III

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JACOB: siete così bella quando arrossite, soprattutto se sono io a provocarvi queste emozioni.
LILY: per quanto tempo rimarrete qui a Nottingham?
JACOB: fino a quando non mi stancherò di ammirare tale bellezza mie signorine.

Io arrossisco, di nuovo, ai suoi complimenti.

IO: allora potreste rimanere qui a Nottingham fino alla "Festa del Miracolo" che si terrà tra 10 giorni. Che ne dite "my Lord"?
JACOB: ma...perché mi hai chiam...salve, mio principe.

Disse Jacob, inchinandosi, al cospetto dell'affascinante principe Ethan, che appena volto lo sguardo verso di me e Lily, ci inchiniamo alla sola visione del suo sguardo, nessuno ha mai visto i suoi occhi ed è ritornato vivo a casa o a poter raccontare qualcuno ciò che vede e poi improvvisamente il suo lo punta , che lo sento insistere su di me. Poi all'improvviso sento una mano delicata alzarmi il viso, ed è lì che vedo i suoi occhi. Sono magnifici, sono azzurri con delle sfumature sul grigio/nero.

ETHAN: ha un nome tale bellezza?

Io arrossisco più di prima ma sempre guardando a terra e rispondo.

IO: si, sua altezza.
ETHAN: e quale sarebbe signorina?
IO: Rosaline Moon, maestà.
ETHAN: una Moon eh, non me lo sarei mai aspettato.

Io continuo a fare scena muta lasciandoli prendere la mia mano tra le sue. Per poi stringermi tra le sue forti, muscolose, calde e stabili braccia, accompagnandomi verso il luogo in cui stavano il re e la "regina" e tutti i cortigiani.

FILIPPO: figliolo, chi è questa magnifica fanciulla?
ETHAN: lei padre è la discendente del forte Blake Moon. E io vorrei chiedervi se potrei ospitarla al castello.
DIADORA: che carina, mi piacerebbe avere una compagnia nel castello, mi sento sola con tutti quei soldati per i corridoi.
ETHAN: siete voi che avete voluto diventare la regina, non mica vi ha obbligato nessuno, quindi se la vostra vita al castello vi annoia potete sempre andartene, la portone sapete qual'è.
FILIPPO: figliolo non ci provare. Ok. Come vi chiamate cara?
IO: mi chiamo Rosaline Moon, sua maestà.
DIADORA: amore, non ti ricorda qualcuno questa fanciulla?
FILIPPO: già, ora che ci penso assomiglia al nostro colonnello Theodore Moon, per caso voi Rosaline siete imparentata con un certo Theodore Moon?
IO: si, signore, lui è mio padre. Perché?
FILIPPO: Angelo, vai a chiamare il colonnello Moon, ora.
ANGELO: subito mio re.

Dopo circa 2 minuti arrivò un uomo sulla trentina con dei capelli biondo patinati e due occhi azzurri. MIO PADRE!

IO: padre? Siete voi?
THEODORE: bambina mia!

Disse dopo essere sceso dal cavallo dal manto bianco e candido come la neve. E mi abbraccia, come non aveva mai fatto prima d'ora.

THEODORE: mi avete chiamato maestà?
FILIPPO: colonnello, dovrei chiedervi una cosa, in privato e in un luogo più appartato.
THEODORE: certo maestà. Arrivederci sua Altezza, mio principe.

Dopo che mio padre e il re se ne sono andati la regina ha iniziato a tartassarmi di domande.

DIADORA: cara, i tuoi capelli sono biondo argentati dalla tua nascita o li hai tinti?
IO: ce li ho dalla nascita, è una cosa che ogni Moon ha nel sangue.
DIADORA: i tuoi occhi sono veri o sono fini e colorati, perché sono troppo simili a smeraldi?
IO: sono veri, signora, ed anche questa è una delle tante caratteristiche ereditarie dei Moon.
DIADORA: non sai quanto ti invidio, te sei unica e speciale. Io invece sono uguale ad altre milioni di fanciulle, se non fosse che sono una regina.
IO: maestà, voi non sapete quanto invidio il vostro aspetto da "normale fanciulla", perché tutti poi zi possono scambiate per la figlia del diavolo o di qualche mostro. E non è bello.
DIADORA: hanno osato darti del mostro o della figlia del Diavolo come hanno osato toccare con quegli insulti una persona così ingenua e pura.

Il principe appena ha sentito le trombe d'allarme, si mise a fare scudo alla nuova regina e a me, aspettando l'arrivo del re.

MADRE: Rosa. Rosa. Rosaline dove sei?
XAVIER: l'ultima volta che l'ho vista era con Lily...dov'è Lily?
MADRE: starà bene tesoro. Ora cerchiamo tua sorella. Rosaline dove sei?
IO: sono qui madre.

Dissi avvicinandomi a lei, e poi continuai.

IO: il principe Ethan, lì ha portata con se al cospetto del re e della nuova regina.
MADRE: l'importante è che stai bene. Stai bene vero?
IO: Theodore Moon è vivo.
MADRE: è morto con un pugnale nel fianco.
IO: l'ho visto, mi ha pure abbracciata.
MADRE: è vivo?
IO: si, è vivo.
XAVIER: non vorrei interrompere questo momento felice e gioioso, non che io non lo sia, ma stanno attaccando il regno e noi siamo nel luogo dove stanno i nemici quindi...
GIOVANNI: PRENDETE QUEI CONTADINI E QUELLA DIVINITÀ!

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