SCUSE E SCOPERTE TRISTI

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James Pov'S

Era passata una settimana da quando siamo arrivati, Harry ha cominciato a stringere amicizia con i suoi fratelli, con sua madre e con tutti quelli venuti dalla nostra dimensione, ma di parlare con me non gli passava neanche per l'anticamera del cervello ero triste per questo, ma fui riscosso dai miei pensieri dall'arrivo dei due Silente, non chiedetemi quale sia della mia dimensione perché non ne ho la più pallida idea -Ragazzi mi dispiace molto dovervi dire questa cosa ma..- cominciò il Silente sulla destra -..Non c'è alcun modo per poter tornare nella nostra dimensione- disse abbassando lo sguardo, io non sono poi così triste li avevo tutto quello che la guerra mi aveva portato via -Ne è sicuro professore- chiese uno speranzoso Regulus che non voleva lasciare di nuovo il fratello -Sicurissimo signor Black, però abbiamo trovato un modo per portare qui i vostri effetti personali, è un viaggio uni direzionale e può essere fatto solo da oggetti, abbiamo provveduto a far venire qui tutti vostri averi compreso l'oro della Gringott, Elisabeth e Josh andranno a scuola ad Hogworts e inizieranno il secondo anno, mentre per quanto riguarda voi ho un piano per far mettere fine alla carriera da latitante di Sirius e per potervi far uscire, io dirò che sia James, Lily e Regulus erano venuti da me prima di morire per un incantesimo protettivo contro l'anatema che uccide, tutta via l'incantesimo era molto potente e vi a portati a dover essere ricoverati in un ospedale in Australia, ho degli amici li che mi copriranno, per quanto riguarda Marlene diremo che quando ci fu l'attacco dei mangiamorte era in vacanza in Italia e che non ha avuto il coraggio di tornare a casa dopo la morte della sua famiglia e della sua migliore amica- disse il Silente di questa dimensione, avevano pensato proprio a tutto, sorrisi involontariamente -A Regulus approposito di cambiamenti sono felice di annunciarti che il preside di questa dimensione ha trovato il modo di togliere il marchio alle persone, lo ha già fatto con Severus e lo farà anche con te- disse il nostro Silente vedo un sorriso radioso sul volto del piccolo Black era da secoli che aspettava quel momento, poi ripensai a quello che aveva detto i preside, Severus e poi ripensai ad una cosa che aveva detto uno dei ragazzi quando Sirius aveva fatto esplodere la madre -Deve averlo sentito anche Piton- mi fece riflettere, è vero che era una spia del ordine ma i ragazzi non lo conoscevano e non avevo intenzione di farglielo conoscere cosi lo chiesi in modo molto diretto a Silente della dimensione -Mi scusi Professore ha detto per caso Severus?- chiedo -Si James hai capito benissimo perchè?- io lo guardo allibito -Come perchè è una spia lo ha ancora il marchio- dico con ovvietà- lui mi guarda con un sorriso -No, qui Severus non è una spia ma il professore di Pozioni- mi disse io inizio a capire poi mi torna in mente insegnanti di pozioni, questo vuol dire che -ASPETTA UN ATTIMO INSEGNANTE DI POZIONI? QUESTO VUOL DIRE CHE E' PERENNEMENTE IN CONTATTO CON GLI STUDENTI?- chiedo allibito -Esatto Potter qualche problema?- chiede una voce fredda dietro di me che riconosco come quella di Pivellus -Si e anche tanti- dico uscendo dalla stanza chiudendo la conversazione.

Marlene Pov'S

Ero disperata, era una settimana che ero li e ancora Sirius non mi aveva rivolto parola, ora sono stesa nella mia stanza mentre contemplo l'anello di fidanzamento che portavo al dito, era l'ultimo regalo che mi aveva fatto, ci saremmo dovuti sposare un mese dopo. La sua morte mi è stata raccontata da Regulus, era andato a parlare con il fratello e avevano fatto pace quando si senti una porta aprirsi e una voce inconfondibile dire -Eilà caro cuginetto che ne dici di una rimpatriata di famiglia?- chiese la voce di quella pazza di Bellatrix Sirius guardò il fratello che aveva già impugnato la bacchetta m gli lanciò un Petrificus e lo coprì con il mantello del invisibilità che gli aveva prestato James, Bellatrix arrivò in camera e lo uccise a sangue freddo poi scoppiò a ridere e se ne andò lanciando il marchio nero, Regulus si era sbloccato dopo la morte del fratello e si accasciò accanto al corpo inanimato della persona a cui teneva di più al mondo, mi raccontò questa storia poco dopo vedendomi distrutta, si sentiva tremendamente incolpa, avrebbe potuto fare qualcosa ma il fratello aveva deciso di proteggerlo, nessuno sapeva questa storia, solo io  e lui, ad un tratto sento bussare alla porta, mi asciugo le lacrime e trasfiguro il colore degli occhi -Avanti- dico debolmente -Sai Lene di solito si dice chi è prima di dire avanti- disse una voce sarcastica mista a divertimento, una voce che conoscevo troppo bene, la voce era di Sirius, alzo lo sguardo e vedo il suo gigno malandrino stampato in faccia e le mani incrociate sul petto e poi i suoi occhi grigi, gli occhi che mi avevano fatto impazzire ora mi stavano scrutando divertiti mentre il proprietario era appogiato con la schiena sul architrave della porta -Che vuoi?- chiesi brusca distogliendo lo sguardo da qui favolosi occhi grigi -Non pensi che dovremmo parlare?- chiese dun tratto serio -E di cosa?- chiesi temendo la risposta -Della cena- disse io lo guardo interrogativa -Ma secondo te? Del fatto che non esci da questa camera da un tempo indeterminato- disse ironico io sbuffo, possibile che non lo capisca? -E io so anche il perchè- continua lui -Sai non so cosa sia successo nella tua dimensione ma qui NOI eravamo fidanzati poi però tu sei morta due settimane dopo la fine di Hogworts- lo ha detto davvero o era un miraggio -Quindi ti sarei grato se tu mi dicessi cosa eravamo nella tua dimensione- concluse lui -Be... ehm- come glielo dico? -Sai non ho tutto il giorno, devo trovare il modo di lanciare ad Harry un imperio che non è capace di resistere per farlo parlare con James altrimenti esce di testa e poi andrà al San Mungo a fare compagnia ai Paciok- disse ironico -Be ci saremmo dovuti sposare un mese dopo la tua morte- dico tutto d'un fiato- poi abbasso nuovamente lo sguardo -Davvero?- chiede lui scioccato -Si guarda questo è l'anello di fidanzamento- gli dico mostrando la mano, lui rimane in silenzio poi mi abbraccia, e posso chiaramente sentire delle lacrime silenziose rigare le guance sia mie che sue, ci stacchiamo dopo un tempo indeterminato avviciniamo lentamente le labbra e ci baciamo, dio se mi erano mancate le sue labbra, ci staccammo quando perdemmo completamente il fiato, appoggiammo la fronte luna contro l'altra e ci guardammo -Cavolo Lene ti amo come al settimo anno, ma come fai?- mi chiese il maggiore dei Black -Tutta pratica Black- e così dicendo ripresi a baciarlo.

Harry Potter e la dimensione parallelaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora