Capitolo 1

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<< Jane muoviti o arriveremo tardi a casa >> mi ero fermata a guardare gli intrepidi correre per prendere il treno, mio padre mi prese per un polso e iniziò a tirarmi: << Papà guarda >> gli dissi mentre indicai il treno e gli intrepidi saltarci dentro, alzò la testa e li guardò: << Papà io ho già fatto la mia scelta, tra dieci anni andrò negli intrepidi >> mi prese in braccio: << Va bene, ma fino ad allora starai con mamma e papà... ora andiamo, se no chi la sente mamma >>.
<< Jane ti sei già lavata? >> mi domandò mia madre mentre entrò in camera mia: << Si mamma >> mi misi a letto e mi coprii: << Bene ora dormi >>
<< Ma prima una bella storia >> si sedette di fianco a me: << Quale preferisci? >>
<< Quella dei due intrepidi >>
<< Non ti stanchi mai di sentirla vero? Bene, c'era una volta un intrepido e una intrepida, nati da figli intrepidi, tra i due c'è sempre stata sintonia, finché quella sintonia non si trasformò in amore, amore che un giorno li avrebbe divisi, lui voleva rimanere nella sua fazione, mentre lei voleva cambiare, quella vita non faceva per lei. Nel loro giorno della scelta, lei prese la sua decisione: entrò nei pacifici e lui, che venne chiamato dopo di lei e con sua grande sorpresa, entrò anche lui nei pacifici, nulla li avrebbe separati nemmeno il detto "la fazione prima del sangue" erano troppo innamorati per lasciarsi. La loro vita e soprattutto la loro scelta fu rivelata una gioia, tanto che dopo un paio di anni e diedero alla luce una bambina, la loro gioia e vissero per sempre felici e contenti... ora dormi. Buonanotte angelo mio >>
<< buonanotte mamma >>.
<< Ancora una volta Jane e vedi di non fallire >> mentre mamma stava lavorando nei campi, mio padre mi allenava all'oscuro di lei e dalla fazione: << Ti starò addosso finché non riesci a battermi, forza >>. Gli anni passarono e arrivai al mio quindicesimo compleanno: << Voglio che tieni questa, non devi toglierla mai. Ti aiuterà a sviluppare l'udito e l'olfatto... sai perché sto facendo tutto questo vero? >>
<< Lo so... tra un anno ci sarà la scelta e vuoi che sia pronta, ma vedi lo sono, anche senza questa benda sugli occhi >>
<< Questa benda ti salverà moltissimo la vita, tienila per un anno >>.
Un anno dopo correvo per i campi, sempre con la benda, i miei sensi si erano sviluppati, ad ogni rumore potevo vedere, anche se non vedevo.
Ed ora eccomi qua davanti alle coppe, davanti al mio destino, presi il coltello e mi tagliai il palmo della mano e senza esitare lasciai cadere la goccia di sangue nei carboni ardenti: << Intrepidi >> disse una voce, mi andai a sedere nello spazio riservato agli intrepidi. La mia vita aveva iniziò da adesso. Finita la cerimonia della scelta gli intrepidi iniziarono a correre così li seguii, finché non iniziarono ad arrampicarsi sulla ferrovia "è il mio momento" pensai e senza nessuna fatica mi arrampicai anch'io, quando arrivai in cima avevo gli occhi di tutti puntati addosso: << La pacifica ha fisico... complimenti >> sorrisi a tutti, mi spostai e feci spazio a una ragazza che aveva fatto fatica ad arrampicarsi, così le tesi la mano e l'aiutai con l'ultimo sforzo: << Grazie >> mi disse sorridendomi: << Prego, io sono Jane >>
<< Tris >> vedemmo gli intrepidi riprendere a correre: << Che cosa fanno? >> mi domandò Tris: << Abbiamo un treno da prendere al volo >> il treno ci passò affianco e iniziammo a correre e per un pelo lo prendemmo: << Credevo di morire >>
<< A chi lo dici >> dissi: << Wow un abnegate e una pacifica!! >> esclamò una ragazza seduta: << Tu saresti? >> le chiesi mettendomi davanti a Tris: << Io sono Cristina, scusate la mia non era una frase da sfottere, pensavo di essere pazza ad aver scelto gli intrepidi, ma vedo che anche voi lo siete >>
<< Io sono Tris, lei è Jane >> ci stringemmo la mano. Non sappiamo per quando abbiamo parlato, ma qualcuno ci fece zittire: << Stanno saltando >> guardammo fuori e vedemmo i figli degli intrepidi saltare: << Beh saltiamo no? >> dissi prendendo la rincorsa e saltai, seguita da Tris e Cristina.
<< Io sono Max e sono il vostro capofazione, questo è l'ingresso per entrare negli intrepidi, se non salterete diventerete degli esclusi! Allora chi vuole andare per primo? >> nessuno si mosse, così mi feci largo tra la folla, mi posizionai sul cornicione e senza pensare saltai, finché non atterrai su una rete "Da rifare" pensai divertita; due mani mi presero dai fianchi e mi misero giù: << Il tuo nome pacifica? >> quelle mani appartenevano ad un ragazzo, alto, muscoloso e dagli occhi di ghiaccio: << Jane >>
<< Prima a saltare Jane! Benvenuta negli intrepidi >>. Quando tutti ebbero saltato ci radunammo davanti a quel ragazzo freddo: << Io sono Eric, il vostro altro capofazione e seguirò insieme a Quattro i transfazione, quindi seguiteci >> ci separammo dai figli degli intrepidi e ci fece vedere dove avremmo vissuto per le prossime settimane: << Eccoci qua, questo è il vostro dormitorio, gli allenamenti iniziano alle 8 fino alle 18, riposerete solo durante i pasti. Il vostro primo allenamento inizierà domani. Questo è tutto. Ora cambiatevi e andate a cena. >> Eric chiuse la porta e ci lasciò da soli: << Simpatico no? >> disse Cristina mentre si sedette sulla sua brandina: << Mister simpatia... sono esausta, non ho neanche la forza di alzarmi e andare a cena >> dissi mentre mi buttai sulla mia brandina: << Te lo credo che sei stanca sei una pacifica... dovresti essere a lavorare i campi e non qua dentro pappamolla >> mi alzai di scatto: << Chi hai chiamato pappamolla? >>
<< Te, te ne accorgerai presto che questo posto non fa per te >> saltai addosso al ragazzo e iniziai a menarlo pesantemente, finché non vennero a staccarmi Tris e Cristina: << Jane basta! >> mi tirarono via: << Lasciatemi, sono calma ora >> presi i miei vestiti e mi cambiai in bagno.
<< Potevi ammazzarlo sai? >> mi dissero le mie amiche a cena: << Se lo sarebbe meritato, mai giudicare una persona dall'apparenza >> dissi mentre portai alla bocca un pezzo di carne: << È successo qualcosa? >> guardai di fronte a me e c'era Quattro, stavo per dirglielo ma Tris mi coprì la bocca con la sua mano: << Mmmmh no. Niente >> e gli sorrise, tolse la mano e guardai Quattro, stava guardando Peter, il ragazzo che avevo menato poco prima: << L'hai conciato tu così? >> alzai gli occhi al cielo, ma tanto aveva già indovinato, lo fissai e aveva alzato l'angolo della bocca all'insù: << Hai già perso Eric >> disse prima di lasciare il tavolo.

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