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Benji e Jorge entrarono dentro la piccola taverna. Non c'era molta gente. C'era solamente un uomo anziano, seduto nel tavolo all'angolo con il volto nascosto dietro al giornale. E ovviamente, i camerieri che facevano avanti e dietro per pulire il posto. Nelle loro orecchie suonava una soave e leggera melodia di piano, ma i due non ci fecero molto caso. Decisero di sedersi ad un tavolo, lontani da tutti gli altri.

'Perchè mi guardi in quel modo?' chiese Jorge, quando colse il ragazzo sorridergli di nascosto.

'Dovresti suonare ad un grande concerto' sputò fuori Benji.

'Un grande concerto?'

'Si, sei fantastico quando suoni, magari se lo facessi ad un grande concerto.. un giorno potresti diventare un pianista di grande fama'

'Uhm.. non credo sia una buona idea' ridacchiò Jorge scuotendo la testa, 'Non mi piacciono i grandi palchi, e poi non funzionerebbe comunque..'

'Perchè no? Potrei accompagnarti sai'

'Sono più che certo che lo faresti, ma..non credo che la gente riuscirà a vedermi' disse il ragazzo, alzando infine le spalle.

'Jey smettila di dire così' sbuffò Benji, 'Sono sicuro che tutti ti amerebbero'

Jorge aprì la bocca per contrabbattere, ma decise invece di chiuderla e sorridere. Si guardò le dita.

'Hey..uhm comunque.. volevo chiederti una cosa' confessò Benji con voce traballante, mordendosi le unghie ansioso. Jorge confuso, gli fece un cenno con il capo, indicandogli di continuare, 'Ti ..uuhm..andrebbe di uscire con me?' chiese guardando il ragazzo minuto con occhi timidi.

'Uscire tipo appuntamenti?' chiese Jorge.

'Uhm.. si'

'Questo non è un appuntamento?' ridacchiò il ragazzo per poi guardarsi intorno.

'Si..però pensavo di portarti in un posto.. più carino' si spiegò gesticolando. Benji preso dall'ansia, giocherellò con le dita agitato, ma si fermò quando vide la mano del riccio, sollevarsi e avvicinarsi tremendamente al suo viso, ma senza toccarlo.

'Benjamin' richiamò l'attenzione dei suoi occhi.

'Mi farebbe un sacco piacere' disse infine Jorge. Spostò lo sguardo e guardò Benji dritto negli occhi per poi trascinare via la mano, lasciando un sorriso impresso sulle sue labbra. 'Dove vorresti portarmi? Se posso chiedere ovviamente'

'Dove vuoi tu, Jey'

Jorge distolse lo sguardo e pensò per un momento, 'Mi piacerebbe andare a vedere un film con te'

'Un film? Tutto qui?' chiese il fanciullo curvando lievemente le sopracciglia, 'Sai ho molto più che 10 euro in tasca'

'Lo so, lo so, è che.. non vado a vedere qualcosa da tipo..mai' confessò timidamente Jorge. Le sue guance si colorarono di un rosso tenue.

'Oh' sussultò Benji, 'Cinema sia allora. Cosa vuoi vedere?'

'Scegli tu, mi fido dei tuoi gusti' annuí Jorge muovendo il capo.

'Ti piacciono gli horror?' chiese il ragazzo, eccitato dall'idea.

'Lo amo, i miei scaffali sono pieni di libri horror' sorrise Jorge.

'Fidati è tutta un altra cosa guardarli' disse Benji con una breve risata, gesticolando nel mentre.

'Lo so' sbuffò Jorge con aria giocosa, 'Peccato che non mi spaventerò'

'Come fai ed esserne così sicuro?'

Jorge spezzò il contatto visivo e si guardò le mani, realizzando di aver detto fin troppo. Alzò lo sguardo per incontrare quello di Benji, e anche quello della cameriera, che si stava avvicinando verso il loro tavolo. Ritornò a guardare il ragazzo di fronte a sé.

intoccabile //benjeyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora