L'isola

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Scendiamo pochi alla volta guidati dalla prof. Il paesaggio è stupendo: ci sono bellissime palme a costeggiare la spiaggia che contorna tutta l'isola, l'acqua cristallina. La barca rimarrà attraccata per i due giorni successivi quindi fino a quando torneremo a casa. Il programma sarà il seguente:
1) visitare i boschi attraversando i sentieri (nonostante l'isola sia disabitata ma attrezzata per le scampagnate);
2) cena, qualche di relax, andare a letto;
3) nel secondo giorno andare a visitare la grande cascata e ritorno a casa.
Iniziamo prendendo i nostri zainetti e cominciamo a incamminarci guidati dalla prof e dalla nostra guida, i boschi sono stupendi e qua e là si possono vedere dei cervi o delle volpi che ovviamente ,spaventati, non si avvicinano oppure banani o alberi da cocco, ruscelli e sorgenti. L'escursione è stata molto produttiva: abbiamo assaggiato dei frutti commestibili, osservato la fauna e la flora di questo luogo e la sera abbiamo guardato le stelle. Sono circa le 19:30 e rientriamo tutti in nave per la cena. Stavolta c'è un menu unico composto da pasta in bianco e della carne.
"Che ne dici se ci guardiamo un bel film su netflix?" Dice Sofia.
"Sii splendida idea! Da casa ho portato delle barrette di cioccolato potremmo mangiarle , a quel paese la dieta!" sapevo che non sarebbe durata a lungo. Quella sera in camera ci siamo abbuffate come non mai e dopo il film come al solito abbiamo espresso le nostre opinioni.
"Questo film era un po' noioso forse perché l'hai scelto te" ride Sofi
"A me è piaciuto invece" dico facendo il mio finto broncio.
Sentiamo dei passi e preoccupate guardiamo l'orario: sono le 23!!! L'ora per andare a dormire è stata fissata a un'ora fa!
In fretta ci corichiamo mentre i passi della prof si allontanano, probabilmente la luce era filtrata dalla porta.
"Pss buonanotte" sussurra Sofia
"Buonanotte sofi" rispondo io.

Il giorno dopo

"Ragazzi tutti in piedi su" Sofia cade dal letto dallo spavento e io comincio a ridere a crepapelle. Sono le 7:30 almeno la prof ha avuto la clemenza di lasciarci dormire un'altra mezz'oretta.
"Aia che male" si rialza dolorante Sofi
"Ma se hai un paraurti al posto del sedere" dico
"Gne gne gne gne divertente " ironizza.
Dopo colazione ci ritroviamo con gli altri davanti alla nave.
Io mi sono vestita canotta e pantaloncini mentre Sofi sempre sgargiante, con un vestitino bianco estivo.
"Ma ciao, ti sei già scordata del bel pugno in faccia che avresti dovuto darmi sfigatella? Hai paura di la verità " Si avvicina a me quel rompiscatole di Mark.
"Oh non mi sono scordata ma preferisco farlo lontano dagli occhi della prof, sai com'è non voglio essere sospesa" dico sicura di me.
"Hahahahah la chiamano la Sharon senza macchia e senza paura" sghignazza la sua fidanzatina del mese.
" Annah quante volte devo dirti che non devi intrometterti nelle mie faccende personali?" La rimprovera lui è ovviamente lei si zittisce immediatamente.
"È ora di andare ci siamo tutti, oggi come già anticipato andremo a visitare la cascata dell'isola, ce ne sono molte ma questa è in assoluto la più bella." Ci introduce la prof.
Ci mettiamo in cammino e dopo circa 40 minuti arriviamo.
"È stupenda!" Sospira Sofi incantata.
"Già è uno splendore, magari riusciremo a vedere degli animali che si avvicinano ad abbeverarsi e magari riuscirò a fare qualche foto "mio padre mi ha lasciato portare la mia macchina fotografica, infatti sono sempre stata un'appassionata della natura e amo l'arte della fotografia e non a caso la mia camera è tempestata da foto è polaroid. La mia Canon 4000D mi è stata regalata da mio nonno prima di morire, ci tengo tantissimo e la custodisco come il tesoro più prezioso.
Ci fermiamo per fare una sosta e ne approfitto per fare degli scatti mentre Sofi sfiora delicatamente il pelo dell'acqua. Appena centro l'obbiettivo Mark mi sfila la Canon dalle mani:
"Uuuuuh cosa abbiamo qui?" Dice sventolandomela in faccia.
"Brutto bastardo vedi di ridarmela" il mio più grande rimpianto è quello di essere alta solo 1,55 mentre Mark sarà alto circa 1,70.
"Ma mi sto così divertendo" comincia a far roteare la macchina con la sua catenella che ad un certo punto si sgancia e cade dritta in acqua. Silenzio.
A quanto pare non se l'aspettava nemmeno lui. Sofi porta le mani alla bocca e senza volerlo comincio a piangere, le lacrime escono da sole ma non posso trattenerle.
Mi avvento addosso a lui e lo butto a terra, a occhi chiusi comincio a prenderlo a pugni in faccia e sentivo solo i suoi amici, la sua ragazza urlare e la prof che cerca disperatamente di fermarmi. Cedo e lascio che mi allontani. Apro gli occhi, gli ho provocato ferite in tutto il viso e il suo naso sanguina.
"Voi due non uscirete dalla vostra stanza per tutta la sera, mi darete i telefoni e non potrete fare nulla se non pensare alla figuraccia che avete fatto in mezzo a  tutti i vostri compagni" dice la prof " E ovviamente chiamerò i genitori"
"No la prego non li chiami mi prenderò tutte le mie responsabilità " non voglio che i miei si preoccupino.
"Se dovesse accadere di nuovo qualcosa di simile non esiterò a chiamarli però".
Sofi mi si avvicina e mi consola per tutto il tragitto verso il ritorno in nave.

Love in the forestDove le storie prendono vita. Scoprilo ora