Ma io incauto, dolente,
corro sempre al mio male, et so ben quanto
n'ó sofferto, et n'aspetto; ma l'engordo
voler ch'è cieco et sordo
sì mi trasporta, che 'l bel viso santo
et gli occhi vaghi fien cagion ch'io pèra,
di questa fera angelica innocente.
Francesco Petrarca, Canzone 366
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myricae
PoetryUna sorta di diario letterario; cercherò di aggiornare ogni giorno inserendo i testi, i pensieri e le citazioni che più mi ispirano sul momento, magari corredati anche da qualche riflessione. Il titolo (chiaro riferimento a Pascoli) indica proprio i...