Lea rossi, una ragazza di 20 anni che vuole inseguire il suo sogno: andare in Corea. Finalmente ci riesce ma starà veramente bene lì? E se dopo un anno dovesse ritornare in Italia? Incontrarà l'amore o solo l'odio?
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Corea, il mio sogno di anni finalmente realizzato, sono appena sbarcata e ho l'ansia a mille. Ho iniziato a studiare coreano 3 anni fa desiderando con tutto il cuore di arrivare qui e ora tutto questo è realtà.
"Lea Rossi?" mi risvegliai dai miei pensieri per guardarmi attorno cercando di capire chi mi avesse chiamato.
"Hei di qua" disse una ragazza sventolando la mano in segno di saluto, mi avvicinai titubante, l'unica persona che sapeva del mio arrivo era la signora che mi avrebbe affittato una stanza, e di sicuro no una ragazza sui 25 anni; vedendo la mia titubanza la ragazza cercò di fare chiarezza, "piacere sono Youhee Jo sono la figlia della tua affittuaria scusa se ti ho spaventato, mia madre mi ha mandato a prenderti al posto suo"
" Ah piacere mio Younhee felice di conoscerti" dissi cercando di azzeccare tutte le parole in modo corretto, vedendo il mio sforzo Younhee si mise quasi a ridere "Hei wow, per essere la prima volta in Corea hai un buon coreano, ma sei troppo formale" finito di parlare si mise a ridere "oh si scusa non sono molto pratica" dissi facendo una risata veramente tanto forzata, sono sempre stata molto timida e in questa situazione si è visto bene, sto sprofondando dalla vergogna.
"Ah quindi hai preso un anno sabbatico per venire qui eh, deve piacerti tanto la corea" disse Younhee curiosa della mia storia, eravamo in macchina partite con destinazione la mia nuova casa, le ho raccontato un pò di me e lei sembra molto interessata;
"si ma ora sono qui e sono senza lavoro, fortuna che ho dei soldi da parte"
"oh se vuoi ti do una mano a trovare dei lavoretti part time, conosco molta gente"
"veramente faresti questo per me, grazie mille" ero così preoccupata che in aereo non sono neanche riuscita a chiudere occhio, e questo si vedeva, dopo 11 ore di volo quindi praticamente 15 ore sveglia, e in più il fuso orario, mi sentivo stanchissima, e li nei comodi sedili della macchina di Younhee mi addormentai felice che il mio sogno fosse appena iniziato.
Passò un mese e mi stavo veramente trovando bene in tutto questo, Younhee e sua madre sono delle persone simpaticissime, camera mia è veramente accogliente, c'è un grande letto, un bagno privato così da lasciarmi la mia privacy e in tutto questo mi danno anche da mangiare, e devo dire che la madre di Younhee è proprio una brava cuoca.
In fatto di lavoro ho fatto piccoli lavoretti che sono durati pochissimo e con un salario veramente misero, continuavo a cercare, ero disposta a tutto, ovviamente nella decenza più totale, ma disposta a tutto.
"Lea scendi che è pronto da mangiare" scesi le scale e andai in cucina, l'odore che veniva da quella stanza era magnifico, "Songyun che hai cucinato di buono?" avevo l'acquolina in bocca "Bibimbap, ho visto che ti piace tanto"
"mm sì lo adoro" dissi prendendo i piatti iniziando ad apparecchiare.
" ah Lea cerchi ancora lavoro?"
"si perchè?" chiesi molto incuriosita.
"beh nell'agenzia dove lavoro cercano personale per un gruppo, un aiuto staff, ti interesserebbe?" chiese lei senza guardarmi, troppo concentrata sul cibo. Quasi mi caddero i piatti di mano, non ci credevo "mi chiedi se mi interesserebbe? lo adorerei!"
"allora se la metti così ne parlo col mio capo, non mi piace vederti così giù perché non trovi lavoro" disse sorridendo appena "grazie mille Songyun, ti adoro".
Detto questo ci mettemmo a mangiare senza aspettare Younhee, essendo lei a lavoro.
oh wow il mio primo capitolo... spero vi piaccia la storia.
cercherò di aggiornare con frequenza, essendo che con la storia del covid ho molto tempo libero.
