É notte fonda.
Vorrei dormire,ma ormai vedo quello scheletro dapperttutto.
Mio padre è morto?
In passato non avrei mai pensato una cosa del genere e non l'ho mai immaginata,ma ad oggi è tutto certo.
Perché si è ucciso?
Cos'è successo?
Sono sicura di non centrare nulla,altrimenti non mi avrebbe baciato la fronte quel giorno prima di gettarsi.
Allora cos'è successo?
Forse la mamma è morta e lui,disperato,si è ucciso?
Ad oggi non saprei darmi nessuna spiegazione.
Ginevra:Sbarazzati di quel cadavere.
Ludovico:Non sei tu a darmi ordini,CHIARO?
Odio quando alza la voce mentre dialoga.
Ginevra:Aja,mi hai fatto male
Le ha dato uno schiaffo,ma cosa gli prende?
Ludovico:Se non vuoi riceverne un altro vai a dormire.
Ginevra abbassa il capo per recarsi verso la sua camera,ma mentre lo sta facendo,Ludovico le prende la mano e le dice:
Ludovico:Scusami tesoro,la rabbia mi acceca
Ginevra lo guarda,per poi recarsi in camera.
Non riesce nemmeno a risponderlo,sarà rimasta male.
Intanto io aspetto che tutti vadano a coricarsi,perché ho scelto di scappare,sì,è la cosa giusta per essere felici.
Sono passati venti minuti,sento Ludovico russare e le donne di casa che emettono un respiro dolce e soave,ciò significa che tutti dormono.
Mi alzo dal letto,prendo il mantello e scappo.
Faccio tutto piano e con calma,ma non appena esco dalla capanna inizio a correre senza mai fermarmi.
Sì,sento l'aria che mi arriva sul viso,sento l'odore della libertà,è così profumato che nessun cibo prelibato potrebbe mai sostituirlo.
Mentre corro vedo tante capanne,case più decenti e addirittura sono arrivata fino al castello del re Roberto,ma adesso sono in un bosco in cui ci sono solamente strani alberi,non vedo nessun posto in cui io possa coricarmi.
Sono affannata e stanca,così mi stendo sull'erba,ma a causa del freddo,anche essa è fredda.
Cerco di dormire,ma quanti pensieri devastano il mio cervello.
Nel frattempo per il bosco passeggia il cavaliere Enrico,che improvvisamente mi vede.
Da lontano mi guarda in maniera curiosa,poi si avvicina e comincia a interrogarmi:
Enrico:Non è orario per essere fuori.
Isabella:Cavaliere,mi lasci riposare
Enrico:Che ci fai qui?
Dovresti riposare in casa,
Isabella:Scusi,ma non le riguarda.
Enrico:Hai litigato con la tua famiglia.
Isabella:Non è la mia famiglia,e comunque come l'ha capito?
Enrico:Dio rivela i segreti sconosciuti.
Isabella:Interessante.
Esclamo con voce ironica
Enrico:Dimmi,cos'è successo?
Isabella:Non mi va
Enrico:Dimmi cos'è successo
Isabella:Era una domanda fino ad un secondo fa
Enrico:Adesso è un obbligo
Isabella:Non potevo nascere uomo?
Enrico:Nemmeno per scherzo,sei la donna più bella che i miei occhi abbiano mai visto.
Improvvisamente le mie guance diventano tutte rose e lui inizia a sorridere.
Dalla vergogna esclamo:
Isabella:Parliamo del litigio con quella famiglia
Enrico:Finalmente
Isabella:Ludovico sapeva che il mio vero padre è morto,addirittura l'ha visto morire.
Enrico spalanca gli occhi.
Isabella:E il suo cadavere si trova nel pozzo in cui non dovevamo avvicinarci
Enrico rimane a bocca aperta,poi mi chiede:
Enrico:Ma tu come lo sai?
Isabella:Semplice,ho controllato
Enrico ride a crepapelle,mi fa così bene sentire che è divertito,specialmente se sono io la causa.
Lo scheletro è sparito,con Enrico affianco tutto il mondo sparisce.
Eh sì!
Mi sono innamorata.
Enrico:Sei ribelle,testarda e anche disobbediente.
Isabella:Già
Enrico:Sei perfetta così
Si sta avvicinando a me,sta arrivando con le sue labbra verso le mie,il mio cuore batte fortissimo,ma non posso permettere che ciò accada.
Isabella:Meglio se riposo
Enrico si allontana
Enrico:Dormo vicino a te stanotte,poi all'alba ti porterò a casa.
Isabella:Ma
Enrico:Niente ma.
Dalla stanchezza non oso nemmeno rispondere e non appena chiudo gli occhi mi addormento,mentre lui si avvicina a me,mi fissa per un po' e poi si addormenta.
La mattina seguente:
Enrico:Buongiorno Isabella
Non riesco ad alzarmi,sono ancora troppo stanca.
Enrico,vedendo che non rispondo,mi prende in braccio.
Sono dieci minuti che cammina con me tra le braccia,ed io solo ora acquisto energia.
Mi rendo conto solo ora di essere tra le sue braccia,così mi dimeno per scendere .
Mi poggia a terra e poi esclama:
Enrico:Bastava chiedere
Isabella:Sono una donna,ricordi?
Enrico:Giusto
Camminiamo,e mentre lo facciamo ero arrabbiata con Enrico solamente perché mi stava conducendo verso la capanna.
Enrico:Sei più dolce quando dormi,sai?
Isabella:Questa domanda é una strategia per parlarmi?
Enrico:Sì,perché sei sempre dolce,cara Isabella
Non rispondo,mi sono svegliata da poco e non riesco a fare mente locale.
Mentre penso alla famiglia alla quale sono stata destinata dal cielo,gli chiedo come mai abbia scelto proprio loro,però poi rifletto e sostanzialmente non mi hanno mai fatto del male,ma non solo,non mi hanno mai fatto mancare niente,quindi sono brave persone,però non sono le mie persone e questo mi fa male.
Enrico:Abbassa il capo.
Giusto,sono donna,pensando mi sono totalmente dimenticata.
Abbasso il capo e Enrico improvvisamente mi mette la mano sulla spalla,poi esclama.
Enrico:Ricorda che tengo a te.
Lo guardo,lo bacerei se potessi,ma mi limito agli sguardi.
Ed ecco che siamo arrivati.
Enrico:Signori,vi ho riportato Isabella
Ginevra:FIORE MIO
Dice urlando con le lacrime agli occhi.
Escono tutti dalla capanna e mi stringono forte.
Ginevra:Grazie mille cavaliere Enrico.
Enrico:Figurati.
Dopodiché va via,ed io sento un vuoto in petto.
Ginevra:Perché sei scappata?
Dice triste
Isabella:Perché volevo inseguire la felicità,ma non l'ho trovata.
Non è colpa vostra se non sono con la mia famiglia,ma non voglio nemmeno incolpare qualcuno,semplicemente Dio ha scelto voi per la mia vita,che mi avete amata e cresciuta e questo rende di voi la mia vera famiglia.
Non so perché ora penso tutto questo,ma dopo aver detto ciò,inizio a sentirmi libera da qualsiasi male,per poi ritrovarmi tra le braccia di tutti.
Ginevra:Grazie Dio per aver ascoltato le mie preghiere.
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Stanca di guardare in basso,pronta a puntare in alto
Ficción histórica"Sono stanca di guardare in basso,adesso voglio puntare in alto". Il medioevo,un periodo estremamente religioso e difficile,specialmente per la donna che è priva di diritti e priva di vita,deve stare solamente ai comandi dell'uomo e sotto accusa dal...