Capitolo 13 " scrivete solo di quello che conoscete"

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Tempo fa, ho visto un post che diceva " scrivete solo di quello che conoscete". Non è la prima volta che sento questa frase. E mi ha sempre lasciata perplessa.

E' sicuramente più facile per uno scrittore parlare di qualcosa di cui ha avuto esperienza diretta o che ha fatto o fa parte della propria vita. Ed è una scelta comprensibile, soprattutto per chi è alle prime armi e con tutte le cose a cui pensare scrivendo una storia, se può alleggerirsi il carico perché non farlo?  E Va bene, va benissimo.

Per quanto a prescindere dalla scrittura, dovremmo tutti sempre informarci sulle cose che accadono nel mondo, e sulle cose che non conosciamo. Non è una colpa non sapere, ma lo è non fare niente a riguardo.

Ma quando si scrive si impara a conoscere. E le basi per imparare soprattutto quando ci si sta addentrando in realtà non nostre, è ascoltare. Chiedere e affiancarsi a chi ne sa molto più di noi. Ricercare, scavare in profondità, affinchè la propria storia, i propri personaggi possano essere migliori e possano rappresentare una minoranza, una persona specifica, un problema della società. E tutto quello che vi viene in mente.

Si impara a conoscere con rispetto. Ammettendo di non sapere e tendendo le orecchie, gli occhi, il cuore verso l'altro.

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