-Seokjin's pov-
《 Cazzo che male!》
Urlo dopo aver sbattuto il mignolo sullo spigolo del tavolo in cucina.
Sono le 9:30 di domenica e gli altri arriveranno tra mezz'ora; li ho invitati a fare colazione da me questa mattina, vorrei passare un po' più di tempo con loro e soprattutto con... Namjoon...
Dopo la festa di fine anno non me lo sono più scordato e da quel momento non ho fatto altro che pentirmi per non avergli dato il mio numero; poi quando l'ho visto per la prima volta al bar ero sicuro fosse lui, ma avevo paura non si ricordasse di me... In ogni caso l'altra sera quando mi ha preso il viso con le mani, il mio cuore è andato a mille, non ci credevo, avrei voluto che restasse così tutta la sera...
Ma adesso basta distrarsi devo finire di cucinare le brioche per tutti quanti.
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Mancano circa 20 minuti. Vado in bagno per la quinta volta nella mattinata per controllare di essere abbastanza carino, mi metto quindi un'altro po' di profumo e poi scendo finalmente di sotto per appendere alla porta di ingresso un piccolo cartello con su scritto che il bar aprirà di pomeriggio, così questa mattina sarà tutto per noi; poi accendo la macchina del caffè e sistemo un tavolo apparecchiando per 7, per finire metto un po' di musica soft come piace a me, e proprio mentre stavo per sedermi al balcone per aspettarli ecco che vedo qualcuno avvicinarsi alla porta. Sono fottuto. È lui.
Abbiamo la stessa età anche se lui è molto più alto di me , capelli bianchi, con i muscoli così pompati che si notano dalla giacca e uno sguardo che di primo impatto avrebbe fatto pensare ad un bravo ragazzo, ma sotto a quell'apparenza così docile, solo gli sfortunati come me avevano conosciuto il vero mostro che si nascondeva in lui: è Chanyeol.
Sto tremando. Poggia le mani sulla parte trasparente della porta d'ingresso, facendomi poi un sorriso raccapricciante; sto sudando, il respiro si fa sempre più affannato, deglutisco a fatica.
《Seokjinie... Aprimi su.》
Mi ordina chiuso fuori senza mai smettere di sorridere.
Mi alzo dallo sgabello tremando e perdendo quasi l'equilibrio, mi dirigo verso la porta per aprirgli senza fargli notare il terrore che avevo negli occhi.
《 Bravo cagnolino.》
Mi dice spingendomi all'interno del locale: chiude poi la porta dietro di sè, la blocca e copre la parte trasparente con la tendina, per finire chiude tutte le finestre impedendo a tutti di vedere l'interno del bar.
Mi manca il respiro, ho paura, ho davvero tanta paura.
Dopo aver finito di sigillare il bar, si dirige verso di me con una lentezza disarmante facendomi indietreggiare fino a quando non finisco con le spalle al muro.
《Dai lo sai che non mordo su.》
《 C-che cosa vuoi?》
Chiedo senza sembrare impaurito anche se sento di essere sul punto di piangere.
《 Oh lo sai benissimo che cosa voglio.》
Dice appoggiando una mano sul muro a pochi centimetri dalla mia vita e portando l'altra dietro la mia nuca per poi spingerla a sè e farla comprimere contro la sua iniziando a guardarmi dritto negli occhi. Sto morendo dentro.
《 N-non è a-ancora finito i-il mese m-mancano a-ancora 2 s-se-settimane quasi.》
《Smettila di balbettare mi dai sui nervi!》
Urla spingendomi a terra e facendomi sbattere forte la schiena.
《 Dovevi darmeli prima, ma io sono buono e ho deciso di darti un altro mese. 》
Si china davanti a me prendendomi per il colletto della maglietta e spingendomi di nuovo al muro iniziando a far pressione sul mio collo con le mani. Sento la prima lacrima scendere, non respiro, mi sta strozzando.
《 Ma sai... Posso cambiare idea quando voglio eh.》
Esclama ridendo.
《 T-ti p-prego, entro l-la fine d-del mese a-avrai i tuoi soldi.》
《 Cosa cazzo non ti è chiaro eh!? Mi dai fastidio se balbetti!》
Urla di nuovo tirandomi un pugno nello stomaco e scagliandomi sui tavoli del bar facendone cadere un paio, compreso quello apparecchiato e riempiendo la stanza del forte rumore di piatti e bicchieri che si frantumano al suolo. Sento qualche scheggia graffiarmi e infilarsi nella mia pelle, scoppiando in lacrime.
《 Mi dispiace! Ti pagherò tutto ma ti prego aspetta il giorno di scadenza!》
Urlo terrorizzato e in preda al dolore. Si avvicina di nuovo a me facendosi spazio tra i tavolini caduti per prendermi poi la testa per i capelli e tirandomi su; urlo dal dolore e subito mi tira un altro pugno questa volta dritto in faccia facendomi cadere sanguinante a terra.
《 Così ti sentiranno coglione! Sarà meglio che tu mi dia quei soldi o non farai una bella fine. E giuro che se fai parola con qualcuno di tutto questo, il tuo amato fratellone e questo buco di merda prenderanno fuoco e stai certo che ti terrò un posto in prima fila per vederlo insieme a me. Tutto chiaro bellezza?》
Annuisco in preda al panico e con la poca forza che mi rimane.
《Vedo che la cagna di tua madre non ti ha fatto del tutto scemo.》
Dice avvicinandosi al mio viso per baciarmi. Mi fa schifo, mi sento sporco; con le poche energie che mi rimangono, mi stacco dalle sue labbra per sputargli sulla maglietta.
《 Puttana!》
Urla alzandosi, tirandomi un calcio nello stomaco e sputandomi in faccia.
Non mi sento più il corpo, non riesco nemmeno ad urlare per il dolore.
《 Vedi di farti trovare con i soldi alla mia prossima visita. Ci vediamo Seokjinie.》
Non ho la forza di rispondere ne di alzarmi. Lo vedo dirigersi verso la porta per poi aprirla, tirarsi su il cappuccio e uscire inosservato.
Inizio a piangere in preda al dolore; voglio i miei amici, ho bisogno di Namjoon... Non riesco a muovermi, sono tanto stanco, ma fortunatamente i ragazzi dovrebbero arrivare a momenti...
Ti prego Nam fai presto...
-Spazio autrice-
Caio!! Scusate il leggero ritardo (come al solito ahahah)
questo capitolo è un po' più corto del solito ma tanto il prossimo uscirà domenica alle 21!!
secondo voi cosa vorrà Chanyeol dal nostro Jin?
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The black car guy [ TAEKOOK / VKOOK ]
FanfictionUn tradimento può portare a qualcosa di buono? Jungkook, ultimo anno di liceo scientifico, per aiutare il suo migliore amico Yoongi lo accompagnerà durante un'uscita a 4 in cui e stato invitato e tutti loro non sapevano che quello sarebbe stato l'in...