"L'anima è la nostra parte più nascosta. Un po' come la nostra Genesi. Non la conosciamo mai fino al midollo, alla fine dobbiamo solamente attenerci a ciò che raccontano i nostri antenati. Ma qual è la verità? E chi potrà mai rivelarcela? Forse è uno dei dubbi esistenziali della vita, che non smetteremo mai di far frullare nel nostro cervello"
Maylea, fragile ma allo stesso tempo impassibile, certo immortale, ma non vissuta da sempre.
Una pelle candida, degli occhi azzurri come il mare, immersi in un'anima di fuoco, rispecchiata in tutte le sue sfumature, dai capelli color rubino.
Un cuore spezzato da mille menzogne, troppe per la sua così giovane età. Un padre rinchiuso nelle tenebre per sempre, l'unico immortale distrutto dal Supremo. Troppo intelligente per non essere considerato pericoloso e troppo ingenuo per capire ciò che il capo stava tramando.
E, in fondo, Maylea, a quel tempo, aveva solamente sei anni. Era ancora nella fase di crescita. Il Supremo aveva deciso che avrebbe ricevuto la classica cerimonia di firmamento al compimento dei diciotto anni. In quel momento sarebbe diventata immortale ma, fino ad allora, sarebbe stata solamente una piccola e insignificante ragazzina, senza talenti speciali.
Perché, quando ti trovi al di sotto del Supremo, non puoi fare nulla. Devi solamente stare a sentire tutto quello che dice ed eseguire gli ordini.
Maylea, nella sua cerimonia, non sarebbe diventata solamente immortale, ma avrebbe anche preso a carico il popolo degli Yermanot. Dietro il suo sorriso, si celava un dolore assurdo e un cuore che aveva bisogno di darsi pace, in qualche modo.
Il Supremo si era liberato di suo padre e lei non aveva potuto far niente per impedirlo. E adesso non poteva far niente per riaverlo. Solo per questo motivo, a volte, pensava che vivere non aveva molto senso ma, un attimo dopo, i pensieri negativi sparivano per lasciar posto alla sete di vendetta.
Uscita dalla sua stanza, Maylea, si recò nell'arena di combattimento, dove, Fletcher, il suo allenatore e quello di tutto il suo popolo, era pronto ad attenderla.
Perché il popolo si allenava? Perché nel mondo degli immortali sono tanti i nemici e, secondo il re, bisogna rimanere sempre attenti e non farsi cogliere impreparati, nei momenti deboli.
L'arena, quel giorno, non era diversa dal solito: armi da fuoco, pugnali e spade. Un'aria cupa, che non lascia trapassare il sorriso di nessuno, un pavimento che sembra che ti possa buttare giù in qualsiasi momento; solo sangue, solo ferite facili da rimarginare. Non come la ferita di Maylea: quella sarebbe rimasta con lei per sempre.
All'arena potevano accedere solamente le persone che avevano già oltrepassato la soglia per arrivare ad essere immortali. Le prede non erano loro, ma i bambini indifesi, come lo era stata Maylea fino ai diciotto anni.
Quest'ultima, si guardò intorno: doveva trovare qualcuno da sfidare. Sul posto erano solamente tre le donne: lei, chiamata "Guerriera Rubino" , Jennifer la "Spacca Ossa" e Morgana il "Cigno Nero".
Di solito era proprio per questo che preferiva sfidare i maschi, anche per riuscire a diventare sempre più brava e preparata. Ma ad oggi non era più possibile. Gli allenatori avevano addirittura intenzione di escludere dai guerrieri tutte le ragazze rimaste.
Il rumore di spade e la voglia di prevalere sull'altro, vennero interrotti dall'entrata del Consigliere principale del Supremo, nella sala di combattimento.
"Per ordine del Supremo, fermate tutto e ascoltate. Nei prossimi giorni verrà effettuata la spedizione di alcuni guerrieri del popolo degli Yermanot nei "meandri dell'oscurità."
Il tutto è solamente un gioco, una prova che vi aiuterà ad entrare nell'ottica di ciò che può accadere in futuro, a causa di vari attacchi.
La selezione sarà molto importante, poiché non tutti potranno mettersi alla prova. Solo ai più bravi sarà concesso di provare a vedere fino a quanto riescono a resistere quando le cose cominciano a farsi difficili.
Per questo, nella seguente settimana, verranno svolti dei duelli. I vincitori di ognuno passeranno al livello successivo e, alla fine, saranno solamente dieci i candidati ai "meandri dell'oscurità"
Il Supremo vi invita a recarvi nella stanza della Cultura, per assistere alla storia dell'origine del nostro popolo, per ritornare, tutti insieme, alla genesi di quello che è stato creato per arrivare ad essere così, oggi."
Il signore si dileguò senza pronunciare una parola in più rispetto a ciò che aveva ordinato il suo padrone
"Il Supremo ci ha invitati? Seriamente c'è ancora chi non capisce che non si può scegliere e che ci sta semplicemente obbligando ad andare? Sinceramente a volte spero che tutta la servitù lo abbandoni, in modo che non abbia più un punto di appoggio"
"Non essere crudele Jennifer. In fondo è a lui che dobbiamo la vita e un po' di cultura non può farci certo male.
Ci divertiremo a tirare palline di carta e a mangiucchiare qualche snack senza farci scoprire. E intanto faremo anche finta di essere interessate e cominceremo a metterci in buona luce per avere una piccola raccomandazione nei duelli e riuscire a vincere"
Ma certo, cosa poteva esserci di male a farsi dare una spinta per riuscire a brillare? Anche a Maylea, ascoltando la conversazione, era sembrata una buona strategia. Si sarebbe alleata con le sue compagne di stanza e avrebbe vinto i duelli.
Alla fine, non potevano far nulla ad una ragazza che aveva sempre mantenuto un buon comportamento e che metteva in riga un intero popolo.
Tutti si andarono a preparare e, quando furono pronti, si recarono nella sala indicata dal Consigliere. Una storia interpretata da alcuni attori novelli era pronta ad attenderli:
"In un mondo diviso tra bene e male, ogni immortale non può mai star tranquillo ma, all'inizio, tutto era molto peggio. Caos, solo un caos spaziale e niente persone. I problemi dovevano ancora arrivare e la natura doveva ancora esistere.
Ma da una bolla di fuoco, un giorno, nacque un piccolo bambino, qualcuno che aveva un gran cuor per amare. Un cuore spezzato dalle menzogne e da una guerriera in particolare, Selenia, all'impatto dolce e coraggiosa, poi svelatasi cattiva e vendicativa.
Il bambino crebbe e i due imboccarono ben presto la stessa strada incontrandosi e innamorandosi. Ma Joseph, l'ormai ragazzo, morì ben presto per mano della sua amata o, più precisamente, per la sua anima cattiva. Il suo cuore fu spezzato, quando già era diventato immortale e, di lui, non si seppe più nulla.
Leggenda narra che i due ebbero anche un figlio, dal sesso sconosciuto, ma di questo nessuno ha mai avuto prova certa. La donna, al tempo, era già immortale e, per quanto ci riguarda, potremmo averla al nostro fianco senza accorgerci di nulla"
Nell'ascoltare quella storia, a Maylea scesero le lacrime e, dopo qualche attimo, non si trattenne più.
Negli Yermanot quasi tutti erano orfani poiché i loro genitori avrebbero dovuto raggiungere l'immortalità in un'età più avanzata rispetto al normale e farlo si era rivelato più difficile del previsto. Molto spesso essi morivano in guerra e, a quei tempi, anche le donne combattevano.
Maylea apparteneva a questo gruppo e, al mondo, non c'era cosa che la facesse soffrire di più.
"La nostra terra ha queste origini che non potremmo mai spiegare a fondo. Selenia potrebbe essere ancora tra noi e non lo sapremmo. Potrebbe aver mutato il suo aspetto, senza alcun sospetto da parte nostra.
Perché nel mondo sono sempre tante le cose da scoprire e non basterebbe una vita intera per capirle tutte.
E questa signori è la nostra Genesi"
SPAZIO AUTRICE:
Ebbene, è passato un po' di tempo dal prologo, ma sono qui e spero di avervi tenuto compagnia con questo primo capitolo. Ci saranno sicuramente degli errori e, se avete qualche accorgimento da farmi, non esitate. Ogni critica e ogni piccolo commento saranno d'aiuto. Inoltre, sbizzarritevi pure con i commenti e cercate di fare delle supposizioni. Mi diverto molto a leggere ciò che pensate.
Bene cosa ne pensate di questa storia?
Che ruolo avrà ogni personaggio in questa storia secondo voi?
Quando vorreste il prossimo aggiornamento?
Spazio a voi! Buona continuazione confettini e confettine!
