carta canta

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Miriam si guarda allo specchio
ma non ricambia lo sguardo
non c'è più donna
né la sua pelle soffice

Miriam è una sagoma di carta
dietro un vetro piombato
carta di giornale
cianfrusaglia ciarliera
che l'aurora straccia
con le sue rosee dita

Miriam è una sagoma di carta
nella camera fredda
carta velina
gelido sibilo di pura parvenza
alla mercé del soffio sottile del vento

Miriam è una sagoma di carta
timorosa di uscire
carta da lettere
grumo di speranze salate
pregna di lacrime secche

Miriam è una sagoma di carta
timorosa di amare
carta vetrata
grezza carezza inesperta
perché sorda alla vita

Miriam è una sagoma di carta
ombra di un relitto solitario
carta da gioco
infedele e instabile compagna
ormai non merita amore

Miriam ascolta una volta
i tuoi occhi riflessi
che strappino l'incarto asfissiante
che tu possa tornare
ancora una volta aeroplanino

autopsiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora