10. Partenza

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"Dalila! Oh per Zorg!" Talia la strinse a se durante la cena.
"Eravamo cosi preoccupati!" Disse Niho abbracciandola. Lei ricambiò gli abbracci di tutti, dando spiegazioni e rassicurazioni.
Ma doveva sempre avere Grayson vicino, nessuno capiva il perchè ma era cosi.
Lei aveva una teoria, ma non la disse a nessuno, toccarlo le dimostrava che non erano più immagini ma lui era li con lei veramente e concretamente.
A cena erano lei, Grayson, Talia, Niho e da qualche mese anche Kim.
Spesso veniva scossa da fremiti, le tempie le scottavano, aprendo ulteriori tagli. Grayson era preparato e immediatamente la accarezzava sul braccio o sul viso sussurrandole parole dolci all'orecchio e lei, dopo qualche minuto, si calmava.
Talia e Niho si lanciavano sguardi indecifrabili, capendosi con gli occhi e poi tornavano a fissare Dalila che si riprendeva o a mangiare.
Alla fine della cena, quando Kim si congendò Talia sbottò:
"Non è possibile! Dalila...deve esserci una spiegazione"
"Non è questo il momento Talia" disse tranquillo Niho, lei lo guardò male e proseguì:
"Invece si, Dalila deve saperlo!"
Dalila guardò Grayson, era debole, stanca, pallida e dolorante però riuscì a trovare lo stesso il suo solito lato sicuro e disse:
"Dimmi Talia" Grayson la strinse di più a se, facendola sedere sulle sue gambe e lei si sentì a suo agio.
Talia trionfante cominciò a esporre la sua teoria:
"Ho aspettato che Kim se ne andasse perchè non mi fido di lei"
"Cosa ci devi dire di cosi segreto?" Le chiese Grayson:
"Sentite. Quell'incantesimo che Ester ha utilizzato è...è...difficile da comprendere ma io lo conosco bene"
Dalila sgranò gli occhi:
"T-tu cosa? I-io cre-crede" ma Grayson la interruppe:
"Dal...respira...lascia parlare Talia" lei annuì piano e si strinse di più al petto di Grayson.
"Grazie Grayson. Non è come credete, ma lo racconterò in un altro momento.
Quello che mi preme rivelarvi è che quell'incantesimo provoca si, delle visioni, ma non dovrebbero teoricamente perdurare anche alla fine della tortura, non si dovrebbero avere dei flashback o cose simili" continuò Talia:
"Cosa staresti insinuando?" Domandò Dalila:
"Che la tortura sia ancora attiva, che Ester non abbia mai cercato di torturarti per farti smettere di essere una portatrice perchè è impossibile togliere questo gene magico e non è cosi stupida da non saperlo.
Io penso che ti abbia torturata per avere un legame con la tua mente Dalila, per farti avere visioni a distanza, per indebolirti in caso dovessero attaccarci ancora e in tal modo metterti K.O"
Dalila iniziò a scuotere la testa con forza, poi, come un disco rotto cominciò a ripetere: no, no, no, no...
Grayson continuava a guardare Talia e lei era seria e convinta, Niho altrettanto.
"Quanto distanti devono essere per interrompere il legame?" Chiese:
"Non ne ho idea" ammise Talia sconsolata e poi si alzò per abbracciare Dalila.
La rossa si era alzata dalle gambe del suo ragazzo e si era messa a camminare su e giù ininterrottamente.
Appena Talia la toccò lei si scansò bruscamente, poi urlò, tenendosi le tempie.
Talia stava per riavvicinarsi ma Grayson la fermò:
"No! Devo essere io!"
"Come lo sai?"
Grayson cinse le spalle di Dalila con un braccio mentre lei ancora urlava.
"Perchè, ho capito, che ci vuole qualcuno che lei ami davvero, di cui si fidi davvero, qualcuno che conosce bene per non impazzire e al momento credo di essere io questo qualcuno" concluse, Talia annuì assorta.
"Dalila, guardami, guardami, non è reale, io lo sono, guardami!"
Le girava il volto di forza verso i suoi occhi, appena gli sguardi si incrociarono lei si calmò.
Smise di urlare e abbassò le braccia dalle tempie.
"S-scusate" balbettò irrequieta, nascondendo il viso nel collo di Grayson.
"Stai bene?" Le chiese amorevolmente accarezzandole i capelli:
"Ora si" rispose lei con un mezzo sorriso:
"Voglio solo capire" disse rivolta a Talia:
"Perchè Kim non poteva ascoltare questa conversazione? Non fraintendete... non mi fido di lei però..."
Talia sorrise, finalmente riuscendo a stringerla in un abbraccio breve e delicato:
"Perchè voi mi avete detto che Kim e Ester si sono protette a vicenda e che Kim non aveva le tempie arrossate, simbolo di tortura, ciò significa che si è alleata con Ester di sua volontà"
"In tal caso è una pessima doppiogiochista" commentò Dalila.
"Ma perchè lo avrebbe fatto?" Chiese Niho, fino a quel momento rimasto in silenzio:
"Non lo so Niho ma una cosa è certa, Dalila deve andarsene. Qui non è più al sicuro, deve trovare il modo di interrompere questo collegamento per sempre ma non ci riuscirà mai con Ester che le perfora il cervello"
Dalila guardò Grayson che annuì, era concorde.
"D'accordo, ce ne andremo lontano da qui a cercare un'altra portatrice per prendere informazioni già che ci siamo, acqua in bocca con Kim" li avvertì Grayson.
"Ehm, in verità, sarebbe meglio se Dalila andasse da sola, le saresti...come dire...d'ostacolo" tentò cautamente Talia.
La risposta di Grayson per ribadire gli morì in gola visto che Dalila era già scattata in piedi, puntando un indice accusatorio verso Talia:
"Qui ci sono 2 spiegazioni:
O sei cieca, o sei sadica Talia.
Non hai visto cosa mi succede?" Chiese irata spostando l'indice dietro di se dove  poco prima urlava dal dolore:
"Abbiamo anche appurato, mi pare, che l'unico che mi riesce a calmare è Grayson, quindi tu, come pensi che debba fare io se mi dovesse ricapitare? Da sola? Lontana?
Vuoi sbarazzarti di me? Oppure" stava urlando, le parole non le uscirono di bocca, un'idea presa dal nulla più assoluto e con le più insensate ragioni le balenò in testa:
"Vuoi fare del male a Grayson?! Ecco perché mi vuoi lontana?" Si avvicinava sempre di più:
"Dalila ma che cosa dici?" Sbraitò Talia, sconvolta da quelle accuse.
Ma quella non era Dalila:
"No Talia!" Urlò Niho vedendo la ragazza pronta ad attaccare:
"Non è Dalila, è Ester, la sta manipolando contro di noi, vuole ucciderci o vuole far diventare Dalila un'assassina!" Talia si fermò all'istante, Grayson si parò davanti a lei:
"Torna in te Dalila. Non le faresti mai del male"
Dalila ghignò e cominciò ad evocare fiamme:
"Spostati Gray"
"No! Non mi farai del male...lotta Dalila, caccia quella bastarda" la incitò lui.
Dalila sembrò addolcirsi per qualche istante, quando stava per innalzare le fiamme cadde e si contorse a terra:
"Esci. Dalla. Mia. Testa" gridò esasperata.
Grayson accanto a lei le accarezzava le gambe.
Molto lentamente si riprese. Era smarrita, aveva perso qualche goccia di sangue dalle tempie:
"Mi sta distruggendo" disse arrabbiata, stanca e sconvolta.
Poi posò i suoi occhi azzurri in quelli verde chiaro di Talia:
"Scusami Talia. Non ero io." Poi prese a singhiozzare e la donna le fu subito accanto abbracciandola:
"Oh cara lo so! Avevi ragione comunque...non puoi andare da sola"
"Gray, dov'è? Dov'è!?" Cominciò ad agitarsi Dalila non trovandolo accanto a se.
I suoi occhi erano terrorizzati, nessuno li aveva mai visti con quell'emozione.
Nessuno l'aveva mai vista cosi vulnerabile e docile, forse era per questo che Ester le entrava nella mente cosi facilmente.
Talia si allontanò, andando a stringere Niho che la circondò con le sue braccia.
"Qui, sono qui, sono qui" ripeté Grayson avvicinandosi al viso di lei e prendendole una mano.
Lei appena lo vide si tranquillizzò.
Strinse la sua mano e alzandosi si aggrappò a lui.
Non si staccò nemmeno per un momento.
Si sentiva ridicola in certi momenti, sembrava una bimba piccola che necessitava di stare attaccata come una cozza al padre.
Ma, nella maggior parte delle volte, le faceva bene, più che bene, quel senso di protezione e vicinanza.
"Ti prego. Partiamo già domani...i-io non credo di sopportarlo ancora a lungo, sia emotivamemte che fisicamente" supplicò Dalila rivolta al ragazzo, premendosi piano due dita sulla tempia e guardandosele, una volta tolte dalla pelle, le vide bagnate di sangue.
Anche Grayson le guardava, ragionando. Poi acconsentì:
"Certo tesoro"
Lei sorrise.
Finalmente.
Talia e Niho augurarono la buona notte e se ne andarono.
Loro invece si stesero nell'erba, Dalila evocò un fuocherello, pronti per la nottata. Avevano bisogno di riposare, Dalila più che mai.

Il Ritorno Di Ebra |  Trilogia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora