Capitolo 14

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<< Jane te l'ha detto? Dimmi di sì ti prego >>
<< Oh certo che me l'ha detto, non ha saputo resistere al mio faccina triste da ubriaca >>
<< E allora? >>
<< Abbiamo due mesi a partire da oggi... e non ho scoperto solo quello >>
<< Cos'altro hai scoperto? >>
<< C-credo che Eric abbia una cotta per me >> e forse anch'io stavo iniziando a provare qualcosa per lui: << Ma questo è fantastico... Jane ho un piano >>
<< Dimmi tutto >>
<< Se è vero che è cotto di te, devi iniziare una relazione con lui, ti racconterà tutto e si confiderà, naturalmente i piani che ti racconterà me li verrai a dire >>
<< No Tris... è un piano folle e soprattutto suicida e soprattutto non farò parte di questo tuo folle piano >>
<< Non mi dire che ti sei innamorata di lui! Cristo Jane, è Eric, uno stronzo nato >> mi voltai e le diedi le spalle: << Jane, scusami.. >> mi urlò Tris disperata, non ero entrata negli intrepidi per fare la spia e mettere in pericolo la mia vita, beh era già in pericolo, ma mettiamoci pure a fare la spia, diventerebbe ancora più pericoloso e poi stiamo parlando di Eric e non di un intrepido qualsiasi.
Entrai in mensa e cenai in disparte, dopo quello che mi aveva detto Tris, non avevo voglia di stare al loro tavolo: << Perché non sei con loro pacifica? >> vidi un vassoio appoggiarsi di fronte a me: << Perché ho mille pensieri per la testa Eric e sinceramente volevo restare in pace >>
<< Se vuoi ti posso dare una mano >> guardai il tavolo dove erano sedute le mie amiche, ci stavano fissando, Eric si girò e le fulminò con il suo sguardo: << Grazie, ma sono problemi miei >> mi alzai nonostante non avessi finito la cena e mi diressi verso la palestra, forse a tirare di box mi avrebbe aiutata: << Pacifica fermati >> ero arrivata al centro della palestra, quando Eric mi chiamò: << Hai qualcosa che non va, te lo leggo in faccia pacifica o me lo dici o te lo farò dire con la forza >>
<< Scommetto che non ti muoverai da qui finché non ti racconterò giusto? >>
<< Esatto... e ora sputa il rospo >>
<< Mi prenderai in giro in eterno per quello che sto per dirti... mi sono innamorata >> la sua espressione sembrò meravigliata: << La pacifica innamorata? Questa mi è nuova... e sentiamo... di chi? >>
<< Di un trasfazione >> mentii senza pensarci: << Di un pappamolle? Pensavo che ti piacevano gli intrepidi già maturi >> sapevo a chi si stava riferendo: << E invece ti sbagliavi >> mi voltai per dirigermi verso il sacco, ma Eric mi prese per un polso e mi fece voltare verso di lui, avevo il suo viso a pochi centimetri dal mio: << Non ti credo pacifica! Oggi ho sentito cosa provi quando sono vicino a te >> con gesto brusco mi liberai della sua presa e gli tirai uno schiaffo: << Sei un porco >> e me andai correndo, sperando di non essere seguita.
Ero giù al pozzo con James, un altro trasfazione e stavamo parlando del secondo modulo: << Io non riesco a vincere le mie paure James, è più forte di me >>
<< Vedrai che le sconfiggerai, anche perché non è da te essere ultima in classifica >>
<< Già, ultima in classifica, non mi si addice >> vidi James cambiare direzione di sguardo per poi tornare a me: << Mi spieghi perché Eric ti guarda in quel modo? >> mi voltai e lo vidi

Ero giù al pozzo con James, un altro trasfazione e stavamo parlando del secondo modulo: << Io non riesco a vincere le mie paure James, è più forte di me >><< Vedrai che le sconfiggerai, anche perché non è da te essere ultima in classifica >><< Già...

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Tornai a guardare James: << Non lo so James, ma lascialo stare, ultimamente è strano >>
<< Strano? Lui lo è sempre, da quando siamo arrivati qua. È cattivo e crudele, sembra che con te invece ci vada leggero, come se gli stessi simpatica >>
<< Simpatica? Non mi sopporta per niente e stiamo sempre a litigare... comunque stasera ti va di uscire insieme? Andiamo a berci qualcosa? >>
<< Si va bene perché no>>
<< Pacifica? Stasera sei con me di guardia >> mi disse Eric avvicinandosi a me e a James

 comunque stasera ti va di uscire insieme? Andiamo a berci qualcosa? >><< Si va bene perché no>> << Pacifica? Stasera sei con me di guardia >> mi disse Eric avvicinandosi a me e a James

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<< Di guardia? Sono una trasfazione e a noi trasfazione non è ancora concesso di andare di guardia >>
<< Sono un capofazione e posso decidere quello che voglio. Ci vediamo stasera e non fare tardi >> guardò me e dopo James

Per poi andarsene: << Io quello lo ammazzo stanotte >><< Jane calmati, così ti verrà una crisi >><< E lascia che mi venga

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Per poi andarsene: << Io quello lo ammazzo stanotte >>
<< Jane calmati, così ti verrà una crisi >>
<< E lascia che mi venga... giuro che stanotte lo uccido, mi sta rendendo la vita un inferno >>
<< È Eric, è una cosa normale. Dai non ti preoccupare per la nostra uscita, faremo un'altra volta >>
<< Mi dispiace James >>
<< Non ti preoccupare, scusa ma ora devo andare, le paure mi attendono >> e mi salutò, lasciandomi da sola giù al pozzo.
Erano passate due ore da quando io ed Eric stavamo pattugliando e soprattutto dovevo ancora aprir bocca, cosa assai strana per me: << Seguimi pacifica, ho sentito un rumore >> entrammo in un edificio abbandonato: << Prendiamo l'ascensore faremo prima così >> mi disse chiamandolo: << Prendilo tu, io faccio le scale >> stavo per andarmene, quando Eric mi prese per un polso e mi buttò dentro all'ascensore, che in quel momento aveva aperto le ante, entrò anche lui e schiacciò l'ultimo pulsante e le porte si chiusero; mentre salivamo, stavo incominciando a sudare freddo e a tremare, i battiti del mio cuore acceleravano di minuto in minuto così iniziai a contare sottovoce, sperando che mi avrebbe aiutato, ma la situazione peggiorò, perché l'ascensore si fermò di un colpo: << Che succede? >> domandai preoccupata: << Non lo so... deve essersi bloccato. Aspettiamo >> lo guardai e Eric era impeccabile, sempre composto e sull'attenti, abbassò lo sguardo e si accorse della situazione: << Sei claustrofobica? >>
<< N-no >> alzò un sopracciglio e alla fine confessai: << S-si >> appoggiò il fucile per terra e si avvicinò a me, mi slacciò la giacca e me la stava per togliere ma lo bloccai: << C-che cosa fai? >>
<< Ti faccio respirare... ora guardami pacifica, concentrati sulla mia voce e respira >>
<< N-non ce la faccio Eric... ti prego fammi uscire da qui >> mi stavo agitando troppo e questo non andava bene, l'intrepido con un gesto inaspettato mi cinse i fianchi e mi spinse contro di se e mi abbracciò: sentivo il suo odore, i suoi battiti regolari e il suo respiro, mi concentrai su di quello: << Non lo sopporto >> alzai il viso, non capivo: << C-cosa? >>
<< Non sopporto che parli e ridi con gli altri trasfazione >> era geloso? << Eric? Che stai dicendo? >>
<< Perché non ci arrivi pacifica? Ti devo fare i disegnini? >>
<< Eric, davvero non so di che cosa stai parlando >>
<< Odio quando parli con Quattro, odio quando ci scherzi. Odio quando parli con altri e ci scherzi. Odio quando qualcun altro di tocca e soprattutto odio quando non ti accorgi di me >> mi staccai da lui e andai dall'altra parte dell'ascensore: << Allora è vero >>
<< Pacifica credo di essermi innamorato di te >>.

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