5. "Ho bisogno di te"

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"Ok! Basta! Mi arrendo!"
Erano passati 4 mesi dalla giornata delle capsule.
Dalila molto spesso in quelle notti vedeva in sogno Todd e Kris...aveva cosi tanta voglia di abbracciarli e tornare da loro. Mangiare pizza fatta in casa da Muriel, infastidire la professoressa Whitmore, lamentarsi per essere più bassa di suo fratello minore...cose normali...di una normale sedicenne...che non era.
Aveva scoperto di essere una strega, capace di controllare il fuoco, capace di magie potenti e che viveva in un falò.
Il tutto era una completa follia eppure era cosi.
Era anche vero che senza quella pazza scoperta non avrebbe conosciuto Grayson.
Non lo ammetteva ma gli piaceva la sua compagnia, era sempre solare, simpatico e dolce, gentile e premuroso con tutti.
Non sapeva niente di lui, non voleva mostrarsi interessata e infatti forse nemmeno lo era ma la faceva stare bene e questo le bastava.
Da 4 mesi tutti i giorni si addestrava con Niho e Grayson.
Non solo nell'imparare a controllare la magia ma anche a sviluppare un legame da partner.
Si trattava di un collegamento molto importante...quando si era in pericolo si poteva contattare il proprio partner se si aveva un buon rapporto con lui, per esempio, oppure si poteva attingere al potere dell'altro se si era deboli.
Erano nella radura, in un angolo senza habitat, un angolo destinato agli addestramenti.
Dalila aveva davanti a sè un manichino e Niho la spronava:
"Avanti Dalila! Non puoi mollare! Devi solo incenerirlo!"
Quel giorno ad assistere c'era anche Talia, la partner di Niho, era silenziosa ma si vedeva dal viso che era dolce.
Dalila sbuffò incrociando le braccia:
"È inutile Niho!" Effettivamente...ci provava da un ora.
Talia sorrise e parlò:
"Niho...Grayson forse"
Cosa c'entrava ora Grayson? Si chiese Dalila. Corrugò la fronte guardando verso Talia, ella guardava Niho, pensoso.
Niho annuì e spiegò:
"Talia ha ragione, dobbiamo farvi sviluppare di più il legame dei partner"
"Non ne abbiamo bisogno!" Protestò Dalila.
Niho si avvicinò a Grayson e lo prese per un braccio.
Grayson era in disparte, attento e taciturno.
Niho posizionò il ragazzo davanti a Dalila e esclamò:
"Mia cara ragazza...che ti piaccia o no hai bisogno di lui, e nel tuo profondo lo sai"
Dalila rimase impettita, ma le sue guance arrossirono impercettibilmente:
"Forse...ma solo per quello stupido legame dei partner"
Grayson assunse un espressione strana...era...delusione?
Dalila si soffermò a guardarlo mentre Niho rise:
"Vediamo se è veramente come dici tu Dalila.
Vi svelerò una curiosità! Il legame del partner è solo una connessione nella mente e nel potere magico, ogni singola emozione che provate l'uno per l'altra è assolutamente vostra e reale"
Dalila rimase sorpresa, muta, per qualche istante...ora non poteva più dare la colpa al legame per quella strana sensazione di parlargli e di stargli vicino.
Nelle ultime settimane malediceva spesso i geni di sua madre che la spingevano verso quel ragazzo.
Dovrebbe dargli fastidio, dovrebbe essere disgustata dalle sue premure e non essere colpita e ammirata ogni volta che compiva un atto di bontà, dovrebbe allontanarlo e essergli indifferente, lui dovrebbe essere solo un momentaneo personaggio nella sua vita,ma non era cosi.
Anche Grayson rimase colpito dalle parole di Niho. Il fatto che volesse avere Dalila vicina era perchè...perché le piaceva? No come poteva? Lei non lo sopportava e si conoscevano da troppo poco e lei, sicuramente, preferiva quelli duri e insensibili come lei.
Lui voleva una come lei? Qualche settinana fa avrebbe risposto di no.
Eppure sentiva che lei poteva essere diversa.
Niho si allontanò e poi iniziò a roteare il braccio, in circolo, sopra l'aria, il suo tatuaggio brillò.
Si creò fra le sue mani una grande massa d'acqua, che girava in circolo, seguendo il movimento del suo braccio.
Con forza, quando ne ebbe abbastanza, la lanciò su Dalila.
La ragazza venne travolta dai ricordi della capsula.
Grayson urlò il suo nome.
Poi si concentrò. Talia gli andò vicina mentre l'acqua continuava a sgorgare dalle mani di Niho.
Gli sussurrò:
"Pensa solo a lei"
Grayson sorrise istintivamente e chiuse gli occhi.
Il tatuaggio si illuminò ed ecco che una corrente d'aria fresca venne lanciata sull'orda d'acqua, liberando Dalila.
Talia sorrise orgogliosa. Niho anche. Grayson aveva il legame.
Il ragazzo si avvicinò a Dalila, la ragazza guardò in cagnesco Niho, non fece in tempo a dirgli qualcosa di, naturalmente, poco carino che Grayson la strinse a sè in un abbraccio protettivo e rispettoso.
Dalila si sciolse ricambiando l'abbraccio, poi sgranò gli occhi quando si ritrovò a pensare: 'com'è bello stare tra le sue braccia!'
L'effetto che Grayson le faceva era forte, lui per lei era irresistibile.
Cosi tanto in cosi poco.
Niho lasciò loro solo qualche attimo di tregua poi un'altra cascata ghiacciata colpì Grayson che stava inspirando il profumo dei capelli di Dalila.
Dalila si spaventò e, dopo aver lanciato a Niho un occhiata tra l'incredulo e l'arrabbiato, prese ad armeggiare col tatuaggio.
Talia le posò una mano sulla spalla e le sussurrò:
"So che sei diversa da lui, so che ti è difficile ammetterlo ma adesso ha bisogno di te e quindi pensa solo a lui"
Dalila non aveva capito ma dopo un profondo respiro chiuse gli occhi.
Pensò a Grayson...al suo sorriso...ai suoi modi gentili...a quando arrossiva e a quanto fosse più bravo di lei negli addestramenti.
Il tatuaggio si illuminò ed ecco delle fiamme scaturire dalle sue mani.
La asciugarono subito e poi con forza e urgenza le lanciò su Grayson, sempre più sicura e determinata.
L'acqua se ne andò e Grayson iniziò a tossire biascicando un: "grazie".
Dalila gli buttò le braccia al collo, ridendo.
Ma cosa le faceva quel ragazzo?! Fare il primo passo non era da lei...Grayson la stava cambiando...no! Certo che no! La stava solo facendo tornare com'era prima che sua madre morisse,la stava facendo tornare la persona che sua madre avrebbe voluto che fosse.
Era felice e orgogliosa, finalmente un incantesimo ben riuscito!
Grayson spaesato le circondò la vita con le braccia.
Lei smise di ridere e rimasero a fissarsi.
Dopo qualche minuto, Grayson, controvoglia distolse lo sguardo e si voltò verso Niho, senza staccare le mani dalla vita di Dalila. Cosa che la fece sorridere.
"Mi spieghi perchè hai tentato di annegarci?! Sbraitò.
"E tu Talia che intendevi con quella frase 'so che ti è difficile ammetterlo'?"
Lo affiancò Dalila.
Talia rise, Dalila cominciò a scaldarsi ma Grayson con un sorriso calmo le carezzò il fianco:
"Sta calma" Le bisbigliò.
Grayson lanciò uno sguardo eloquente verso Niho che spiegò:
"Dalila, Talia intendeva, che tu non sei come Grayson...non ammetterai mai di volergli bene e che forse ti piace...non lo dimostri...ma sai che è cosi"
Dalila rimase a bocca aperta e poi come scottata si allontanò da Grayson.
Eccola di nuovo, quell'espressione delusa e triste. Dalila si rendeva conto che poteva averlo ferito, ma dopotutto non gliene importava. Vero? No certo che teneva a lui...era solo molto confusa.
Non poteva provare qualcosa per lui.
Niho fece un sorriso malinconico a Grayson e poi proseguì:
"Per quanto riguarda il fatto di farvi annegare. Ho fatto solamente un piccolo test per verificare, dimostrare, che quello che Dalila diceva non era vero"
Dalila si riscosse dai suoi pensieri su Grayson e fissò Niho interrogativa:
"Mi riferisco...a quando hai detto che non ti serviva il legame dei partner...a Grayson non serviva ma a te si.
Hai notato, mia cara, che solo grazie a lui in pericolo sei riuscita a fare un incantesimo per bene?" Concluse Niho.
"E-e con questo?" Balbettò Dalila.
Non sapeva se doveva credergli o meno, anche se probabilmente aveva ragione.
Talia le sorrise, prese il volto di Niho tra le mani e lo baciò poi si voltò verso i ragazzi, a dir poco increduli:
"Si stiamo insieme" Commentò Talia velocemente:
"Ma il punto è che da come ti sei gettata tra le braccia di Grayson e poi come ti sei staccata fa capire che sei combattuta, se dimostrare che lo ami o no...e dovresti"
Dalila era arrossita violentemente, per la prima volta, dopo quasi un anno.
Non dicendo nulla per controbattere o di sarcastico Talia capì di aver colpito nel segno:
"In più solo grazie alle persone che ami puoi evocare quelle fiamme cosi potenti"
"Potenti? Erano semplici fiamme" Fece notare Dalila.
Tutti scoppiarono a ridere, anche Grayson:
"Che avete da ridere?!" Dalila era rossa in volto.
Niho esordì:
"Dalila! Erano potentissime! Non ti stiamo prendendo in giro! Sei potente...tanto quanto Grayson"
Dalila ammutolì. Troppe rivelazioni.
La più pressante e decisiva era che amava Grayson. La sua mente si rifiutava perchè era ancora combattuta.
Ma lui la amava? Quante domande, quanti dubbi...
Dalila si costrinse ad annuire per dimostrare che aveva capito.
Fece segno a Grayson di spostarsi e concentrò tutte le sue emozioni su Grayson, sorridendo evocò altre fiamme e incenerì il manichino iniziale.
A testa alta lasciò l'angolo della radura per tornare al suo falò.
Era quasi arrivata quando sentì dei passi dietro di lei.
Si voltò e vide Grayson a capo chino che si avviava verso la sua nebbia.
"Ehi Gray" Lo salutò.
Grayson la vide e le si avvicinò con un sorriso tirato.
Rimasero, imbarazzati, a guardarsi.
Grayson era innamorato di lei, era una consapevolezza che faceva fatica a comprendere ma prima di fare qualsiasi cosa voleva capire Dalila.
Ma non sapeva cosa provava lei, era cosi testarda.
Voleva lei al suo fianco...quei capelli rossi, quegli occhi azzurri, quel carattere confuso: coraggioso, menefreghista, sarcastico ma anche dolce e gentile se lo voleva.
Gli aveva fatto male oggi, gli aveva dato speranza e poi gliel'aveva distrutta.
Aspettò che fosse lei a parlare.
"Mi dispiace per prima Gray" Disse lei guardando per terra...ma che le stava succedendo, era imbarazzata?
"A che ti riferisci?" Le domandò lui:
"Mi sono staccata da te bruscamente e non volevo" Rispose lei sincera, mentre parlava l'emozione e la certezza di quel sentimento si fecero strada in lei ed erano bellissimi ma prima voleva, doveva capire Grayson, i suoi sentimenti e tentare di conoscerlo meglio. Continuò:
"Grazie! Mi hai aiutata a cambiare, a tornare come prima che..." Lui non lo sapeva...di sua madre...tanto valeva dirglielo:
"Come prima che mia madre morisse" Concluse.
Grayson trattene il fiato e poi la strinse a sè.
Lei si accoccolò sul suo petto e proseguì imperterrita:
"Io ho bisogno di te Gray...temo che abbiano ragione Niho e Talia. Provo qualcosa per te... anche se devo ancora definire che cosa" Disse staccandosi per guardarlo negli occhi.
Quelli verdi di lui si fecero lucidi:
"Ho bisogno di te" Ripeté lei convinta visto che lui non rispondeva:
"Anche io Dalila" Rispose lui debolmente.
L'aveva lasciato con una profonda incertezza, era lacerante.
Lei sorrise:
"Dal, chiamami Dal" Disse lei e poi gli scoccò un bacio sulla guancia.
Lui la intrappolò tra le sue braccia, la stringeva come se fosse l'ultimo abbraccio.
Appena staccati lui si rifugiò nella nebbia e lei tornò al falò.
Non sarebbe mai cambiata, sarebbe sempre rimasta menefreghista e sarcastica ma con Grayson era tutto diverso.
Quella notte realizzò una cosa.
Non poteva più nascondersi, non da lui.
Grayson era la sua debolezza. Come lei era quella di Grayson.
Se dovessero fargli qualcosa, se dovesse succedergli qualcosa, lei sarebbe ceduta.

***

"Sicuro siano loro Niho?" Chiese Talia.
"Certo, hai visto il tatuaggio...è esattamente quello che narra e descrive la profezia" Concluse l'uomo.
"Glielo devi dire! Se è come dici Lumi e Ebra presto si risveglieranno e quei ragazzi sono in pericolo" Rimbeccò Talia.
"Hai ragione, ho rimandato troppo a lungo! Devono sapere qual è il loro destino"

Il Ritorno Di Ebra |  Trilogia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora