Capitolo 8 *.*

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L'attesa di quell'incontro mi aveva messo addosso un ansia impossibile da controllare.

Mille idee e altrettante domande si erano infondatamente insinuate dentro di me. Il non vederlo e vivere costantemente della sua assenza mi avevano alquanto destabilizzato.

Anche Ally se ne era accorta.

‹‹ Ma che hai oggi Ale? Sembri una cavalletta!››quella della mia amica era una battuta, ma molto vicina alla realtà.

Non riuscivo a calmarmi, non ero in grado di darmi una regolata,nonostante dentro la mia testa me lo stessi ripetendo in continuazione.

‹‹ E' per via di ciò che mi ha detto il professor Jones... ›› balla colossale.

Infatti Ally non ci credette.

‹‹ Certo come no.››

In quel momento non ero in grado di pensare, figuriamoci di costruire una bugia ben pensata. Forse era arrivato il momento di calare la maschera?

‹‹ Per quanto ancora hai intenzione di prendermi in giro?›› mi chiese una Allison abbastanza infastidita.

Stavamo camminando tranquillamente per i corridori dell'Università in attesa di raggiungere ognuna la propria aula.

‹‹ Non è come credi...›› provai a spiegarle. Ma era lunga e troppo complicata e sicuramente quello non era ne il luogo ne il momento più opportuno.

Mi guardò di sbieco senza dirmi altro.

Sospirai rendendomi conto di essermi rivelata un po' stronza con la mia migliore amica, ma quella che mi ero ritrovata a vivere era una situazione di cui ero troppo gelosa per iniziare anche solamente a parlarne. Non sapevo neppure se c'era qualcosa di motivato o se erano solamente delle farfalle al vento destinate a volare senza lasciare nulla.

‹‹ Ally, perdonami, ma al momento non te ne posso parlare!›› cercai di dirle il più sinceramente possibile.

Potevo essere non creduta, lo avevo messo in conto. Ma al momento mi sentivo di fare così.

‹‹ Ho capito. Va bene. Adesso scusa ma ti devo lasciare, la mia lezione inizia tra meno di dieci minuti.›› mi salutò così, abbastanza frettolosamente senza aggiungere nient'altro.

In fondo cosa c'era veramente da dire?

§*§*§

La fine del pomeriggio fu lenta, troppo. Le ore sembravano non scorrere mai e arrivare all'ora tanto desiderata fu un vero e proprio patema d'animo.

Dall'arrivare a casa al decidere cosa indossare per la serata.

Avevo messo a soqquadro l'intero armadio provandomi abiti di ogni genere, trovando addirittura gli accostamenti più bizzarri e orribili da vedere.

Non mi volevo stravolgere, desideravo essere il più naturale possibile, ma volevo anche osare un qualcosina in più. Non chiedetemi cosa mi fosse scattato per la testa perché non ve lo saprei spiegare.Probabilmente stavo caricando sulla serata troppe aspettative.

Alla fine optai per un semplice paio di jeans chiaro e un maglione color glicine abbinati ad un paio di stivali in stile texano. Lasciai i capelli liberi e morbidi, stretti in una sottile ondulatura.

Indossai un trucco semplice, giusto l'indispensabile per non sembrare un morto vivente e mi incamminai verso il luogo patuito.

§*§*§

Ero arrivato circa con quindici minuti di anticipo.

Camminavo avanti ed indietro in fremente attesa.

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