Agitò le braccia nel vano tentativo di allontanarsi dal suo aggressore, che immediatamente avvicinò la mano all'interruttore della luce illuminando la stanza, Perla avrebbe preferito che non lo facesse in preda allo spavento più totale scattò fuori dal letto guardando ad occhi spalancati e pieni di terrore l'uomo nel suo letto. "Christian! Che diavolo ci fai qui?"
Suo marito si era liberatamente intrufolato nel suo letto in piena notte, probabilmente stanotte non ha potuto incontrare una delle sue squaldrine..
"Volevo soltanto un bacio.." rispose passandosi nervosamente una mano fra i capelli ancora gelatinati facendo scivolare sfacciato lo sguardo sul corpo esile di lei avvolto da una camicia da notte di seta in piedi davanti alla porta.
Perla respirò a fondo prima di aprire la porta e lasciarsi la camera alle spalle dirigendosi in salotto con il cuore che le batteva all'impazzata nel petto non riuscendosi ancora a calmare dopo la vista di suo marito, cosi improvvisa dopo settimane senza un preavviso dal suo segretario. "Posso fare quello che voglio Perla,non scordarlo!" Ringhiò Christian uscendo furioso dalla camera avvicinandosi pericolosamente alla moglie che immediatamente si girò di scatto e indietreggiò senza farlo apposta vedendo suo marito cosi arrabbiato venire con le mani strette a pugno verso di lei come uno tsunami che stava per abbattersi su una piccola isoletta
"Si, ma non con me!"
Cercò di difendersi alzando la voce, ma ormai non c'era nulla da fare
Lui l'aveva già presa e incastrata al muro con le mani a tenergli i polsi sulla testa facendo aderire il corpo eccitato alla piccola Perla, "Non darmi ordini Perla." disse con un tono terribilmente calmo, mentre gli occhi fiammeggianti di lui erano persi in quelli innocenti di lei
Incredula e spaventata cercò di divincolarsi ma Christian la teneva stretta prevedendo ogni piccola mossa della moglie "Dovevi essere a Chicago a quest'ora.." rispose Perla alzando lo sguardo in segno di sfida, decisa a raccogliere quel poco coraggio che aveva e mostrarlo al suo prepotente marito
"C'è stato un problema con l'organizzazione, cosa avrei dovuto fare? Dormire in albergo?" Perla era rimasta incantata da quelle labbra a pochi centimetri dalle sue, non le aveva mai viste da cosi vicino ed erano pericolosamente attraenti per non essere baciate, ma non avrebbe potuto. Non adesso.
"O almeno in un'altra stanza, e non nella mia. Nel mio letto!"
Christian alzò gli occhi al cielo come i bambini fanno di solito davanti alle ramanzine delle madri, per poi tornare a fissare torvo sua moglie "Volevo un bacio.."
Il cuore di Perla perse un battito, le mancava l'aria e arrossendo violentemente distolse lo sguardo
"Non hai potuto incontrare una delle tue squaldrine stasera e sei venuto nel mio letto sperando di movimentare la serata?"
Di tutta risposta lui sembrò non ascoltarla mentre si avvicinò a quel delizioso collo scoperto "Ma non è da loro che voglio un erede."
Crollando di nuovo sui cocci della speranza di un matrimonio normale, Perla amareggiata abbandonò l'idea di piacere a suo marito.
Voleva soltanto un erede a cui sarebbero andate tutte le loro proprietà che li avrebbero resi miliardari, doveva farsene una ragione.
"Dove credi di dormire allora? " domandò delusa voleva suo marito il piu lontano possibile dalla sua vita, Christian alzò le spalle e lasciò Perla che si affrettò ad allontanarlo e dirigersi in cucina per preparare la colazione, le sue governanti non c'erano e toccava a lei fare quei piccoli lavoretti in casa;
Fece due caffè e spalmò qualche fetta biscottate con della marmellata alle albicocche, si sedette affamata e iniziò a fare colazione
Christian la raggiunse e si bevve il secondo caffè guardando attentamente sua moglie con quella vestaglia di seta aperta sul petto che lasciava intravedere i seni tondi e all'apparenza morbidi, era senza reggiseno e riuscì a vedere i capezzoli piccoli e rosei a quella vista Christian si eccitò terribilmente e cercò di mettersi seduto per non dare nell'occhio a Perla.
"Visto che staremo tutto e spero un solo giorno insieme vorrei fare qualcosa, in casa mi annoio."
Sbottò Perla per riempire quella stanza fin'ora silenziosa, era agitata quando stava vicino suo marito e la sua presenza la faceva sentire strana. Perché non la ama?
Christian sorrise malizioso abbassando il giornale che stava leggendo, guardando negli occhi la sua eccitante moglie
"Io avrei in mente un modo per passare la giornata, vedrai ti divertirai."
"Christian!"
"Andiamo Perla, sono passati tre anni
Era inevitabile che prima o poi piombassi nella tua camera cercando di fare sesso con te mentre dormivi, visto che da sveglia non ne vuoi proprio sapere!"
"Mi fai schifo!" Perla mentì a se stessa
"Cosa speravi? Che avremmo passato tutta la vita così? Rose e fiori?
Tu a girare per le discoteche facendo la ragazzina, ed io a lavorare.
Devi crescere e darmi un figlio."
Non ne poteva più, si chiuse la vestaglia e si alzò scostando rumorosamente la sedia dietro di lei, cercando di non far vedere a suo marito che stava tremando
Corse in camera chiudendosi la porta a chiave crollando a terra piangendo silenziosamente
I pensieri le invasero morbosamente la testa, e le lacrime non ne volevano sapere di smettere di scendere
Ma doveva essere forte.
Si alzò e si vestì erano gia le 7:30
Uscì dalla stanza soltanto dopo essersi calmata e preparata, suo marito non c'era gia piu
Che se ne sia andato? Perla tirò un sospiro di sollievo sorridendo, eppure c'era qualcosa che non andava..
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Questione di regole
RomancePer salvare il loro patrimonio, i genitori di Perla costringono la loro unica figlia giovane e di bella presenza a sposare un uomo cinico molto più grande di lei e benestante. Un matrimonio salvaguardato da regole imposte dalla stessa Perla, rifiuta...