Le Festività

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Nelle festività norrene era strettamente legato ai cicli stagionali, talvolta messi in relazione con alcune divinità, cosa frequente nelle società in cui l'agricoltura rivestiva un ruolo dominante. Un elemento comune nelle religioni è la consumazione di bevande alcoliche, cosa che rimane diffusa anche dopo la cristianizzazione della Scandinavia, come dimostra la legge del Gulaþing secondo la quale i contadini dovevano organizzarsi in gruppi di almeno tre persone per preparare la birra che sarebbe stata obbligatoriamente consumata nella festa di Ognissanti (Notti d'Inverno), Natale (Yule) e San Giovanni Battista (Mezza Estate).

La pratica della condivisione della birra è legata anche ad altre festività quotidiana, durante queste celebrazioni si tenevano frequenti brindisi che seguivano delle azioni ben precise nella descrizione della festa di Yule:

"La coppa sacrificale doveva essere fatta girare attorno al fuoco, e chi dava la festa o il condottiero doveva benedire la coppa allo stesso modo dell'idromele sacrificale. Il primo brindisi doveva essere per Óðinn - questo era per la vittoria e il potere del re - poi per Njörðr e Frey, per il buono raccolto e per la pace. Seguendo ciò, molti erano soliti alzare le coppe in onore del re."

Thurseblot :era una festività minore dedicata al dio Thor, al quale si chiedeva di rimandare i geli a Jotun e far sbocciare la primavera su Midgard.

Disting: era la celebrazione delle Idi, quando l'inverno iniziava a perdere asperità: a questo fatto erano legate la preparazione della terra per la semina e la conta del bestiame, per questo era una festa a carattere economico.

Ostara: era il nome della dea della Primavera: questa era infatti la festa della fertilità e del rinnovamento, benché l'Inverno continuasse fino a Thrimilci. Anticamente vi era l'usanza di donarsi reciprocamente uova colorate come augurio di ogni bene, mentre, per la sua capacità riproduttiva, la lepre era considerata il simbolo di questa festività: non è un caso che la Pasqua inglese (Easter) derivi dal nome anglosassone di questa dea: Eostre.

Walpurgis: era una notte di festeggiamenti e oscurità, nella quale si ricorda il sacrificio a se stesso compiuto da Odino presso il frassino Yggdrasil, appeso al quale sarebbe morto prima di rivivere poco dopo.

Thrimilci: prevedeva la celebrazione dell'avvento dell'Estate, questa festa era, come Ostara, legata ai riti di fertilità ma i festeggiamenti erano molto più spinti.

Sigurdsblot : celebrava l'eroe Sigurd e la sua vittoria sul drago Fafnir e il recupero del tesoro del Reno.

Mezza Estate: comprendeva i festeggiamenti per il solstizio d'estate, quando il potere del sole raggiungeva il suo apice. Questo era il momento in cui si organizzavano spedizioni verso i mercati stranieri, si navigava, si pescava e si partiva per le incursioni: questa era la festa del potere e dell'azione. Si dice che Baldur fosse stato ucciso a Mezza Estate, per poi rinascere a Yule.

Lithasblot: era la festa del raccolto, nella quale si ringraziava Urda (o Ertha) per la sua bontà.

Mabon: celebrava la fine dei raccolti, e ad essa era collegata la preparazione dell'idromele.

Notti d'Inverno: celebrava l'inizio dell'inverno e, durante la festa, si commemoravano gli antenati. Era una cerimonia di sfrenatezza selvaggia, simile al Carnevale mediterraneo, e si poneva alla fine della stagione dei viaggi e all'inizio di quella della caccia. Si dice che chi avesse trascorso l'intera notte seduto su un tumulo avrebbe avuto capacità divinatorie, sciamaniche e scaldiche. Nelle Notti d'Inverno ha inizio la Caccia Selvaggia, che continuerà fino Walpurgisnacht.

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