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Quel giorno Kaylee era assente. Andava a lezione ma la sua mente era altrove.
Stava evitando tutti, compresa Madison che non capiva il suo comportamento.
Era a lezione di matematica e quando suonó la campanella Kaylee aspettó che uscissero tutti, prima di alzarsi anche lei. Amber aveva provato a dirle qualcosa ma Kaylee l'aveva liquidata con una scusa.
"Kaylee va tutto bene?" le domandó l'insegnante quando le passó davanti. Kaylee annuì.
"Vieni con me" le disse la donna.
"Devo andare a lezione" protestó Kaylee.
"Ti giustifico io, ora seguimi". Kaylee la seguì senza replicare, tanto non l'avrebbe comunque seguita la lezione tanto valeva seguirla. Uscirono dall'edificio prendendo una piccola stradina che affiancava la scuola. Kaylee non era mai stata in quella parte della scuola. Entrarono dentro un'altro piccolo edificio ad un piano solo, sembrava più una palestra.
"Questa una volta era la palestra prima che ne costruissero una più grande" spiegó Charlotte, l'insegnante di matematica.
"Ormai non usiamo più questa palestra, per lo più è diventato più un magazzino" infatti Kaylee vide dei banchi, delle sedie e altre cose della scuola.
"Sai quando sono, arrabbiata, frustrata o anche solo triste vengo qui" disse mettendosi dietro un sacco da boxe. Charlotte era una bella donna, non molto alta e magra e vederla vicino quel sacco fece sorridere Kaylee notando la differenza.
"Si lo so che può sembrare, il sacco è più grande di me. Ma anche tu sei la più bassa nella tua squadra ma nonostante questo sei una delle migliori... Dai vieni qui e colpisci" Kaylee la guardó confusa.
"Ma-"
"Niente ma, vieni qui e colpisci o ti abbasso il voto" la minacciò. Kaylee si avvicinó dando un pugno.
"E questo lo chiami colpire?" disse prendendo dei guanti e mettendoli alle mani di Kaylee.
"Colpisci" la incitó l'insegnante. Kaylee inizió a colpire e colpire, ogni volta sempre più forte.
"Così.. Sei triste? Colpisci. Sei arrabbiata? Colpisci più forte" continuò Charlotte mantenendo il sacco mentre Kaylee dava una scarica di pugni. Ma i guanti non le permettevano di sentire il dolore così se li tolse riprendendo a colpire con più forza. Charlotte provó a fermarla non voleva si facesse male ma Kaylee non l'ascolto, continuando a colpire mentre i suoi occhi si velavano di lacrime. Più colpiva e sentiva dolore fisico meno sentiva quello emotivo.
"Basta adesso" disse Charlotte vedendo le mani di Kaylee sanguinare.
"Non posso" disse non riuscendo a fermarsi, mentre piangeva.
"Si che puoi, non è questo che intendevo. Non puoi farti male, devi solo sfogarti" le disse afferrandole le mani.
Kaylee non rispose, sapeva che era sbagliato ciò che aveva fatto e che l'ntendo dell'insegnante era un'altro ma per un attimo non stava pensando a quello che aveva pensato tutto il giorno.
"Andiamo a medicare quelle mani" disse addolcendo la voce.
"Scusi prof" disse Kaylee camminando a testa bassa.
"Non fa niente ma non voglio che uscì il dolore fisico come rimedio. Davvero Kay, sei una brava ragazza, non permettere al dolore che provi di soffocarti"
"Io.. Ci provo ma alcuni giorni è più difficile di altri. Soprattutto oggi" entró in infermeria sedendosi sul lettino.
"Lo capisco ma devi reagire, ti ho visto cambiare in questi mesi. Sei più felice, sei sempre col sorriso non mandare a monte tutti gli sforzi che hai fatto fin'ora".
Kaylee annuì mentre Charlotte le disinfettava le nocche.
"Ora ci prendiamo un tè e aspettiamo Madison, oggi a lezione era preoccupata per te mi ha chiesto lei di provare a parlarti" Si confidó Charlotte quando finì di medicarla. Kaylee si sentì in colpa, quel giorno si era comportata male con tutti.

"Vi lascio sole" disse Charlotte alzandosi quando vide Madison arrivare verso di loro. Vide l'insegnante dirle qualcosa e poi andare via mentre la sua ragazza riprendeva a camminare.
"Ei" disse Madison guardandola, poi le guardó le mani mentre Kaylee cercava di nasconderle.
"Kay, io e te siamo una coppia giusto?" chiese Madison rimanendo però in piedi.
"Si" rispose Kaylee non capendo il senso di quella domanda.
"Sai anche che con me puoi parlare di tutto.. Se hai un problema non evitarmi, non allontanarmi" disse sedendosi vicino a lei.
"Mi sento inutile quando fai così. Ti comporti come se non ti fidassi di me abbastanza da dirmi quello che ti passa per la mente. E mi fa male vederti così e non avere neanche l'occasione di aiutarti" disse prendendo fiato.
"Non volevo buttarti i miei casini addosso.. Non voglio essere quel tipo di ragazza che si lamenta ogni giorno"
"Kaylee tu non sei per niente quel tipo di ragazza, non ti ho mai sentita lamentare una volta. Però.. " prese fiato "Ti amo Kay, più di quanto immagini. Sfogati con me, urla, piangi, ridi fai ciò che vuoi ma fallo con me. Non tenerti tutto dentro" Madison le prese una mano baciando delicatamente le nocche.
"Oggi è un anno dall'incidente" disse in un soffio. Madison non disse niente continuó a baciarle le mani, poi l'abbracció facendola alzare e trascinandola con lei.
Arrivó ai parcheggi e le aprì la portiera. "Ma la scuola ancora non è finita" disse Kaylee.
"Per noi oggi si" disse facendola salire in auto.

"Dove stiamo andando?" le domandó Kaylee dopo una ventina di minuti che erano in viaggio.
"Vedrai". Una decina di minuti più tardi, Madison parcheggió l'auto spegnendo il motore.
"A volte quando ho avuto una brutta giornata vengo qui a pensare" disse come se rispondesse a qualche domanda. Poi scese dall'auto, andando ad aprire la portiera di Kaylee e le prese una mano delicatamente per non farle male.
Camminarono lungo un pontile sedendosi quando raggiunsero la fine. Guardarono l'oceano intorno a loro, il mare era leggermente mosso e l'acqua si scontrava contro gli scogli. Non era mai stata in quel posto, era isolata quasi nascosto al mondo. C'era una pace surreale e una vista bellissima.
Con Madison non servivano le parole, a volte i loro silenzi erano più significativi dei loro discorsi.
Rimasero così fino al tramonto e poi tornarono verso casa.
"Ti va di venire da me a dormire?" le chiese Madison durante il viaggio.
"Devo ripassare però prima a casa".

***

Kaylee era sdraiata sul letto di Madison, dopo aver cenato. Mentre l'altra si stava infilando il pigiama nella penombra della stanza. Quando la raggiunse a letto le sorrise stampandole un bacio sulle labbra.
"Vorrei vivere con te ogni giorno, avere una casa nostra e potermi addormentare ogni sera accanto a te" le disse abbracciandola e facendo sorridere Kaylee di felicità.
Madison si allungó sopra di Kaylee per spegnera la piccola luce sul comodino e quando fece per tornare al suo posto Kaylee la fermó sopra di lei guardandola. Portò una mano sui suoi capelli e si alzó con la testa per unire le loro labbra in un bacio dolce, pieno di promesse. Quando Madison chiese accesso con la lingua, Kaylee ricambió subito.
Poco dopo si ritrovarono solo con l'intimo sdraite una accanto all'altra. Kaylee era a pancia il sù, mentre Madison era su un fianco con la gamba di Kaylee tra le sue.
La più grande inizió a scendere con la mano, sfiorandola da sopra l'intimo e bagnando così le sue mutandine.
Quando poi Madison infiló la mano dentro, sussultó sentendola così bagnata.
"Oddio Kay" sospiró sfiorandola con le dita aumentando ancora di più il desiderio di Kaylee.
Le sfiló le mutandine e sfiló anche le sue, ritornando subito al suo posto. Kaylee sentì la sua coscia bagnarsi sempre di più mentre Madison si muoveva.
"Ti voglio" le disse Kaylee in preda al piacere.
"Anch'io Kay" le rispose con lo stesso tono, continuando a fare cerchi sul clitoride mentre lei continuava a strisciarsi sulla sua gamba.
"Non hai capito, ti voglio dentro di me" si spiegó meglio Kaylee. Madison si fermó per un momento.
"Sicura?" Kaylee annuì. "Non farà male vero?" chiese dopo un po' imbarazzata.
"Ti fidi di me?" le chiese guardandola fissa negli occhi.
"Si" rispose Kaylee, prima di sentire la lingua di Madison contro la sua.
Madison continuó a stuzzicarle il clitoride prima di portare un dito nella sua apertura e infilarlo dentro. Per quanto era bagnata scivoló subito dentro, Kaylee si irrigidì un attimo prima di rilasciare un sospiro di piacere. Madison continuó quel movimento aggiungendo poi un'altro dito.
Inizio ad aumentare la velocità quando vide Kaylee andarle incontro con il bacino.
"Sto.. ve-venendo" disse Kaylee contorcendosi tutta e poi rilassarsi, ma non aspetto a riprendersi che fece mettere Madison a cavalcioni sopra il suo viso iniziando a leccarla. Madison si teneva con le mani sulla testiera del letto muovendosi contro la bocca di Kaylee, che le afferró i seni massaggiondoli e stuzzicandole i capezzoli, e a quello non riuscì a trattenersi più venendo sulla bocca di Kaylee.
Rimase in quella posizione per un po', scattando quando Kaylee le passava la lingua sul clitoride sensibile.
"Speriamo che i tuoi non ti abbiano sentita" disse Kaylee quando Madison si sdraió accanto a lei.
Madison scoppió a ridere. "Non ridere, non è divertente" la rimproveró Kaylee nascondendo però un sorriso.
"Kay, quando tu mi tocchi io non riesco a trattenermi. Mi fai impazzire ogni volta"
"Ti amo" disse Kaylee stringendosi a lei.
L'ultima cosa che sentì prima di addormentarsi fu Madison sussurrarle un ti amo all'orecchio.

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