Dopo che il nostro piccolo e pacifico paesino viene attaccato, io svenni ma prima di toccare il suolo con il mio corpo, e lasciarmi andare nell'oblio, vengo presa da due forti e allenate braccia, che mi sorressero impedenomi di accasciarmi sul terreno.
Mi trovo nel nulla più assoluto. Non c'è niente e nessuno. Sento solo che il mio corpo essere posato delicatamente su una superficie morbida e profumata. Così decido di farmi forza e di aprire i miei occhi. Mi risveglio in una stanza da letto enorme. Con delle vetrate con le venature dorate, che mostra in tutta la sua bellezza il paesaggio, ora che ci faccio caso non sono i territori comuni Inglesi, quindi siamo stati rapito e fatti prigionieri. LA MIA FAMIGLIA!!!! STARANNO BENE??? DOVE SONO??? CHI MI HA PORTATA IN QUESTA STANZA??? IN CHE REGNO SONO??? QUESTA NON È CASA MIA!!! DISTIAMO TANTO DALL'INGHILTERRA??? CHI È IL SOVRANO QUI??? LO VOGLIO UCCIDERE!!!
Dopo il mio monologo mentale, decido di andare in avanscoperta, di quello che ho capito si tratti, di un castello. Sto ammirando i quadri lungo i corridoi quando uno in particolare mi attira: rappresenta un signore, il re Luigi XIV, quindi mi trovo in Francia, nella terra nemica, mi trovo "nella tana del lupo", o dovrei direi "nel castello dei Francesi". Lo so sdrammatizzo anche in questa situazione.

GIOVANNI: ma ben svegliata, madame, vedo che avete preso già confidenza con i corridoi.
IO: già, e voi siete...?
GIOVANNI: il principe Giovanni, futuro erede al trono francese. E voi madame?
IO: io sono Rosaline Moon, e io vorrei gentilmente chiedervi di riportarmi in Inghilterra da tutta la mia famiglia.
GIOVANNI: MAI!!!

Io intimorita, inizio a tremare, e lui accorgendosi di questo mio atteggiamento dice.

GIOVANNI: non pensavo bastava solo alzare la voce per farsi rispettare da un inglese.
IO: cosa volete da me?
GIOVANNI: voi. Voi siete così bella e divina, siete perfetta. E il mio è stato amore a prima vista vista. E per voi?
IO: i...io...io n...no...non s...so...so s...se...se è...è a...am...amo...amor...amore...amore n...ne...nei...nei v...vo...vos...vost...vostr...vostri...vostri c...co...con...conf...confr...confr...confro...confron...confront...confronti s...si...sig...sign...signo...signor...signore.
GIOVANNI: ti ho spaventata? Mi dispiace, io non volevo. È solo che io vi amo e non riesco ad immagirnarvi con un altro ragazzo che non sia io.
IO: io, voglio solo vedere la mia famiglia, i miei amici, il conte di Northwood, la famiglia reale e il principe Ethan. Non posso lasciarli, cadranno in rovina, io per l'Inghilterra sono la loro fonte di coraggio e senza di me saranno perduti e vulnerabili.
GIOVANNI: TU SEI MIA!!! E DI NESSUN ALTRO!!! LO VUOI CAPIRE SÌ O NO?
IO: NON MI POTETE COMANDARE, IO NON SONO UNA VOSTRA SUDDITA, IO SONO ROSALINE MOON DISCENDENTE DI BLAKE MOON PARENTE  DELLA FAMIGLIA REALE TEDESCA. IO NON PRENDO ORDINI DA UN PRINCIPINO VIZIATO COME VOI!!! CHI VI POTREBBE MAI AMARE? TRANNE VOSTRA MADRE DUBITO CHE QUALCUN'ALTRO VI VOGLIA PER CHI SIETE E NON PER IL POTERE CHE AVRETE!!!
LUIGI XVII: ZITTA, MOCCIOSA!!!
GIOVANNI: ha ragione, padre, sono solo un principe viziato ed egoista che pretende tutto ciò che vuole!
LUIGI XVII: HAI TRAMUTATO MIO FIGLIO IN UN IMBRANATO CHI SEI MOCCIOSA???
IO: mocciosa, prima di tutto, è vostra madre che vi ha creato. Poi io sono Rosaline Moon, e sono la "divinità della guerra".
LUIGI XVII: impossibile, guardie scortatela nella suite più ricca e bella di tutto il castello.
MARLENE: è lei?
CLARISSE: da cosa ho capito, si! Ha un pessimo stile!
GISELLE: però i suoi capelli e i suoi occhi li vorrei io! Chissà se sono tinti posso farmeli tingerli anch'io di quel colore e gli occhi li coloro di quel magnifico colore.
CLARISSE: è troppo perfetta, non ha neanche un imperfezione, io mi chiedo come fa a rimanere magnifica tutti i giorni?
MARLENE: per me il colore della pelle, capelli e occhi sono ereditari e la sua bellezza non normale sia magari che è qualche discendente di una famiglia reale.
LUIGI XVII: signora mia, mi inchino a voi.
MARLENE: MAESTÀ PERCHÉ VI STATE INCHINANDO AD UNA CONTADINELLA?
IO: grazie signora ma io non sono una contadinella, ma la Dea Inglese e anche la dea della guerra.

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