La più brutta della mia vita

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La ragione per cui non riusciamo a lasciare andare qualcuno è perché, nel profondo abbiamo ancora della speranza.
Si io a noi due ci credo ancora. Posso sembrare patetica, una storia di mesi che difendo come l'amore grande di una vita.
Ma tra me e lui c'è stato qualcosa di indescrivibile, lui non è stato il mio primo amore ma è stato il primo per cui valeva la pena lottare ogni giorno.

È sera e io sono nel mio appartamento intenda a trovare un vestito carino per stasera.
Stasera ho il quinto appuntamento con Luke, un ragazzo che ho conosciuto in palestra. Questo ragazzo mi piace, se devo essere sincera è anche molto dolce e per essere solo un mese che usciamo insieme, le cose non stanno andando male.
Alla fine ho optato per tubino di cotone bianco e delle scarpe col tacco sette, ho sistemato con cura il mio carré, ho preso la giacca nera e mi sono recata giù dove luke mi aspettava.

-"hey luke, è tanto che aspetti?"
"No tesoro,fattelo dire... sei bellissima"
-"davvero lo pensi"
"Ma certo e poi con questo rossetto rosso mi fai impazzire"
-"beh adoro il rossetto rosso" dico malinconica.

Arriviamo al ristorante e la serata procede veramente bene. Lui è un bravo ragazzo e sento che mi ci sto affezionando.

(Telefono:rose)
-"Pronto"
"Hey Amy,ti va di trascorrere il Weeknd con la tua cara zietta trentenne"
-"certo che mi va zietta rose, dove mi porti"
"Ne parlavo anche con tua madre che non ci sarà questa perché lo trascorrerà in campagna con tuo padre, ho pensato di andare al mare qualche giorno. Un mio amico ha un hotel sulla spiaggia di Coney island"
-"Va bene rose, ci sto ma ora devo andare"
"Okay ci vediamo più tardi"

Mentre mi reco al centro commerciale , quasi vado a sbattere contro qualcuno che inizia ad insultarmi.
Io la gente proprio non la capisco ho anche chiesto scusa.
Entro al supermercato e dopo aver comprato un bel po' di roba esco per recarmi al parcheggio.
Entro in macchina e accendo la radio, metto un brano di Amy Winehouse.
Io adoro quest'artista. Mia madre mi chiamò Amy proprio perché è la sua cantante preferita e in più molti dicono che le somiglio. Esco dall'auto e mi reco al bar, perché ho voglia di un caffè e credo di meritarlo dato lo stress di questi giorni.
Entro e saluto Susy la proprietaria del bar.
-" hey sus come stai"
"Piccola Amy, che felicità rivederti"
-"è un piacere anche per me, posso sedermi"
"Certo tesoro siediti. Ti porto il solito?"
-"si sus grazie"

Dopo pochi minuti susy torna al tavolo portandomi una bella tazza di tè con qualche biscottino al burro.
"Allora piccola che mi racconti"
-" niente di che sus, sono successe tante di quelle cose"
"Dai non ci pensare ,stasera perché non passi alla fiera?
-"fiera?"
"Ma si, la fiera dell'anno si terrà alle venti, passa.
-"ci penserò sus, grazie di tutto"
"Mi raccomando Amy ci conto"

Finisco di bere il mio tè e vado via salutando tutti.
Non so se parteciperò alla fiera di stasera, ma alla fine sto pensando che non avendo nulla da fare, forse un pensierino potrei farcelo.
Mando un messaggio a rose per avvisarla che stasera vorrei passare alla fiera, e naturalmente lei mi ha risposto che ci andrà...quindi mi sa che non ho scampo.

Nonostante non abbia molta voglia di andarci, ho deciso di rendermi presentabile.
Opto per un jeans a zampa basso in vita e una camicetta bianca stile anni 90. Infine metto un tacco 5 , pettino i miei capelli e indosso... indovinate un po'... il mio rossetto rosso.

Mi do un'ultima guardata allo specchio e poi esco.
Ho appuntamento con rose all'interno della fiera, sinceramente non so bene come muovermi non essendo un esperta di strade, ma credo che con l'aiuto del navigatore arriverò sana e salva.
Mentre guardo la strada mi riaffiorano molti ricordi, ricordi che mi fanno male al cuore. Il ricordo delle sue labbra sulle mie, le mie mani nei suoi capelli o lui a petto nudo che prepara la colazione, sono quelli che mi fanno più male. Ora lui è nelle braccia di un'altra e io non posso farci più nulla, ha scelto lui con chi stare e cosa fare della sua vita.

Arrivo a destinazione, parcheggio e mi reco verso il punto che io e rose abbiamo scelto per incontrarci, ma qualcosa cambia i miei piani. Una voce, una voce che riconoscerei fra tante, la sua voce sensuale.

"Ciao Amy, sei bellissima stasera"
Lo guardo dritto negli occhi e con ancora molto rancore vorrei aggredirlo o dirgli le peggio cose, ma mi limito a sorridere e ricambiare il saluto.

-" ciao Marcus, ti trovo bene"
" si anch'io, vedo che indossi il rossetto rosso"
-"beh sono anni che lo indosso"
"Si immagino, lo sai che a me fa impazzire"
-"beh si lo ricordo ancora, in fondo non è passato tanto.
"Si hai ragione...beh Amy io devo andare, ci si vede"

Sento che la mia pazienza andare via, la calma sta facendo spazio alla rabbia, il rancore e la delusione. Lui sta andando via, come fa sempre. Prima scombussola la mia vita, poi scompare e quando io sto andando avanti...ecco che lui si rifà vivo nella mia inutile vita.

-"dopo tutto ciò che è successo fra me e te tu hai il coraggio di dire ci si vede" dico con disprezzo
"Amy ti ho detto già che..."
-"che cosa marcus?, sono un anno e mezzo che ci diciamo addio e come per magia ti ricompari puntualmente nella mia vita... basta!!!
Sembra che ci siamo conosciuti apposta per dirci addio, io sono nauseata dagli addii, traumatizzata dagli addii. Ti prego, stammi lontano!!" Dico con le lacrime agli occhi.
Alzo i tacchi e vado via. Lo lascio lì fermo come un palo, fermo con nemmeno la possibilità di replicare.

Stasera ho avuto un gran coraggio a dirgli ciò che non voglio ma devo. Noi due dobbiamo stare lontani e accettare le cose così come stanno. Lui è felicemente fidanzato e io sono felicemente rinata.

Mi reco da rose che mi stava aspettando li già da un po'. Ho deciso di non raccontarle nulla, il capitolo marcus è chiuso.

Mi sono goduta la fantastica serata in compagnia di tanti amici e se devo essere sincera, da quando ho detto a marcus di starmi lontano mi sento già molto meglio. Ho solo voglia di ricominciare da una brutta delusione, forse la più brutta in tutta la mia vita.

Io, il mio capo e Il rossetto rosso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora