" Tornare a Casa"

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Quando ero più piccola, e ero alle prese con i miei primi romanzi, il mondo della lettura per la prima volta mi attirava.
Solo qualche tempo prima consideravo la lettura come un "esercizio noioso", mi piaceva scrivere le mie di storie, perché era così importante leggere quelle di altri?
Poi, ho trovato l'accesso ai libri giusti. Ad una scrittura fatta per essere vissuta dal lettore, senza ghirigori per brandire una scritta luminosa in cui l'autore urlava " GUARDA QUANTO SONO INTELLIGENTE".
Sono caduta e atterrata in mondi straordinari; dove non solo accadevano cose meravigliose, ma c'erano anche dei personaggi che ammiravo e che, alcune volte, sembravano parlare guardandomi dritto negli occhi.
Non ho assistito alle loro avventure, ero lì, con loro mentre accadevano.
Ed ci sono alcuni personaggi incastonati nel mio cuore, che sento come amici, mondi che percepisco come casa.
Qualche giorno fa, dopo ANNI, ho potuto iniziare a leggere la continuazione di uno di quei mondi.
È stato strano.
È stato come tornare a casa.
E al contempo c'era molta consapevolezza della struttura ossea della storia, degli schemi che l'autrice usa, ripetitivi a volte.
C'è consapevolezza ma c'è anche affetto, per quelle storie che mi hanno accompagnato in quegli anni. Per quei mondi che mi hanno dato il benvenuto e mi hanno permesso di imparare tanto sulla scrittura quanto sulla vita.
È proprio bello, tornare a casa.

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