CAPITOLO 5

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Quando mia madre morì cademmo tutti in un baratro che sembrava senza via di uscita. L'unica era la cima. Ogni baratro, ogni tunnel, ogni buco ha una via d'uscita. Come si può entrare, è possibile anche uscire. Ci tenemmo per mano, diventammo una la forza dell'altro e anche se fu la cosa più difficile che io dovetti affrontare, la morte di mia madre intendo, riuscì a scorgere la luce e ne uscì. Ancora oggi capita che mi ributti nello stesso baratro di 7 anni fa ma anche se è doloroso ho trovato la via d'uscita. Mio fratello non ci riuscì. A quell'epoca aveva 16 anni e iniziò a imboccare strade sbagliate, a stare in compagnia di gente pericolosa che ancora oggi importuna Jason per un debito da saldare. Se magari mi dicesse che cifra di riscatto chiedono, io potrei aiutarlo. Questo debito nacque quando un giorno Jason perse la droga che avrebbe dovuto portare ad un uomo ricco. Tornò a casa pestato a sangue e io lo curai. Ero delusa, arrabbiata e triste, quando Jason vide il mio sguardo si preoccupò di abbassare il suo. Sembrava un cucciolo appena nato, tremava e mi chiedeva scusa. La verità è che stava chiedendo scusa a se stesso, per il male che si era fatto. Non ebbe più a che fare con la droga e con quella gente, e non tornò più a casa ubriaco marcio. Ma c'è ancora quel maledetto debito da saldare e credo che ormai le cose tra me e lui non si sistemeranno più. Abbiamo sepolto questa storia e messo una pietra sopra ma ogni volta che quella gente si fa sentire, tutto sembra ritornare a galla,ritornano i problemi tra me e lui e non riusciamo più a fingere che tutto vada bene.

***

Sto scrivendo un tema per la scuola da consegnare entro domani al computer ma quest'ultimo sembra non collaborare e si blocca ogni due per tre.

"Maledizione, stupido computer!" do un pugno alla scrivania e inizio ad insularlo. Chiunque mi guardasse da fuori vedrebbe una povera ragazza che parla da sola prendendo a pugni un oggetto e mi prenderebbe per pazza e pensandoci non avrebbe tutti i torti.

E' che odio le pubblicità.

Che cazzo c'entrano le pubblicità?

Beh c'è la solita ragazza idiota che parla con quel sorriso falso stampato in faccia a 360 gradi che dice:" Comprate tutti questo computer! Non avrete mai problemi. Di ultima generazione, è formidabile! Ma presto affrettatevi, la gente non vede l'ora di comprarlo quindi potreste essere in ritardo. Vi assicuro che non ve ne pentirete!"

Maledetti bugiardi. Hanno detto questo quando ho deciso di comprare questo computer e si è rivelato tutto l'opposto.

Morale: mai ascoltare le pubblicità.

"Aaaah va' al diavolo!" getto a terra i fogli, lascio perdere quell'inutile computer e scendo di sotto a sfondarmi di cibo.

*biip biip* il mio cellulare quilla.

E' Charlotte. Oggi a scuola ci siamo scambiati i numeri di telefono.

"Ehy Avery.. Stavo pensando... ti va di venire un po' a casa mia?" mi propone timidamente.

Correndo il rischio di incontrare Kyle? Assolutamente no!

Invento una scusa "Ehm, non...." ma Charlotte mi interrompe dicendo "Non c'è nessuno, i miei sono a lavoro."

Si, ma Kyle?

"Non c'è neanche Kyle! E' agli allenamenti" quasi urla come se mi avesse letto nel pensiero.

"Vabene vabene mi hai convinta"

Mi manda l'indirizzo via sms, metto il mio giubotto di pelle e apro la porta di ingresso.

"Esci? " mi chiede Jason.

"Si. Torno più tardi." esco e chiudo la porta.

Attraverso il vialetto e seguo la via che mi ha mandato Charlotte con mille paranoie in testa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 01, 2020 ⏰

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