Imprevisti

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Per tutta la serata non ho potuto fare nulla se non cenare o stare a poltrire sul letto, che sfiga oggi è l'ultima serata qui e non me la sono goduta per niente. Fortunatamente c'è Sofia a tirarmi su il morale raccontandomi le sue figuracce imbarazzanti e le sue buffe esperienze con il suo ultimo ex. Poi alle 22 ci mettiamo a letto  ma ovviamente non sono riuscita a dormire neanche prendendo un sonnifero.
Piango tutta la notte ma Sofi dorme troppo pesantemente per accorgersene.
Come al solito la prof ci avvisa alle 7:30 mandandoci a fare colazione.
"Shary o mio Dio hai le occhiaie e gli occhi rossi!! Non mi dire che non hai dormito avresti dovuto svegliarmi!" Dice Sofi preoccupata.
"Non voglio rovinarti l'ultimo giorno tranquilla ora sto meglio" dico
"Io mi preoccupo per te! Ti prego non lo fare MAI più" dice lei supplicandomi.
"Ci proverò".
Dopo colazione usciamo tutti e oggi la guida ci racconterà la storia dell'isola: quando e come è stata scoperta e altre curiosità molto interessanti. Appena finito sono le 12:30 l'ora di ritornare a casa.
"Ok ragazzi avvicinatevi devo fare l'appello, se avrò dimenticato qualcuno avvisatemi dopo di che potrete salire in nave ognuno nelle proprie camere appena sistemato potrete andare in piscina o dovunque vogliate" dice la prof rivolgendosi agli studenti.
Dopo circa trenta minuti io e Sofi decidiamo di andare a prendere un po' di sole.
"Vado a prendere un tè al limone tu cosa vuoi?"
Dice Sofia tirando fuori il suo portafogli.
"Una coca grazie" dico.
Quando si è allontanata si avvicina Mark, stranamente è da solo:
"Ei Sharon.."
"Non mi parlare sei solo un bastardo" dico scocciata allontanandomi dal lettino.
"Per favore voglio solo scusarmi l'ho combinata grossa" dice con lo sguardi rivolto verso il basso.
Non ce la faccio più.
"Sei solo un cretino, cos'è ti credi figo a girare con i tuoi schiavetti e la tua paperella a prendere in giro le persone??? Quella Canon era un ricordo speciale! Sei solo un idiota senza cervello" mentre lo dico indietreggio ma non accorgo che sono al limite della nave.
Cerca di calmarmi tenendomi ferma ma la cosa mi fa agitare ancora di più, gli do uno strattone ma perdo l'equilibrio e cado in mare. Nessuno se ne è accorto tranne lui che preso dal panico si butta per salvarmi. Non so nuotare e presa dal panico affondo ancora di più.
Mi afferra e mi porta sulle spalle e comincia a gridare aiuto ma con nessuna risposta non se ne era accorto nessuno.  Eravamo a circa 40 minuti dall'isola è il suo istinto lo porta a nuotare verso essa con me svenuta tra le sue spalle. Stremato riesce ad arrivare a riva e prova a rianimarmi, sputo fuori tutta l'acqua che avevo bevuto e vado nel panico.
" O mio Dio cosa è successo, dove siamo e dove sono tutti??"
" Sei caduta dalla nave e ti ho salvata per quanto riguarda gli altri non ci hanno sentito a quanto pare siamo bloccati qua" stranamente è calmo.
"Come fai a essere così tranquillo in una situazione del genere???  Ah ma in fondo è quello che volevi, hai colto due piccioni con una fava: mi hai rovinato l'estate e hai trovato una storiella da raccontare ai tuoi amichetti. Mi fai schifo"
"É inutile che mi urli contro, ormai siamo qui" dice.

Love in the forestDove le storie prendono vita. Scoprilo ora