-Capitolo 4-

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Il mattino seguente...
Mi sveglio prima di lui e pulisco un po' intorno e gli faccio la colazione.
Qn: Tu non smetti mai di impressionarmi.
Bl: Davvero? Non lo sapevo.
Qn: Allora, Scratch, che cosa vuoi?
Bl: Mhm?
Qn: Beh sei qui davanti a me, e non ti cono sco molto bene, anzi, ti conosco da un giorno.
Bl: Due giorni, per l'esattezza.
Qn: Quanto vuoi?
Bl: Come?
Qn: Quanto vuoi? Chi ti ha mandata?
Bl: Perché parli come se io provenga da una mafia?
Qn: Non è così?
Bl: Senti, ciuffo d'unicorno, pensi che tutto cio che abbiamo intorno ci sianp i soldi dietro?
Qn: Si, quindi, quanto vuoi?
Bl: Ora ascoltami bene, io non sono qui davanti a te per chiedere soldi, ti ho aiutato a rimetterti in saldo dopo ciò che è successo ieri, e poi ragiona un attimo. Se io volessi dei soldi non  avrei già fatto "cose" con te?
Qn: E se stai giocando con una strategia diversa?
Bl: Uhhhh, sei incredibile...
Qn: Mi chiamano fantastico.
Bl: Se I soldi sono ciò che tieni di più, allora non so ancora il perché io stia qui ad aiutarti.
Perché ti piace!
Bl: Smettila!
Qn: Cosa?
Ammettilo, ti piace. Sennò non staresti qui.
Bl: Basta!
Qn: Che cosa ho fatto?
Ti piaaaaaace!
Mi tappo le orecchie.
Qn: Stai bene?
Alzo lo sguardo e vedo che è lì con il suo sorrisetto che mi guarda.
Bl: S-Si, sto bene. Emm, io devo andare.
Qn: Ook...
Bl: Ci vediamo a scuola.
Qn: Va bene, ciao..
Esco da casa sua e vado a casa. Avvolte la mia coscienza diventa me in miniatura che sta sulla mia spalla.
Non hai esagerato?
Bl: Sei te quella che mi sta sulla spalla e mi dice cosa fare.
Si, ma non ho detto di fare la pazza
Bl: Ciò, non mi riguarda, andiamo a casa.
Ritorno a casa e tutto mi guardano male.
Pa: Dov'eri stata?
Bl: Da Avani, era tardi.
Ma: Okay, va bene. Vai a prepararti sennò farai tardi a lezione. Vado di sopra a mi metto questo

Mi faccio una cosa lasciando due ciocche davanti

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Mi faccio una cosa lasciando due ciocche davanti. Prendo lo zaino e vado a fare una colazione veloce. Esco e poi mi dirigo a scuola. Per strada incontro Bryce.
Bl: Ciao!
Br: Oh, ciao Belle. Come stai?
Bl: Bene, andiamo?
Ci dirigiamo insieme verso scuola, parliamo durante il tragitto e devo dire che è simpatico. Quando arriviamo ognuno va per la sua strada.
Bl: Che cosa è successo?
Av: Questo.
Mi fa vedere nel giornale una foto di me e Cynthia. Quella di ieri,quando l'ho "minacciata".
Bl: Questo si che è un problema.
Av: Giuro che non l'ho pubblicato.
Bl: Va bene, così, mi fido di dite.
Ad: Dove vai?
Bl: Da lei.
Av: Veniamo con te.
Ci avviciniamo a lei che è seduta con le sue amiche e accanto a Quinton con i suoi amici.
Cy: Ti è piaciuto lo scoop?
Bl: Cancellalo.
Ab: Quanta fretta...
Kt: Non lo cancellerò, finché starai lontano da lui.
Bl: Allora devi convincermi.
Cy: Oh, lo farò e poi ti inginocchierai a me e saprai che non dovresti metterti con me.
Bl: Ti prego, cancellalo.
Ab: Non ne faremo niente delle tue cose.
Rispondi, rispondi!
Bl: Pensate di cavarvela così facilmente?
Cy: Mi stai sfidando? Io sono il ghiaccio, indistruttibile.
Bl: Bene, io sono il fuoco, ti scioglie e ti porta via ciò che hai. Quindi, se credi di battermi, allora gioca bene e se riuscirai a battermi, allora mi allontanerà da lui, ma se fallisci, cancellerai quella notizia e mi lascerai in pace.
Ab: Non abbiamo paura di te.
Bl: E voi credete che io ne abbia di voi? Avete preso la persona sbagliata.
Le guardo negli occhi con tutto la mia rabbia.
Bl: Ciao Quinton! Come va?
Qn: ....
Sorride e mi guarda, anche I suoi amici mi sorridono e mi salutano.
Mi giro e me ne vado. Mentre camminiamo scaccio un sospiro di sollievo.
Bl: Avani, Addison.
Ad: Si?
Bl: Andiamo subito in classe.
Av: Si, certo.
Ci dirigiamo in classe e seguiamo la lezione.
Prf: Allora, domani ci sarà una gita, una gita alle industrie del nostro chief, Gordon Ramsay.
GORDON RAMSAY?! Il più grande chief?! Oh mio dio, non posso perdermela questa gita.
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Ma: No.
Bl: Ma perché no mamma?
Ma: Come no? Stai scherzando? Non possiamo fare scenate con quello chief, e tra l'altro ci devi aiutare in ristorante.
Bl: Ma-
Pa: Cara, vedi, nostra figlia sta crescendo, dobbiamo fidarci di lei.
Ma: Non ci penso neanche, il ristorante deve essere la tua più grande priorità, come lo è adesso e come lo sarà in futuro.
Bl: Parli come se tu fossi la nonna di Miguel. (Coco)
Ma: Te lo ripeto, tu non andrai fuori finché sei sotto il mio tetto.
Pa: Il nostro.
Ma: Il nostro tetto.
Bl: Ma perché no? Io voglio viverla la vita. "Vivi come se tu stessi per morire domani" - Gandih.
Ma: Non me ne faccio niente delle tue citazioni.
Bl: Sei ingiusta come sempre. Quando ti renderai conto che sono grande e non una bambina?
Ma: Non uscirai e basta.
Bl: Tu sei davvero incredibile, io sono Belle Isabel Gabriela Scratch e decido IO come dar andare le cose.
NARRATRICE
Belle era una ragazzina che avvolte andava di testa sua. Poteva essere la ragazza più gentile del mondo, ma rimaneve un'orfana per tutta la vita.
Ma: Vai in camera tua e non farti più vedere, non azzardati ad andartene.
Vado si sopra arrabbiata, sbatto la porta e mi butto sul letto.

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