Capitolo 5

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Non feci in tempo a dire niente, la professoressa mi tappò la bocca con la mano e, tenendomi ben stretta, eseguì una smaterializzazione. 

Atterrammo in una grotta molto spaziosa, dal suolo ricoperto di muschi. Il mio stomaco continuò a vorticare per parecchi minuti dopo l'atterraggio, ma devo dire che come prima smaterializzazione non andò poi così male.

Intimandomi di fare silenzio la Elisander si avviò lungo un sentiero appena visibile, cercando di non sporcare l'orlo della sua veste da camera color smeraldo. I capelli sciolti le ondeggiavano fino a metà schiena avvolgendosi in morbidi ricci sulle punte. Ci addentrammo sempre di più nell'oscurità, fino a quando non riuscii più a vedere niente se non i miei stessi pensieri. I muschi avevano lasciato il posto alla nuda roccia. Fu in quel momento che lei parlò, ma non era rivolta a me. Era un formula magica, come non avevo mai sentito. Antica.

In un guizzo di luce si accesero tutte le torce che erano alle pareti, rivelando un corridoio scavato nella roccia color sabbia che sembrava non finire mai. Ma non andammo da quella parte. La parete di sinistra iniziò ad ondeggiare e a vorticare fino a trasformarsi in scalini che si avvitavano su se stessi vero l'alto.

Non capivo. Perchè non mi parlava? Era arrabbiata?

Mi sentivo in colpa per averla svegliata e costretta a venire da me, ma mi vergognavo troppo per proferire parola. Così la seguii su per gli scalini fino ad arrivare nel retro del suo studio, in casa sua. Uscimmo da dietro un quadro raffigurante un uomo dallo sguardo benevolo che avvolgeva in un tenero abbraccio quelle che sembravano le sue figlie. 

Spuntò una creatura dalle ampie orecchie cadenti che arrivava a stento alla mia cintura, vestita di stracci.

-Lui è il mio elfo domestico, Thom. Ti farà vedere dove dormirai questa notte. Parleremo domani, quando avrai la mente lucida.

-Ma io non..

-Buonanotte Grimilde. Se hai bisogno di qualcosa rivolgiti a Thom.

Aveva una voce strana, stanca e rassegnata. Nell'ultima frase il tono era quello di chi sta sgridando un bambino piccolo e non vuole più averlo tra i piedi. Mi sentivo presa in giro, ma sinceramente ero davvero esausta. Avevo bisogno di dormire. Il giorno seguente le avrei raccontato tutto, l'avrei supplicata di aiutarmi a farmi sparire per non dovermi sposare.

Il corridoio era spazioso, con le pareti ornate di quadri e fiori nei vasi. Contai tre porte prima di arrivare alla scalinata che portava ai piani superiori con le camere. Salendo mi girai indietro, scorgendo la figura di una donna incappucciata entrare nello studio dove mi trovavo prima e i dubbi mi assalirono. Mi stava davvero aiutando o l' indomani mi avrebbe riportata a casa? E se mi denunciava alle autorità facendomi arrestare?

Continuai a farmi mille domande fino a quando l'elfo aprì una porta facendomi cenno di entrare. La camera era vecchia, sembrava appartenere ad una bambina vissuta lì molti anni prima. Il colore dominante era il rosa. Nessuno ci metteva piede da parecchio.

Thom schioccò le dita e in pochi istanti la polvere svanì, così come le ragnatele e lo sporco. Il letto ebbe lenzuola pulite, le tende erano fresche di bucato. I pezzi di uno specchio rotto tornarono a incontrarsi di nuovo, senza riunirsi del tutto. Lasciando un vassoio con del latte caldo l'elfo si inchinò e sparì, lasciandomi sola.

Non sapevo cosa fare. Una parte di me voleva sdraiarsi su quel letto per cercare di dormire. L'altra mi diceva di fuggire da quel luogo, era come se sentissi dentro di me che lì fosse accaduto qualcosa di orribile.

Non avevo ancora bevuto niente da quando ero fuggita, così bevvi il latte tutto d'un fiato. Aveva uno strano retrogusto, amaro.

Le gambe cedettero, costringendomi a sedermi sul letto per non cadere. Poi il buio prese il posto della luce e caddi addormentata.


                                                                         ***

Piccolo spazio autore.

A questo punto della storia mi sento di aprire questo spazio per poter interagire con i lettori e sapere come sta andando secondo voi. Vi sta piacendo la storia? Cosa pensate della protagonista?

Sono curiosa di sapere se la piega che sta prendendo la storia è accattivante e se avete consigli vi prego di dirmeli per aiutarmi a crescere e migliorarmi.

Buona lettura

Le Memorie di una reginaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora