Una reazione inaspettata

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Strecatto's pov

"Forza, non sali?"
Esitai a fare come disse lui, sembrava una cosa…romantica per Cico?

Non mi feci aspettare ancora che salii , mi strinsi forte a lui e partimmo.
Da dietro potevo sentire il profumo dei suoi bellissimi capelli rossi…

"Ehy! Dato che siamo in anticipo potremmo andare al ponte"
Ero pur sempre nuovo di quella città, perciò accettai.

"Aggrappati a me"
Le strade erano deserte.
Cico iniziò ad aumentare di velocità e io mi strinsi sempre di più a lui.

Poi io tolsi le mani e iniziai ad urlare, lui mi assecondò ed eccoci lì… eravamo due perfetti scemi su una bicicletta ad urlare.

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Ormai eravamo arrivati.
Era bellissimo… le luci erano solo incentrate a illuminare l' acqua che scorreva nel canale.

Era tutto perfetto…Cico mi prese per le mani io appoggiai la testa al suo petto, lui lasciò una mia mano per poter prendere il mio viso con quella.

I nostri sguardi non erano mai stati così intensi…Cico riprese le mani e le mise sui miei fianchi, io presi il suo viso tra le mani, mi misi in punta di piedi e sfiorai le sue labbra.

Nonostante tutto ero ancora insicuro e lui lo aveva capito perciò strinse di più i fianchi per attirarmi a se.

Le nostre labbra erano unite, come i nostri corpi, quel bacio sembrava infinito ed era il mio primo.

Quando Cico si staccò vidi il sorriso più bello di sempre, lui è perfetto non si può descrivere in altro modo.
Io lo amo…

"Ti porto a casa?"
Cico mi guardò.

"N-no, restiamo ancora un po' "
Sembrava felice alla mia richiesta.

"Quindi ora c-cosa faremo…?"
Vidi Cico prendermi la mano mentre si inchinava…

"Vuoi…vuoi e-essere il mio r-ragazzo?"
Non lo avevo mai visto con così tanto timore.

"Me lo chiedi anche? Sì!"
E gli saltai in braccio.

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"Ti posso accompagnare fino a casa tua…?"

"N-non lo so… dai va bene"

Salimmo le scale e intanto pensavo a una scusa per mia madre.
Bussai e lei era lì ad aspettarmi.

"Ciao mamma"

"Ciao, ciao anche a te"
Quel secondo saluto era rivolto a Cico.

"Buonasera signora"
Cico è sempre stato solare.

"Strecatto vai un attimo in camera tua"
Mi immaginavo che ci fosse qualcosa che non quadrava, perciò mi misi ad origliare dietro la porta di camera mia.

"Come ti chiami ragazzo?"

"Cico"

"Ok Cico"
Con una mano prese la sua e l' altra la appoggiò al viso di Cico.

"Ti prego trattamelo bene, ha sofferto tanto"
Quelle parole mi fecero gelare il sangue, sapeva che io fossi…gay?

"Quindi lei lo ha già capito"

"Certo, si nota. E ti prego di darmi del tu, mi chiamo Maria"

"Lo farò"

"Strecatto! Non vieni?"
Girai l' angolo ed ero già lì.

"Non ve lo date un abbraccio? Non voglio essere troppo invasiva ma almeno quello"
Dal suo tono sembrava… felice?

"M-ma quindi sai t-tutto?"
Mi fece un sorriso e poi guardò Cico.

"E che cosa dovrei sapere?"
Si mise a ridacchiare.

"S-sai che sono g-gay?"
Avevo veramente molta paura.

"Certo! Sono tua madre e quindi? Cosa c' è di male"
Cico mi strinse a se per salutarmi e poi se ne andò.

"Però è proprio carino eh"

"Mamma!"

Per tutta sera mia madre restò sveglia per farmi domande su Cico… o dovrei dire il mio ragazzo?


Ohhh che carini ╥﹏╥

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