Herafu – Bay x Byron
Per la Kirkwood quello poteva essere un qualsiasi giorno di allenamenti e, fra i soliti piccoli litigi, la giornata proseguiva senza grandi problemi; l'unica cosa che appariva diversa dal normale era forse solo il giovane capitano: Bay Laurel. Il quindicenne dai capelli corvino appariva stranamente distratto e spesso sbagliava anche nelle azioni più semplici mettendo in difficoltà il resto della squadra. A riscuotere il giovane dai suoi pensieri fu la voce dell'allenatore Love che gli intimava, insieme ai compagni, di sospendere l'allenamento. Si diressero tutti insieme verso gli spogliatoi.
A interrompere quell'imbarazzante silenzio carico di frasi (o forse e meglio dire rimproveri) sottintesi diretti al capitano fu Langford che, con un brusco movimento della mano, lo spinse costringendolo su una panca.
"Ma si può sapere cosa ti passa per la testa?!" esordì subito Laurel.
"Se mai cosa passa per la testa a te! Hai giocato malissimo, eri distratto e tutti noi abbiamo dovuto faticare il doppio per seguire il tuo gioco! Se pensi di non riuscire a tenere a bada i tuoi sentimenti per l'allenatore sarebbe meglio che rimanessi in panchina!".
Ecco, lo aveva detto. Langford aveva detto quello che tutta la squadra pensava e ora si trovava davanti un Bay alquanto stupito.
"E- E tu come sai che mi piace?" balbettò il capitano.
A quel punto a intervenire fu Brandford:
"Fidati, ormai lo avevamo capito tutti..." disse appoggiandogli una mano sulla spalla.
Il giovane rimase abbastanza sbigottito da quell'affermazione e ci mise una manciata di secondi ad assimilare l'informazione per poi avvampare vistosamente.
Chiarito il malinteso i giovani della Kirkwood cominciarono a camminare verso l'uscita.
Passati una decina di minuti anche Bay si fece coraggio a uscire dallo spogliatoio, cominciò a camminare verso il ponte, luogo dove era solito andare il suo amato Byron Love. Quello che stava per compiere era un passo molto importante per lui: si sarebbe finalmente dichiarato.
"A-Allenatore Love, posso parlarle un attimo?"
Al suono incerto della voce del ragazzo il giovane adulto rispose con il suo solito tono pacato.
"Certo, cosa posso fare per te?".
"S-Senta è da un po' che ci penso e credo che i sentimenti che provo per lei nel tempo siano mutati in qualcosa di... come dire... diverso" in quel momento Bay sentì tutto il coraggio accumulato venire a mancare, quello che voleva dire era troppo complesso per essere espresso a parole. Alzò lo sguardo per posarlo negli occhi carminio del maggiore e rimase quasi ammaliato dalla bellezza di quest'ultimo: le iridi magnetiche e i lunghi capelli biondi acconciati in una coda, le labbra lucide e sottili e la grande eleganza che lo caratterizzava, sembrava quasi che ogni singolo particolare dell'uomo lo volesse attrarre. Fu allora che si decise a compiere quella follia.
Si tirò sulle punte e appoggiò delicatamente le sue labbra su quelle dell'allenatore cercando di infondere in quel contatto tutto il suo amore ma a sua volta cercando il calore dell'altro, riempiendosi le narici di quel profumo. Si staccò dopo poco e avvampando abbassò il capo.
Dal canto suo anche Byron era rimasto fermo, cercando di realizzare quello che era appena successo. Era stato baciato da Bay, subito cominciarono ad affiorargli alla mente una serie di domande e preoccupazioni che aumentarono notevolmente dopo aver sentito una voce maschile alle sue spalle.
"Bimbetto, che diamine stai facendo?!" l'uomo che aveva parlato e che si stava velocemente avvicinando ai due sembrava notevolmente arrabbiato. Era piuttosto alto, vestito elegantemente come se fosse appena uscito da un qualche ufficio, il viso dalla pelle abbronzata aveva tratti spigolosi ed era incorniciato da capelli castani che si appoggiavano sulle spalle larghe.
Byron imprecò sottovoce, se prima era in una brutta situazione ora, se possibile, era messo peggio.
Bay era immobile.
"Henry... ti prego permettimi di spiegare"
Dopo quella frase le iridi di ghiaccio del castano scrutarono intensamente l'allenatore.
Fu in quel momento, forse il peggiore, che il giovane capitano si decise a parlare:
"Lui chi è?!" urlò puntando il dito in direzione del nuovo arrivato.
"Vuoi sapere chi sono io? Diciamo che io ho una domanda migliore cioè: perché stavi baciando il mio ragazzo?" dopo aver detto quella frase l'uomo afferrò il polso di Byron tirandolo fra le sue braccia e stringendolo a sé.
"Henry, che fai? Non fare il geloso... è solo un ragazzino".
Dopo quelle parole Bay fu certo di aver sentito il suo cuore spezzarsi, per Byron lui non era altro che un bambino. Scoppiò quasi immediatamente in un pianto disperato e cominciò a correre, a scappare da quella terribile situazione.
"Bay" provò a chiamarlo l'allenatore.
Lui non rispose e continuò a correre: era stato respinto.
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(Dis)Avventure in casa Foster/Greenway
FanfictionBuon salve a tutti! Parto col dire che questa nasce come una raccolta di one shot e cose varie sulla hiromido, forse ci metterò anche altre ship di inazuma eleven ma non ne sono ancora sicura... Detto questo: buona lettura!