Odio il tragitto con la mia sorellastra,la amo molto,certo,ma il mio amore per lei equivale a quanto parla,ovvero continuamente.
Caterina:Non osare mai più rispondere male a chi viene dal castello del re
Isabella: Me l'hai ripetuto cento volte,ho capito.
Caterina:Dici sempre così.
Isabella:Bla bla bla
Caterina:Per questa volta non dirò nulla a nostra madre.
Isabella: Anche questo l'hai già detto.
Caterina:Cerca di capirmi,sono tua sorella maggiore.
Isabella:Sorellastra,e comunque non ho bisogno del tuo aiuto o dei tuoi consigli.
Sai che sei l'unica che voglio bene,ma conosci il mio carattere ormai.
Caterina: Già.
La sua voce è cosi triste,un po' mi dispiace
Caterina:Comunque tu e il cavaliere vi piacete,anche per questo non sono intervenuta.
Isabella:Finiscila.
Finalmente siamo arrivate alla capanna,così non dovrò più ascoltarla.
Ginevra:Finalmente siete qui,per lo più con la frutta chiesta,che brave i miei fiori.
Caterina: Grazie madre
Come?
In 16 anni non si è ancora abituata a tutti i servizi che le facciamo ogni giorno?
Ancora a complimentarsi?
Che falsa.
Nell'ora di pranzo non parlo mai,preferisco pensare a quanto odio mangiare quello che prepara questa donna e a quanto odio questa famiglia,escludendo Caterina.
Isabella:Non riesco a mangiare tutto.
Ginevra:Tesoro tutto bene?
Isabella:É cambiato qualcosa in meglio nella mia vita? Non mi sembra.
Mi guarda triste,ma non mi importa.
Avrei tanto voluto la mia famiglia al mio fianco,non lei e la sua di famiglia.
Mi alzo ed esco fuori,mi siedo per terra,fuori alla capanna e mi guardo intorno.
Non abita nessuno nelle vicinanze,è molto isolato,anche per questo non ho amici.
Non solo siamo ignoranti noi donne per mancanza di studio e non guardiamo mai in faccia nessuno,ma io devo abitare anche in una capanna isolata dal resto del paese.
Che seccatura!
Enrico:Salve
Isabella:Ha distolto i miei pensieri
Enrico:E così abiti qui?
Isabella:Sì
Enrico:Non lo dimenticherò
Isabella:Se dice così per uccidermi un giorno,lo faccia anche ora.
Enrico:Ma no,la tua bellezza ti ha salvata,ricordi?
Isabella:Eppure non sono bionda dagli occhi azzurri
Enrico:Già,sei molto di più.
Sento qualcuno uscire.
Oh no!
Che seccatura,lei!
Caterina:Cavaliere Enrico,è un onore incontrarla
Enrico sorride
Enrico:Passeggiando mi sono trovato qui.
Caterina:Mia figlia sta disturbando la sua passeggiata?
Enrico:Assolutamente no,anzi,è stata la cosa più bella che abbia visto durante la passeggiata.
Caterina sorride.
Io rimango seria.
Isabella:Non sono tua figlia.
Caterina abbassa lo sguardo.
Caterina:Meglio rientrare.
Isabella:Io resto qui.
Caterina:Ti prego tesoro.
Enrico:Resto io con lei.
Caterina sorride,mi guarda e rientra.
Finalmente.
Enrico:Come non sei sua figlia?
Isabella:Scusi,non mi va di aprire questo discorso.
Enrico:Figurati.
Che sete,menomale c'è un pozzo per poter bere
Oh no!
Isabella:ASPETTI
ops!
Ho alzato un po' troppo la voce.
Enrico:Cosa succede?
Isabella:Ludovico,marito della donna che hai visto prima,dice che non bisogna mai avvicinarsi a quel pozzo.
Non si conosce il motivo,ma ci è stato raccomandato di non avvicinarci e di non far avvicinare nessuno.
Enrico:Volevo bere un po' prima di andare,ma non importa.
Isabella:Vuole che le porti dell'acqua?
Enrico:No,voglio che non appena vado via rientri nella capanna.
Isabella:Come?No.
Enrico:Isabella.
Isabella:Ho detto no.
Enrico:ISABELLA.
Odio quando urla.
Isabella:Sia fatto come vuole.
Enrico:Sei molto ribelle vero? Però basta alzare la voce che ti intimorisci.
Ciò ti rende ancora più bella e interessante.
Sta andando via.
Mi manca come può mancare l'aria.
Vorrei tornasse indietro,ma spero di incontrarlo presto.
Rientro in capanna e scelgo di riposarmi.
Mi sveglio nel tardo pomeriggio,me ne rendo conto a causa del sole che sta tramontando,ed ecco che è arrivato Ludovico.
Ludovico:Buonasera
Isabella:Io esco fuori dalla capanna.
Ludovico:Come vuoi fiore mio.
Di solito esco solo dopo pranzo e dopo cena,ma adesso voglio fare qualcosa che di certo farà arrabbiare Ludovico,scoprire cosa c'è nel pozzo.
In 16 anni non ci ho mai fatto caso,non mi interessano le cose che riguardano questa famiglia,ma non ha mai dato spiegazioni e ad oggi ciò mi incuriosisce molto.
Esco dalla capanna e mi avvicino al pozzo.
Isabella:Ma c'è solo acqua sporca,ma aspetta un momento,quello é....AAAAAAAAA!
Credo di aver svegliato Caterina e Ginevra.
Ludovico corre verso di me,mentre quelle due si limitano ad uscire dalla capanna.
Ludovico:Cosa succede fior..
Qualche secondo di silenzio,poi aggiunge
Ludovico:Mi ha disobbedito,vero?
Isabella:UNO SCHELETRO NEL POZZO?
Sto urlando un po' troppo
Isabella:Chi è?
Ludovico:Non importa
Isabella:VOGLIO SAPERE CHI È
Ludovico:É TUO PADRE
Dopo le urla,c'è il silenzio,completamente.
Vedo Ginevra e Caterina scioccate,mentre io sono sconvolta.
Isabella:Hai ucciso mio padre.
COME HAI POTUTO?
Ludovico:Non è come sembra.
Ginevra:Non mi hai mai parlato di tutto questo,quando sai che con me puoi parlare.
Ludovico:Lascia che spieghi tesoro.
Sedici anni fa,mentre tu e il nostro fiore dormivate,io cercavo ancora di prendere sonno,ma nel frattempo sentii correre,così mi alzai e dalla capanna osservai fuori e vidi un uomo con una bambina in braccio,ad oggi la nostra bambina.
Aveva un volto distrutto e la lasciò dove la trovammo,poi corse e si buttò nel pozzo.
Non volevo un'altra figlia e la mia intenzione era buttare anche lei nel pozzo,ma ero talmente stanco che svenní lì per terra.
Ginevra:Per questo ti trovai sdraiato a terra il giorno dopo.
Ludovico:Sì
Tutti sconvolti,io distrutta e Ludovico dispiaciuto.
Ginevra: Dio ti fece crollare dal sonno,perché il posto della nostra Isabella è qui con noi.
Cado in ginocchio e inizio a piangere senza mai smettere,Ludovico si avvicina ancora di più e rimane dispiaciuto.
Ludovico:Ti prego fiore mio,permettimi di rimediare al mio errore.
Isabella:Sedici anni fa avresti dovuto buttarmi in quel pozzo.
Non perdonerò questo tuo gesto mai compiuto.
Ludovico:Mi dispiace fiore mio
Isabella:Se prima odiavo questa famiglia,adesso la odio ancora di più.
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Stanca di guardare in basso,pronta a puntare in alto
Historical Fiction"Sono stanca di guardare in basso,adesso voglio puntare in alto". Il medioevo,un periodo estremamente religioso e difficile,specialmente per la donna che è priva di diritti e priva di vita,deve stare solamente ai comandi dell'uomo e sotto accusa dal...