2.Nuotare nelle possibilità non concesse

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Era mattina e avevo passato tutta la notte a rigirarmi tra le lenzuola pensando a cosa sarebbe successo mercoledì. Insomma non ero certa che l'ipotesi di Albus fosse veritiera, ma quanto lo odiavo per avermici fatto pensare!

Per non parlare del fatto che avevo rivisto Scorpius...

Erano passati almeno 4 anni dall'ultima volta che ci avevo parlato, avendolo incrociato una volta in ministero, ma poi lo avevo solo visto di sfuggita un paio di volte. Probabilmente si era fabbricato un altro mantello dell'invisibilità perché non era possibile che fosse così bravo a non farsi vedere da me!

Non che io volessi rivederlo, ovviamente. Però ero dell'opinione che se uno ha superato la rottura di un rapporto dovrebbe riuscire a vedere l'ex senza troppi blocchi, sì ci siamo lasciati in malo modo, ma era necessario! D'altro canto nel vederlo il mio cuore aveva corso la maratona, per non parlare dello sterno. Non avevo la più pallida idea su come interpretare questi miei pensieri. Avevo un altro ragazzo per la testa, dannazione!

Mi schiacciai il cuscino in faccia per soffocare uno strillo.

La sveglia trillò e io mi alzai stropicciandomi gli occhi...dovevo avere decisamente un aspetto orribile.

Andai in bagno per lavarmi il viso e per poco non urlai alla vista delle mie occhiaie nere. Sbuffai, e osservai il tubetto del correttore abbandonato nella trousse...aveva un po' di polvere sopra. Dopotutto da quando facevo questo lavoro con orari improbabili avevo rinunciato ad avere sempre un aspetto decente, non mi interessava più di tanto.

Decisi di ignorare il tubetto che mi fissava con aria contrariata e andai a mangiare. La mattina si doveva sempre mangiare, credo sia stata la prima lezione di vita di mio padre. E io non sarei mai stata secca come Dominique, quindi tanto valeva non provarci nemmeno.

Mi andai ad ingozzare in cucina e vidi che sul calendario c'era un segno sul giorno di oggi.

Strizzai gli occhi maledicendo la mia miopia.

Oh, cazzo!

Dovevo andare a fare colazione con Marcus e me lo ero completamente scordato. mi alzai di scatto trangugiando il latte mentre correvo in bagno. Di certo non mi importava di fare colazione due volte, ma non potevo assolutamente presentarmi da lui con questo aspetto orribile.

Mi si strinse la pancia in una morsa pensando che il mio aspetto era questo perché avevo passato tutta la notte a pensare al mio ex.

Mi guardai con aria di rimprovero allo specchio, appoggiai la tazza sul lavandino e decisi di fare del mio meglio per sembrare la bella ragazza che sotto sotto ero.

Sì, i sensi di colpa fanno miracoli... mi ammirai qualche secondo allo specchio della mia stanza. Mancavano ancora tanti scatoloni a casa, ma riuscii a ripescare un vestitino che scendeva morbido sulla gonna e più attillato sul mio busto tonico.

Infilai la giacchetta di jeans e corressi una piccola sbavatura del rossetto nude.

Sorrisi al mio riflesso un po' emozionata...forse quello sarebbe stato il giorno giusto.

Mi smaterializzai davanti al cafè dove ci eravamo dati appuntamento e lo vidi seduto ad un tavolino. Stava disegnando qualcosa su quel suo taccuino che si portava sempre dietro, sorrisi e decisi di ammirarlo un po' prima di entrare. Era un fottuto legilimens e, almeno a debita distanza, non avrebbe avuto spazio nei miei pensieri.

A tal proposito dovevo proprio nascondere la faccenda di Scorpius.

Feci scivolare lo sguardo sui suoi avanbracci lasciati scoperti dalle maniche arrotolate della camicia, sul destro svettava il suo drago nero. I tatuaggi magici erano qualcosa di tremendamente affascinante, si poteva incantarli in una maniera o in un'altra.

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