Dopo che quelle poco di buono ebbero finito di farmi l'interrogatorio sul mio aspetto fisico e sul perché il loro re si fosse inchinato a me, mi lasciarono in pace, fino a quando non vidi la carrozza reale inglese sostare dinanzi al portone principale del palazzo francese.
ANGELO: il re Filippo mi ha mandato a prendervi, i tuoi famigliari e amici sono già in salvo in Inghilterra. Ora tocca solo a te entrare e ritornare nella nostra madre patria.
Disse sussurrando, per non farsi sentire dalle guardie o da qualche domestico che potrebbe fare la spia.
IO: subito!
ANGELO: allora sali!
IO: immediatamente, qui vivere è un Inferno!Dopo che sono salita sulla carrozza, Angelo è partito a razzo lungo le strette strade di Parigi, la capitale e città reale delle Francia, attirando l'attenzione di alcune guardie che si trovavano ai lati della strada, che chiamando i rinforzi, ci inseguirono a cavallo.
IO: sarai il migliore nella lotta corpo a corpo, ma sei proprio negato nello scappare dai nemici! Fai troppo rumore e vai troppo veloce!
ANGELO: grazie, ora sta zitta, che devo portarti dalla famiglia reale per la tua incolumità!
IO: grazie ancora, senza di te ora sarei ancora la, con quelle ragazze di strada, il principe piagnucolone, il re stupido e le guardie fesse. Grazie ancora Angelo, cercherò il modo di ripagare il favore.
ANGELO: bene, quindi dovrai starmi sempre vicino. Io non sto mai in un posto per troppo tempo! Quindi dovrai seguirmi nei miei viaggi di lavoro.
IO: che bello, vedrò nuovi posti, così potrò poi dipingerli e disegnarli!Appena arrivati al porto, notiamo le guardie controllare il perimetro del porto, così io mi dovetti travestire da viandante.
Angelo riuscì ad ingannare le guardie e a imbarcarsi su un traghetto diretto verso ľInghilterra, più specificato a Nottingham.
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La Dea Inglese
Historical FictionNel medioevo. Un triangolo amoroso. Un dilemma. Rapimenti. E tradimenti.