XXVIII🌻

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Erano passati tre giorni ed era arrivato il giorno del funerale. Avevamo seppellito la nonna il giorno prima, vederla scendere sotto terra mi ha spezzata in due, ho avuto un altro attacco di panico, ma sono riuscita a superarlo grazie a Gian e Diego.
Eleonora era messa male come me perché lei aveva conosciuto nonna e si sono volute bene sin da subito, nonna la considerava una delle sue nipoti.
Diego non mi aveva lasciata sola un attimo, stava sempre con me e aveva deciso di dormire con me in camera perché la notte avevo gli incubi, anche se questa cosa non andava molto a genio ai miei parenti.
Gianmarco era dovuto tornare a Roma per il suo lavoro, Ele invece sarebbe partita questo pomeriggio.
'Tesoro sei pronta?' Mi chiese mia mamma ferma sulla soglia della porta della camera di nonna.
Mi guardai allo specchio e inizia ad osservare quella tutina elegante rossa che avevo, era di nonna quando era giovane, avevo voluto mettere qualcosa di suo per ricordarla.
Guardai mia mamma e annuì, la sua faccia era stanca e i suoi occhi erano gonfi dalle lacrime, stava messa peggio di tutti noi, ma infondo la capivo, aveva perso sua mamma, la sua migliora amica, la spalla su cui contare sempre, aveva perso un pezzo di lei.
Andai da lei, l'abbracciai e piansi con lei.
'Andrà tutto bene, starà sempre con noi, proprio qui.' Gli misi un dito sul cuore e le sorrisi, la vidi sorridere leggermente.
'Dai andiamo ci staranno aspettando.' Le dissi per poi lasciarle un bacio sulla fronte.
'Sei molto bella con questa tutina e le somigli così tanto.' Mi disse mente stavamo scendendo le scale.
In fondo alle scale vidi mio padre e Diego parlare, quando arrivammo da loro, mio padre mi abbracciò e mi lasciò un bacio sulla fronte e poi prese mia madre e andarono in salone.
Guardai Diego e provai a sorridergli, ma fallì miseramente, lui si avvicinò e mi circondò i fianchi con le braccia stringendomi a lui.
'Come sta oggi la piccola bimba?' Mi disse lasciandomi un bacio sul naso, risi piano.
In quei giorni era l'unico che riusciva a farmi ridere.
'Ora che ti ho davanti sto meglio.' Gli disse accarezzandogli le braccia.
Si avvicinò e mi lasciò un bacio a stampo, in quei giorni ormai i nostri baci erano più frequenti, ma fin'ora erano solo questi semplici baci a stampo.
'Ora che posso baciarti non so se riuscirò a smettere.' Mi sussurrò in un orecchio e io lo abbracciai.
'Forse mi sto innamorando..' Gli sussurrai in un orecchio.
Lui mi guardò e sorrise baciandomi di nuovo.
'Ginevra tesoro dobbiamo uscire in giardino, sono arrivati tutti i parenti.' Sentì dire da mio padre fermo dietro di noi.
'Arrivo papà.' Gli risposi.
Il mio rapporto con lui non era dei migliori, da quando mi ero lasciata con Gian, non ci parlavamo quasi mai e se ci parlavamo era per sapere come stava andando il suo lavoro o per sapere come stavo e da quello che vedevo lui non faceva niente per recuperare il nostro rapporto.
'Non credo di farcela.' Dissi guardando Diego.
'Vorrei fermarmi vicino a te e tenerti la mano, ma sai come sono i tuoi famigliari, ci guarderebbero male come hanno fatto due giorni fa e non voglio che tu ti senta a disagio, però sono sicuro che c'è la farai comunque, perché sei forte, davvero.'
Due giorni prima la sorella di mia nonna ci vide abbracciati sul divano e fece il putiferio, Diego all'inizio non capiva perché visto che lei parlava in arabo e quando gli dissi che per lei quello che stavamo facendo non era giusto perché lì in Egitto queste cose si facevano solo tra fratelli e marito e moglie, quasi non mi scoppiò a ridere in faccia e aveva ragione, la trovavo una cosa ridicola.
Da quel giorno nonna Sana non faceva che guardarlo male e quando ci vedeva insieme mi trascinava vicino a lei allontanandomi da lui e Gianmarco quando vedeva quella scena non riusciva a trattenersi dal ridere.
Quando stava per partire mi disse 'mi mancherà molto quella tua nonna strana e le sue faccia piene di odio contro Diego' facendomi ridere anche se per poco.
'Tranquillo non vorrei che la nonna Sana ti picchiasse con il suo bastone.'
Si mise a ridere e lo guardai meglio, quel giorno aveva indossato una maglietta bianca, dei pantaloni neri e la giacca di pelle che gli avevo regalato l'anno scorso per il suo compleanno, era bellissimo.
'Stai molto bene vestito così.' Gli disse mentre stavamo andando fuori.
'Anche tu stai molto bene con questo vestito.' Mi disse guardandomi.
Prima di uscire dalla porta che portava al cortile mi fermò e mi sciolse i capelli.
Lo guardai confusa mentre me li sistemava.
'Stai meglio con i capelli sciolti, credimi.' Mi disse e mi lasciò un bacio sulla fronte.
'Ora vai e stai tranquilla che andrà tutto bene.' Mi rassicurò e io mi avviai.
Percorsi il tragitto verso quella piccola sedia messa lì davanti a tutti e sentivo gli sguardi dei miei parenti addosso e sapevo il perché.
Quando arrivai mi misi seduta e guardai tutti, vidi Diego mettersi seduto vicino ad Eleonora e farmi l'occhiolino.
Presi un lungo respiro e iniziai il mio discorso.
'So che in questo momento pochi di voi capiranno perfettamente tutte le mie parole perché la metà di voi parla poco l'italiano, ma io proverò a usare delle parole semplici. Sicuro vi starete chiedendo come faccio ad indossare una tutina rossa ad un funerale, ma io ho sempre creduto che il dolore non si dimostra con ciò che ci mettiamo o con quante lacrime versiamo, il dolore è una nostra emozione, che siamo liberi di farla vedere e non. Io ho sempre nascosto il mio dolore a tutti tranne a una persona e questa persona è la stessa persona che indossava questa tutina, la nonna Fatma, questa tutina apparteneva a lei, un giorno mi disse che quando sarei cresciuta e mi sarebbero cresciute le tette me l'avrebbe regalata.' Mi misi a ridere anche se stavo piangendo e sentì ridere tutti con me.
Li guardai uno ad uno fino ad arrivare a lui, mi sorrise e io continuai il mio discorso.
'La nonna era una parte fondamentale di me, era la mia migliore amica, mi consigliava sempre cosa mettermi, come truccarmi, come pettinarmi i capelli e la cosa più bella mi consigliava sempre dei libri da leggere, è grazie a lei se adesso amo leggere e ho una libreria a casa mia a Roma piena di libri di ogni genere. La nonna mi diceva sempre 'una persona non se ne va mai per davvero perché rimanere sempre nel nostro cuore e nei nostri ricordi.' Quindi lei non se ne andata perché resterà sempre con noi, la ricorderemo sempre, guardando una foto, un film che a lei piaceva tanto, leggendo uno dei suoi libri preferiti o ascoltando uno dei suoi dischi, la nonna sarà sempre impressa nella nostra mente e nei nostri cuori. Non posso dirvi che non sentiremo la sua mancanza perché starei mentendo a voi e soprattutto a me stessa, ci mancherà sempre, alcune volte questa mancanza farà tanto male, altre riusciremo a sopportarla, quando sarà così guadate su in cielo e pregate per lei. Lei sono sicura proteggerà tutti noi da lassù.
Mi mancherà molto vederla seduta sulla sua sedia a dondolo a bere il suo adorato caffè fatto in casa mentre guarda il tramonto, mi mancherà farle le foto di nascosto, mi mancherà lei, tutto di lei.
L'ultima volta in cui ho visto mia nonna due anni fa mi disse una frase che non dimenticherò mai, mi disse 'Habebti vivi la vita con il sorriso, perché ogni male andrà superato.' Oggi ho deciso di seguire il suo consiglio e vivere questa vita con il sorriso, facendo tutto ciò che posso fare, farò quei viaggi che lei avrebbe tanto voluto fare, andrò ai concerti, ascolterò tanta musica e cosa più importante ricomincerò ad amare.' Dicendo quella frase guardai Diego e lo vidi piangere, come tutti noi, poi guardai Eleonora e mi mimò con le labbra 'Sei bellissima.' Gli sorrisi e mi toccai il petto, precisamente dove c'era il cuore e continuai a parlare.
'Ora voglio solo dirvi di pregare per lei e di ricordarla sempre sorridente e felice, perché se lo merita.' Finì il mio discorso e mi alzai dalla sedia andando da Diego.
Quando arrivai davanti a lui lo abbraccia fregandomene dei parente e della nonna Sana, in quel momento avevo bisogno di stare tra le sue braccia.
'Hai visto? Sei andata benissimo e tutti si sono messi a piangere sentendo il tuo discorso, sei stata bravissima piccola bimba.' Mi disse lasciandomi un bacio nei capelli.
'Grazie a te, sono riuscita a finire queste discorso grazie a te.' Lo guardai e sorrisi.
Lo vidi guardare dietro di noi e ridere.
'Tua nonna Sana ci sta per ammazzare se non fosse per tua Nonna Amina che la sta trattenendo.' Mi misi a ridere.
In quel momento, stavo bene, stavo bene tra le sue braccia e non desideravo altro.
Sentì qualcuno toccarmi la spalla e quando mi girai trovai Ele, l'abbracciai forte e la senti accarezzarmi i capelli.
'Sei sta bravissima e sei così bella con questo vestito amore mio.'
'Anche tu sei bellissima, mi mancherai in questi giorni, ma torno presto lo giuro.' Gli disse prendendole la faccia con le mani e lasciandole un bacio sulla guancia.
La vidi guardare Diego e sorridere.
'Ti ama, ti ama dal primo momento in cui i suoi occhi ti hanno vista, non perderlo.'
Le lascia un bacio in fronte poi la lasciai andare, papà l'avrebbe accompagnata all'aeroporto.
Si avvicinò a Diego e lo abbracciò per salutarlo.
'Prenditi cura di lei, mi raccomando.'
'Lo farò.'
Dopo un po' i parenti vennero a salutarmi e dirmi quanto bello fosse il mio discorso.
Quando se ne andarono tutti, rimasi ferma da sola in mezzo al cortile e guardai su in cielo sorridendo.
'Ti prometto nonna che mi vivrò questa vita come hai fatto tu. Mi mancherai.' Mandai un bacio e entrai in casa.

MOMENTO MIO:
Siamo a 4K letture e passa.🥺
Questi sono gli outfit di Diego e Ginevra che ho descritto:

🥺Questi sono gli outfit di Diego e Ginevra che ho descritto:

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