Ho lottato per te.

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Quella sera mi avvicinai al letto di mio fratello e lo vidi muovere leggermente una mano, inizialmente  pensai di sognare, ma poi,lo sentì sussurare  il mio nome con una voce rotta dal dolore.
In quel istante , mentre dai miei occhi uscivano lacrime di gioia  lui  disse queste parole  : "ho lottato solo per te "
Lo ascoltai mentre le diceva con voce tremante e  gli baciai la fronte cercando  di abbracciarlo .
Non era un sogno ,lui era vivo.
Potevo sentire il suo respiro ,i suoi battiti .
Potevo vedere le sue mani muoversi .
Lo guardai a lungo,in silenzio, osservai i vari lividi sul suo esile corpo, il suo collo graffiato e le sue mani screpolate ,mi soffermai su ogni ferita non nascosta da quelle bende sporche .
Lo guardai, concentrandomi sui suoi occhi arrosati, che per due settimane avevo visto chiusi.
Lo guardai finché lui non mi strinse la mano  per poi cominciare a piangere.
Lo guardai finché il medico entró  osservando la scena commosso e incredulo, perché sapeva che ció che era successo era un miracolo.

Mio fratello si fece visitare, non oppose resistenza a nulla e questo aiutó molto i medici.
Passai la notte in quella stanza a parlare con lui,che mi ascoltó senza interoppermi finché sfinita non mi addormentai con la testa poggiata sul suo letto e la sua mano tra i miei capelli.

Quando la mattina dopo mi svegliai  lui stava cercando di alzarsi ma ancora dolorante, con una gamba ingessata, non ci riuscì ,così lo aiutai.
Il dottore  mi consiglió di metterlo in una carrozella per evitare che cadesse e così feci, quando uscimmo dalla stanza ,Liam e Harry  si accorsero della presenza di   Zayn .
Il primo quasi svenne alla visione di mio fratello e il secondo gli corse incontro per poi abbracciarlo, mentre cercava di nascondere le lacrime che minacciavano di scendere dagli occhi verdi ormai troppo lucidi.
Liam, quando si  riprese  si avvicinò a Zayn e gli scompiglió  i capelli per poi dirgli , piangendo:
-Ehi amico sei uno stronzo ho temuto di perderti -
Mio fratello gli sorrise e gli diede una pacca sulla spalla, come era solito fare.
Il pomeriggio restai  in ospedale mentre Zayn faceva tutte le visite necessarie e
per la prima volta  ,quel giorno, la mia mente pensó  solo cose positive.
Avevo eliminato la negatività lasciando spazio alla gioia e alla felicità immensa che mi aveva provocato l'avvenimento della sera prima.
Quando Harry tornó in ospedale,dopo esser tornato in albergho per riposare un pó, non gli diedi neanche il tempo di avvicinarsi, gli corsi incontro e lo abbracciai con forza.
-ehi, che succede? -mi sussuró
-ti voglio bene Harry - gli risposi lasciandogli un veloce bacio sulla guancia leggermente arrosata
-Anche io, te ne voglio -rispose
-Vieni con me -dissi dandogli  la mano
-Dove mi porti? -chiese
- A prendeee un pó d'aria - risposi
Usciti fuori da quel grande edificio Harry si sedette sugli scalini freddi e io feci lo stesso per poi poggiare la mia testa sulla sua spalla, avevo bisogno di quella vicinanza:
-Domani devo partire -disse Harry rovinando quel momento
-No, non lasciarmi sola-lo pregai
-Non sei affatto sola, ora c'é tuo fratello qui con te e io devo tornare a casa, Jennifer mi aspetta -
-Io non c'é la faró mai da sola -
-Sei una ragazza forte e sono sicuro che c'é la farai e poi ci vedremo ,questo non é un addio... -disse prendendomi le mani, ormai fredde.

Pov's Harry
Quella sera non riusci a dormire, mi girai per almeno dieci volte, disfando il letto, poi mi alzai e andai da liam che fumava nel balcone del grande hotel .
Lo vidi mentre gurdava la neve scendere, mentre il fumo usciva dalle sue narici per poi salire verso il cielo, non si accorse della mia presenza finché, dopo essermi messo una felpa uscì anche io, avevo bisogno di parlare con qualcuno.
La notte passó abbastanza velocemente e la mattina, dopo aver dormito circa tre ore, ci dirigemmo al ospedale.
Al nostro arrivo Chiara uscì dalla stanza di zayn e quest'ultimo si trovava su una carozzella, ancora dolorante ma sorridende, alla sua visione gli corsi incontro, stava  bene, finalmente.
Fui felice e cominciai ad avere un po di speranza pensando al miracolo che era successo.
Chiara mi sorrideva timidamente, mentre io cercavo di trattenere le lacrmime.
Quel pomeriggio, in ospedale, chiara mi abbracció, le sue braccia, la sua vicinanza, il suo cuore che batteva contro il mio petto, mi erano mancati da morire , era quasi una settimana che non la abbracciavo e quel contatto mi rese felice, mi rallegró.
Anche se sapevo che presto, me ne sarei dovuto andare, sarei dovuto tornare a casa...

Pov's Liam
Zayn é vivo, non ci posso creder.
Quando lo vidi, su quella carozzella rischiai di svenire, non ci speravo più ormai e invece lui era lì, in carne ed ossa e mi stava salutando con un cenno della mano.
Lui era li davanti a me e parlava.
Quando mi ripresi piansi come non avevo mai fatto prima,piansi di felicità, di stupore.

Pov's zayn
Quando aprì i miei occhi, la vidi accanto al mio letto, con gli occhi gonfi e i capelli scombinati,mossi leggemente la mia mano ,ormai non più abituata ai movimenti e  le parlai ,le dissi il motivo per cui io ero lì e sussurai il suo nome.
Mia sorella mi prese la mano e mi bació la fronte per poi abbracciarmi ,mi mancava terribilmente ,mi mancava lei ,la sua insicurezza ,i suoi abbracci ,la sua spontanietà ,il suo profumo di viola e i suoi segni d' affetto.
Quella notte parlammo ,finché lei non si addormentó mentre io le messaggiavo i capelli come quando era piccola .
Passai la notte con forti dolori a tutto il corpo ,infatti fui costretto a prendere antidolorifici e la mattina seguente cercai di muovermi un po ' con fatica .
Mia sorella mi portó con la carozzella in giro per l'ospedale mentre io mi guardavo attorno come se fosse la prima volta che vedevo tutte quelle cose ,talvolta chiedendomi a che cosa servissero .
Qiando liam e harry mi videro entrambi piansero ,mi sembravano due ragazzine che si erano appena lasciate con il fidanzatino ,ma potevo capirli ,infondo non deve essere semplice sapere che una persona vive in funzione di delle macchine e che forse non si sveglierà mai.
Durante quella passeggiata pensai tante volte a cosa sarebbe successo dopo ,talvolta non avendo la forza di pensarci,cosi infine ci rinunciai , pensando che quella decisione, per ora ,poteva aspettate.

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