A: Dove cavolo sono finite?
M: È normale che spariscano così?
IO: No...a meno che.
K: Ciao figlia di Poseidone.
Mi girai, le due Empuse erano davanti a noi e ci bloccavano la strada.
Alzai la spada pronta a combattere e un secondo dopo le due presero fuoco. Letteralmente. Un attimo dopo davanti avevamo sempre loro però versione demone.
Magnus staccò il ciondolo dalla collana e la spada iniziò a volteggiare.
K: Da quanto tempo...
IO: Sempre troppo poco...volevate essere sconfitte da me di nuovo?
Le due Empuse sibilarono e partirono all'attacco, Tammi diretta verso Magnus e Alex e Kelly da me.
Schivai il colpo ma lei riuscì comunque a ferirmi alla gamba con gli artigli. Menai un fendente con la spada, che lei schivò. Continuammo a combattere, io con la spada e dei con gli artigli. Tentai un altro affondo che questa volta la colpì alla spalla.
Si immobilizzò e iniziò a sgretolarsi.
Mi girai verso gli altri due, l'Empusa aveva parecchi graffi ma non era ancora polvere, mi avvicinai lentamente e le trapassai lo stomaco con la spada.
Con un sibilo si dissolse anche lei.
M: Sei ferita.
Notò Magnus.
Mi appoggiai alla parete e frugai nel mio zaino, presi un pezzettino di Ambrosia e ne mangia un po'. Come al solito sapeva dei Panckake di Sally, è come una mamma per me. Vedete mia madre mi abbandonò quando avevo solo 1 anno perché non voleva prendersi il peso di una semidea.
A: Che erano quelle cose?
IO: Erano Empuse. Poco simpatiche.
Mi alzai di nuovo.
IO: Allora? Che facciamo con Loki e il Tridente di mio padre?
M: Intanto credo che sia meglio andare nel Valhalla.
A: Così posso anche tagliati i capelli.
Disse con un sorriso e vidi le guance e le orecchie di Magnus diventare un po' rosse. È cotto di lei.
M: Non posso far crescere i capelli?
A: No. Pensa che con i capelli più corti potresti perfino risultare bello.
M: Ah. Ah. Ma che simpatica.
Ci incamminiamo verso uno degli ingressi del Valhalla da quello che mi hanno detto.
