Irta di cavalieri
era la sua corte
di scooter parcheggiati
e risate
tutti con lui
mentre era assente
avvolto in una nuova crociata pomeridiana
cuor di motore
rombante ruggito
con rispetto
uno ad uno suonavano all'uscio.Questi prodi
senza favola
e diletto
con dialetto
storpiavano mitologiche costruzioni
urlando con scintillanti motivazioni
ghermiti di occhiali
e affilato rispetto
mentre nel petto batteva l'amicizia.