo, niente di forzato, era veritiero e romantico.

"Allora è un sì?"

Mi chiese staccandosi dalle mie labbra, mantenendo però una distanza di pochi centimetri dai nostri volti,

"A cosa?"

dissi, nonostante sapendo a cosa si riferisse, è solo che volevo risentire quelle parole,

"Vuoi essere la mia ragazza?"

"È certo che lo voglio"

dissi con un grande sorriso interrotto da un altro bacio da parte del corvino.
Quella serata la passammo sulla spiaggia, passeggiavano mano nella mano sulla riva del mare, era bello, era stupendo, era un sogno, temevo che da un momento all'altro sarebbe partita la sveglia, ma per mia fortuna scoprii che era tutto vero.

Il tempo volò insieme a lui, avevo 19 anni quando ci mettemmo insieme e dopo un anno avevo finalmente fatto l'esame di maturità, ora mi toccava l'università.
Avevo scelto la facoltà di medicina, impegnativa, ma sarei riuscita a salvare la vita delle persone diventando un medico, nonostante ciò avrei continuato a mantenere il mio hobby per le foto e i video, Jungkook invece si buttò nel mondo della musica, e nel giro di qualche album diventò famoso in tutta la Corea del Sud.
Ero fiera di lui ed ero anche felice per averlo supportato in questo suo sogno.
Nonostante fossimo molto impegnati, trovavamo sempre del tempo per noi, io abitavo nel dormitorio dell'università e lui invece stava in un appartamento non troppo distante dal centro città di Seul.
Di solito ci incontravamo per il weekend e andavamo al parco, ma poiché era un Idol tutte le volte che uscivamo le sue fan gli stavano sempre addosso, così dovevamo rimanere gran parte delle volte a casa sua. Quando lui era libero da tutti i suoi impegni presi dai manager mi veniva a prendere all'università e mi portava fuori città e invece quando davo l'esame se non riusciva a farmi visita rimediava facendo trovare nella mia stanza un mazzo di fiori con dei cioccolatini.
Ero piena di attenzioni da parte sua e tutto ciò mi rendeva sempre felice e spensierata. Nonostante non ci vedessimo tutti i giorni, anche quando avevo il morale a terra era capace di rendermi felice con un solo messaggio oppure con una videochiamata serale, prima di andare a dormire, così per sapere come fosse andata la giornata.

«𝑰 𝒎𝒊𝒔𝒔 𝒚𝒐𝒖» [𝐉𝐤× 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫] <𝑖𝑡𝑎> (ⁱⁿ ᵖᵃᵘˢᵃ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora