Buongiorno

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"Buongiorno, marito" lo salutava così l'uomo dai capelli rossi, ormai erano sposati da un paio d'anni ma continuavano comunque a darsi il buongiorno in quel modo melenso.

"Giorno Xav..." biascicò in tutta risposta l'altro che aveva ancora la bocca un po' impastata dal sonno.

Jordan si spostò sul fianco avvicinandosi al compagno per poi portarsi sulle labbra del rosso che ricambiò quasi immediatamente, si diedero un bacio dolce e lento cercando di assaporarsi come se fosse stata la prima volta, stringendosi l'uno all'atro.

Il primo a interrompere quel contatto fu l'uomo dai capelli verdi che, successivamente, gli rivolse un sorriso per poi posizionarsi meglio fra le braccia del marito.

Stavano bene insieme, si completavano a vicenda, erano una coppia tranquilla e quando discutevano era sempre per motivi stupidi e comunque si risolveva sempre tutto con delle scuse sussurrate nel caldo del piumone o con un bacio a fior di labbra.

Le loro effusioni mattutine vennero però interrotte da una smorfia di disgusto proveniente dalla porta.

"Avete finito? Non vi capisco proprio, siete sposati da due anni e continuate a sbaciucchiarvi ogni mattina"

"Aitror..." farfugliò Xavier piuttosto deluso per l'interruzione per poi lanciargli un'occhiataccia a cui il minore rispose con sguardo di sfida, i due non andavano molto d'accordo forse perché erano entrambi troppo protettivi nei confronti del povero Jordan che in quelle situazioni si limitava a guardarli divertito.

"Comunque vorrei la mia colazione" concluse il ragazzino.

Sentita quella frase Jordan si alzò e, ridendo si avviò verso la porta e di conseguenza verso Aitor. "Mi faccio una doccia e te la faccio ma solo se mi saluti come si deve" sentenziò infine.

"Si può sapere quando la smetterai con questa storia? Ormai sono diventato grande" disse sbuffando per poi stringersi al petto del maggiore che in tutta risposta gli accarezzò la testa esibendo un sorriso soddisfatto.

"E a me l'abbraccio mattutino no?" si lamentò il rosso "Se non me lo volete dare me lo prendo" concluse infine lanciandosi sui due.

Erano proprio una famiglia felice e nonostante gli asti iniziali anche Aitor, che era stato adottato dai novelli sposi circa da un anno, si trovava bene e ormai aveva legato con quegli strampalati che si ritrovava come genitori.

Dopo essersi sciolto dall'abbraccio Jordan trotterellò verso il bagno per poi accendere la doccia, seguito a ruota dal rosso. Il ragazzo invece si diresse in cucina continuando a lamentarsi.

L'uomo si preparò a entrare nella doccia ma sussultò sentendo due mani posarsi sui suoi fianchi, avvampò, nonostante queste fossero scene comuni in casa Foster/Greenway lui si imbarazzava ancora con quei contatti. Sentì un paio di labbra morbide mordicchiargli il lobo per poi sussurrargli un "sei solo mio" e cominciare a percorrere un'immaginaria linea formata da baci umidi che arrivava fino alle scapole.

"X-Xav..." balbettò Jordan sempre più imbarazzato per poi girarsi a guardarlo in faccia incastrando le sue iridi nere in quelle color del mare del compagno. "Dai lasciami fare la doccia, Aitor ha fame e tu devi andare al lavoro" "E sei anche in ritardo" aggiunse dopo.

"Come farei senza di te" gli rispose Xavier rubandogli un bacio per poi dirigersi a grandi falcate verso l'armadio in camera da letto perché in effetti, come aveva precisato il compagno, era oggettivamente in ritardo. 

(Dis)Avventure in casa Foster/GreenwayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora