-Capitolo 5-

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Forse è preoccupata.
Di cosa, dimmi? Io volevo solo incontrare il mio chief preferito.
Stai al suo posto, non è facile.
Ma non so cosa ci sia di strano e poi il ristorante non è il mio sogno più grande, si, voglio essere una chief, ma non voglio dedicare tutto il mio tempo a cucinare, voglio anche uscire con i miei amici.
Datevi una pausa, si sistemerà tutto, ora dormi.
Hai ragione, notte.
Notte.
Il mattino seguente...
Mi sveglio, mi lavo e mi metto l'uniforme del ristorante. Io e la mia "famiglia" siamo abbastanza poveri, quindi, avvolte facciamo fatica ad avere un grande guadagno.
Scendo di sotto e di corsa mi dirigo verso il ristorante, prima però vado a salutarli.
Av: Sei sicura che non verrai?
Bl: Sicura, sennò mi tagliano la testa.
Ad: Come vorrei essere lì con te.
Bl: Anch'io.
Vedo che c'è Quinton che mi guarda, ma che quando poggio lo sguardo su di lui, lui lo distoglie. Così mi avvicino.
Br: Quindi non verrai?
Bl: Oggi, no.
Qn: Carino il costume.
Bl: Grazie, cerca di non esagerare con le risse, non il modo giusto per risolvere le cose.
Qn: Allora è meglio se devo usare i miei occhi demoniaci
Ridiamo.
Bl: Forse è meglio che vada.
Qn: Va bene... Allora ci vediamo dopo.
Bl: Ma certo!
Mi giro ma lui...
Qn: Ehm, Belle?
Bl: Si?
Dico girandomi.
Qn: Posso avere il tuo numero?
Arrossisco un po' per la sua domanda,mi porge il telefono e inizio a digitare il mio numero.
Qn: Lo sai a memoria?
Bl: Ho un ottima memoria.
Qn: Ti manderò un messaggio.
Bl: E io aspetterò. Ciao!
Qn:Ciao.
Mi giro e vado verso il ristorante. Lavoro sodo, neanche faccio una pausa.
Pov Benji.
Bj: Se non farà una pausa, si ammazzera.
Mx: Già, sarà distrutta.
Al: Perché invece di stare qui, non andiamo ad aiutarla?
Mx: Vai, te, noi siamo in pausa.
Al: No! Te!
Bj: Ughhh....
Mi avvicino e poi la aiuto.
Bj: Non sei stanca?
Bl: No, affatto.
Dico mentre mi asciugo con il polso la fronte sudata.
Bj: Msettila, sennò finirai per svenire.
Bl: No, vuoi che Lei si arrabbi di nuovo?
Bj: Non stai esagerando?
Batto il palmo della mano sul tavolo e  tutti si spaventano.
Bj: No, stavo scherzando...
Bl: Buon per te....
Continuo a pulire. 
Sentiamo la porta aprirsi, vedo che sono Avani, Addison, Anthony, Quinton, Bryce e I suoi amici. Mi avvicino alle ragazze abbracciandole.
Bl: Che fate qui?
Ad: Beh, Quinton ha detto che la tua famiglia ha un ristorante, quindi, siamo qui per mangiare.
Bl: Fantastico, allora vi prendo un tavolo.
Saliamo le scale e li faccio sedere su un tavolo.
Bl: Allora, che posso dare a questa bella gente?
Mi dicono ciò che vogliono mangiare.
Br: Possibile che non ci sia musica?
Bl: Miguel, Luis, Juan! Venite a suonare.
Si mettono a suonare e in venti minuti, arriva tutto. Assaggiando e vedo che le loro facce sono soddisfatte.
Av: Questo è il paradiso...
Ant: Già, assaggia questo
Ad: Wow, dovevo venire qui anche prima.
Bl: Mi fa piacere che vi piaccia.
Qn: Belle.
Bl: Si?
Qn: Sei stanca, non hai mangiato?
Bl: Beh-
Qn: Siediti e mangia.
Bl: Ho del lavoro da fare e poi mi ammazerrano-
Qn: Ok...
Br: Mi insegni la ricetta?
Bl: Oh, emm...
Bj: Segreto di famiglia.
Al: Già, sarebbe una tragedia saperne la ricetta.
Mx: Una grossa e polposa tragedia.
Bl: Ragazzi, loro sono Benji, Alvaro e Maximo, i miei fratelli maggiori.
Bj: Tu devi essere il ragazzo con cui mia sorella sbava sempre.
Dice indicando Quinton.
Bl: Non sa che cosa dice
Al: Come no? Parli di lui tutto il tempo.
Mx: Già, è poi dici "lui è il migliore, ha dei bei occhi e un grande sorriso"!
Dice cercando di imitare la mia voce.
Bl: Volete morire oggi o aspettiamo domani?
Bj: Come osi alzare la voce-
Bl: Andate a lavorare.
Al: Ehi, siamo noi a dare gli ord-
Li guardo male.
Mx: Ma guarda un po'! La pausa è finita! Andiamo ragazzi?
Al: Io si.
Bj: Pure io.
Ricominciano a lavorare.
Bl: Ciò che hai appena sentito...
Qn: Quindi, go un bel sorriso e sono il migliore.
Bl: Giusto, allora, buon appetito!
Dopo che hanno finito, pulisco tutto.
Ma: Voi dovete essere gli amici di Belle, sono sua madre, Rosa.
Av: Salve signora Rosà.
Rs: Avani! Addison! Che bello vedervi! Belle, non mi hai detto che venivano.
Bl: Mhm, eccole qua. Ora lasciamoli in pace, sennò si strozzeranno con il dessert.
Rs: Ma certo.
Mi guarda male, ma non mi faccio mettere un minimo piede in testa.
Rs: Bele, parliamo.
Bl: Bene.
Ci mettiamo in un angolo e parliamo.
Rs: Smettila di comportarti così.
Bl: Così come? Dopo che cosa farai? Li mandarmi via?
Rs: Tesoro, devi smetterla di fare queste scenate. Devi fidarti di me.
Bl: Va bene, mamà, ma se dubito di qualcosa di te, non mi fiderò mai più.
Mi giro e vado da loro. Quando hanno finito di preparano.
Ad: Si mangia così been, la prossima volta vengo
Av: Pure io.
Le saluto con un abbraccio e poi accompagno tutti alla porta.
Qn: Belle. Tieni.
Mi passa un quadernino.
Qn: Ramsay l'ha scritto per te.
Bl: Oh mio dio! Grazie!
Gli prendo il viso e gli do un bacio sulla guancia.
Bj: Belle Isabel Gabriela Scratch!
Mi giro e vedo che mi stanno guardando a braccia conserte.
Qn: Non credo che piaccia ai tuoi fratelloni.
Bl: Ignoralo, sono fastidiosi.
Bl: Grazie ancora per il quadernino....
Qn: Certo che dovresti ringraziarmi, non sai quanto ho spinto per averlo.
Bl: Spinto?
Qn: Ho spinto tra la gente e alla fine l'ho preso io.
Bl: Sei stato molto gentile!
Sorrido.
Qn: Non è niente.
Bl: So che non mi consideri un'amica ma mi hai fatto un bel regalo, ne sono grata.
Qn: Allora vuol dire che non ti sei resa conto che sono tuo amico?
Bl: Aspetta, cosa?
Qn: Ci vediamo a scuola.
Bl: Ehi!

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