Più di prima

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Pov's Tanc

Lele: Ma come hai fatto a trovarmi?
Tanc: Beh facile...era l'unico posto in cui potevo cercare, sai che ti conosco troppo bene...

Ha ancora le mani sui miei fianchi e io ho le braccia attorno al suo collo, rimango a guardarlo per qualche secondo, sono incantato dal suo sguardo

Lele: Grazie
Tanc: Di niente amore mio
Lele: Ti va di tornare a casa?
Tanc: Certo

Gli lascio un ultimo bacio a stampo, per poi incamminarci verso casa mano nella mano

Arrivati a casa la scena che ritroviamo è la seguente...

Gian con in braccio Briseide che dormono sul divano, poi proseguiamo in direzione della camera di Gian e Diego, quest'ultimo è steso sul letto con vicino a se Jaden

Beh...è la cosa più cute che io abbia mai visto

Mmm...che si fa?

Ah...si lo so che si può fare

Tanc: Beh...dato che tutti dormono...
Lele: Pervertito...
Tanc: Il tuo pervertito

È un continuo di sguardi maliziosi...

Ci sorridiamo a vicenda, ha lo sguardo fisso sulle mie le mie labbra e io sulle sue

Non resisto un secondo di più che faccio combaciare le nostre labbra, ne ho bisogno, ADESSO, però si stacca dopo poco

Lele: Ne sei sicuro?...nel senso...adesso?
Tanc: Eh certo...me lo devi!
Lele: Come scusa?
Tanc: Eh già...ieri sera chi aveva voglia?
Lele: Ma, ma, ma...
Tanc: Va beh se non ti va me vado...

Dico dirigendomi in camera con un sorriso malizio...so benissimo che non mi lascerà andare così facilmente, infatti non appena arrivo in camera nostra, me lo ritrovo dietro chiudendo a chiave la porta, io mi giro a guardarlo

Tanc: Hai cambiato idea?
Lele: Stai zitto...

Si avvicina a me, cerco di indietreggiare girando attorno al letto, per far salire il suo istinto...purtroppo il mio tentativo di fuga fallisce miseramente, infatti mi ritrovo con la schiena contro al muro, sono impotente contro di lui...

Continua ad avvicinarsi con un sorriso malizioso, questo può solo significare che non me lascerà passare liscia, quando arriva vicino a me, mi mette una mano sul collo, come per evitare che io scapito di nuovo

Pian piano si avvicina al mio collo e comincia a passare la lingua sopra quei segni violacei lasciati in precedenza, io con un filo di voce e continuando ad ansimare al tocco della sua lingua sul mio collo, cerco di formulare una frase...

Tanc: C-che vuoi fa-farmi...e-eh?
Lele: Oh, lo sai benissimo che dopo aver osato fare ciò che hai fatto, non sarà così facile essere perdonato...

Inverto le posizioni, ora lui ha la schiena contro il muro...

Tanc: Ah si...

Gli sfilo velocemente la maglietta e ricomincio a baciarlo con foga, come posso resistere a tutto ciò

Tanc: Ti ricordo che l'altra mattina...
Lele: Zitto o dopo questo, non riuscirai e sederti per i prossimi due mesi...

❦Fin dal primo momento❦ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora