Tela 27 ~ Luna ~

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<<Possiamo salire per parlare?>>

<<Preferisco di no. E ti chiederei gentilmente di non venirmi a trovare nei prossimi giorni>>

<Ti prego>> la sua voce è sul punto di piangere, la sento spezzata.

Mi spiace tantissimo, ma l'ho trovato una grande mancanza di rispetto. Nemmeno i fidanzati fanno così.

Metto le braccia conserte e cerco di evitare il suo sguardo. Mi prende per le spalle cercando di convincermi.

<<Per favore...>> sento la rottura tra le due parole.

<<Devo andare>> le sue mani scivolano via da me.

<<Mi spiace>> mi fa prima che sorpasso il cancello.

Mentre aspetto l'ascensore, appoggio la testa piena di pensieri. Una piccola lacrima cade a terra. Mi sento il cuore a pezzi, anzi quasi in polvere fine. Pure il mio corpo è distrutto. Appena Arriva entro dentro e premo l'ultimo pulsante. Dopo cinque minuti sono già distesa sul divano con una scatola di fazzoletti vicino a me. Le lacrime che stavo trattenendo escono con prepotenza dal mio corpo. Non intendono fermarsi. Mi giro sul fianco sinistro per appoggiarmi ai cuscini del divano. Mi vengono in mente i nostri ricordi più belli. Prendo il telefono, scorro la galleria per cercare la più bella foto di noi due. La metto come sfondo. Siamo alla Pinacoteca, davanti al quadro più grande del museo. La fotografia dopo siamo davanti al Bacio di Hayez. Sulla mia pelle le lacrime aumentano e il naso incomincia a gocciolare.

È l'una passata. Per riprendermi mi faccio una doccia per portare via la malinconia. Canto alcune canzoni della piccola me adolescente che andava alle medie. One direction, Justin Bieber, Ariana Grande... Le canto come se fossi ad un concerto. Tanto l'acqua è più forte della mia voce.

Dopo circa mezz'ora mi ritrovo in accappatoio e ciabattine rosa. Mi guardo allo specchio. Osservo la mia silhouette. Mi asciugo i capelli per un bel po' di tempo, si arricciano in fretta.

Guardo il telefono illuminarsi per le notifiche, le osservo, sono tutte da whatsapp. Lascio l'asciugacapelli sul comodino e prendo tra le mani il cellulare e leggo ad uno a uno i messaggi.

<<Mi spiace>>
<<Non so come fare>>
<<NON MI LASCIARE>>

Il mio cuore si spezza ancora di più, anzi si è disintegrato. Decido di bloccarlo. Mi sento quasi soffocata. Qualche lacrima scende lentamente bagnando poi l'accappatoio. Mi dirigo verso l'armadio della mia camera e prendo un pigiama lindo e pulito. Fa ancora caldo,per questo ne opto per uno leggero. Quando sono in cucina prendo bevo un bicchiere d'acqua e mordo una mela, anche se non ne ho voglia, voglio placare il languorino notturno. Esco sul balcone e guardo la luna. Anche lì scendono, più veloci di prima. Come sono patetica.

Van Gogh's sunflowersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora