Anche questa giornata di scuola è finita.
Esco dall'edificio e inizio a incamminarmi verso casa. Potrei prendere il bus ma ho voglia di camminare.
"Avery! Avery!" mi sento chiamare da dietro. E' Charlotte. "Ti va di camminare un po' insieme? Faccio anche io questa strada." mi propone.
"Si certo."
"Grazie."
Camminiamo e le chiedo come mai si è trasferita qui da Los Angeles. "Non vorrei sembrare curiosa perchè non lo sono, ma Los Angeles è il sogno di ogni ragazza. Come mai sei qui? Se posso."
L'espressione del suo viso cambia immediatamente. Abbassa lo sguardo e noto i suoi occhi diventare lucidi.
"Ehi" le poggio una mano sulla spalla. "Vieni qui." la tiro verso di me e l'abbraccio.
Non sono il tipo che ama gli abbracci, anzi, solitamente mi mettono a disagio, ma questa ragazza sembra averne bisogno. Non volevo toccare un punto debole.
"Mi dispiace." le accarezzo la guancia.
"No no, scusami.. E' che non controllo le mie emozioni."
Esiste qualcuno in grado di farlo?
"Non scusarti, tutti abbiamo le nostre fragilità. Non c'è bisogno che mi racconti, ma se un giorno vorrai sfogarti puoi trovarmi."
"Già.. tutti siamo fragili. Ma c'è chi lo da a vedere e chi no e beh beato chi lo nasconde." ora sembra arrabbiata. Non con me, ma con se stessa.
Ognuno cerca di cacciare il dolore come meglio può. C'è chi ha bisogno di sfogarsi e chi trova rifugio nella sua ombra. Non so bene quale dei due sia peggio. Raccontare i proprio dolori a questo mondo significa mettersi a nudo e la gente aspetta solo questo per fotterti. Mentre rimanere nel buio porta altro dolore, sia dentro che fuori. Che poi penso che il dolore sia solo un'illusione rimasto impresso nella mente. Alcuni ricordi poi li scordi ma se tu non cerchi di toglierti questa illusione dalla testa, se non ci provi tu, nessuno può aiutarti. E' come se la gente ama provare dolore. Lo desidera. Quando mia madre è morta anche io sono un po' morta, ma so che lei non lo vorrebbe come non lo vorrebbe il resto della mia famiglia, per questo cerco di immaginare mia madre felice, magari in paradiso, magari ci incontreremo o verrà a trovarmi in un sogno. Appunto voglio dire che io ci provo a mandarlo via, il dolore. E' questo il mondo, ti porta dolore. Ma è solo ed esclusivamente un'illusione. Anche la felicità lo è. Tu sei convinto di essere felice ma poi passa, poi ti ricordi qualcosa del passato e pff... ritorni impassibile. Ci si abitua a tutto.
"Non so cosa ti sia successo. Ma c'è stato qualcosa e ti ha cambiata. Non puoi fartene una colpa. Non devi prendertela con te stessa, non puoi. Ma devi imparare con chi puoi mostrarti fragile e con chi no." le dico.
Annuisce soltanto. Poi mi fa un sorriso.
"Sorellina ti stavo cercando." una voce maschile ci interrompe. E' Kyle ed è in moto. Che bella moto.
"Ti piace?" mi chiede.
"Cosa?" non ho capito.
"La moto."
"Ah no, non è un granchè." in realtà è troppo forte.
Kyle capisce che si tratta di una bugia, più una questione di orgoglio e scoppia a ridere.
Comunque ora capisco dove ho visto Kyle. I lineamenti del viso sono simili tra lui a Charlotte. Inoltre avrei dovuto capirlo dato che sono entrambi nuovi e vengono da Los Angeles.
Che idiota che sono.
"Oh si volevo camminare." Charlotte si scusa.
"Senza avvertirmi?" adesso è Kyle, e sta usando un tono da... rimprovero.
Charlotte continua a scusarsi.
"Non scusarti. Sei abbastanza grande e non sei il suo cucciolo. Puoi andare dove vuoi senza dare spiegazioni." mi intrometto.
"Ma chi ti credi essere? E' mia sorella. E decido io quello che è meglio per lei." risponde al posto della sorella, Kyle.
"Il fatto che sia tua sorella non ti da il diritto di decidere per lei. E' grande quanto basta per decidere da sola." continuo.
"Il fatto che tu abbia preso un po' di confidenza con lei non ti da il diritto di metterti in mezzo."
"Sei proprio un idiota." lo accuso.
"E tu sei maleducata." risponde Kyle.
"Ma cosa ne sai tu, deficente."
"Ragazzi finitela subito!" Charlotte interroppe il nostro battibecco."Basta, avrei dovuto avvertirti. Vengo con te e grazie Avery, ci vediamo." mi da un bacio.
Io e Kyle continuiamo a sfidarci con lo sguardo. E' proprio un bambino.
"E tu bellezza? Vuoi un passaggio?" adesso mi sorride.
Che bipolare.
"No!"
Saluto Charlotte e riprendo a camminare.
Kyle's Pov
Che strana ragazza, prima non mi rivolge la parola e poi si mette contro di me per difendere mia sorella.
Pensando alla nostra discussione mi viene da ridere. Ci siamo insultati, in quel momento avrei voluto zittirla con un bacio ma non è il tipo, non lo apprezzerebbe. Mi piace. Attenzione, non in quel senso, ma le ragazze difficili mi intrigano. Non ci ho a che fare spesso.
L'arrivo di un messaggio interrompe i miei pensieri.
*Stasera a casa mia.*
E' Jasmine.
Quando oggi sono uscita dalla detenzione l'ho trovata nel bagno maschile. Si è attaccata a me come una cozza e insisteva nel farmi un lavoretto, cosa che essendo un gentil uomo non le ho potuto negare. Poi mi ha dato il suo indirizzo.
Mi piacerebbe se fosse Avery ma pensandoci meglio lei per me è una sfida. Mi tiene testa e mi piace ma troverò il modo per fargliela abbassare.
"Oggi avresti potuto evitare quella scenata." Charlotte entra nella mia stanza.
"Non te la predere sorella, ma ti ho cercata per 20 minuti. Potevi avvertirmi."
E' la verità. Dopo quello che è successo alla mia famiglia, la paura che succeda qualcosa a Charlotte è grande e costante. Quando non l'ho trovata, mi sono fatto prendere dal panico.
"Lo so, perdonami."
Charlotte si straia nel mio letto e appoggia la testa sul mio petto. Io le accarezzo i lunghi capelli.
"Come farei senza di te?" inzio a riempirla di bacini e a farle il solletico. Lei ride. Ho sempre pensato che la sua risata fosse magica.. Ha un non so che di contagioso. Ti fa venire voglia di ridere anche quando tutto sembra andare male.
Adoro la mia sorellina. Farei di tutto purchè non le accadesse nulla.
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LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL
RomansaIn corso... Avery Jones Williams è una ragazza un po' fuori di testa (d'altronde chi non lo è?), acida, fredda ma che può donare tanto l'amore se solo trovasse la persona giusta. Tutto ha inizio quando incontra Kyle, il ragazzo giusto per mettere a...