Capitolo 7

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"<< Pacifica? Grazie >>
<< E di cosa? >>
<< Per averci fatto vincere >>" quelle parole mi rimbombavano nella testa, mi scompigliai i capelli: << Jane tutto bene? >> mi chiese Tris mentre ci stavamo preparando per la festa giù al pozzo: << È? Sì sì tutto bene! Anzi credo di no, forse è meglio che non vengo >>
<< Ooooh no tu verrai ce l'hai promesso! >> esclamò Cristina. Mi guardai allo specchio e iniziai a tirare giù il vestito (vedi foto su): << Guarda che non si allunga se lo tiri giù >> Cristina si avvicinò a me e mi guardò: << Come siamo sexy... a chi devi rubare il cuore? >>
<< M-ma che dici?! A nessuno >> ero in imbarazzo, divenni tutta rossa in faccia: << Cristina dovevi vedere come ha salvato la vita ad Eric in ruba bandiera. C'è qualcosa tra voi due non è vero? >> Tris scoppiò a ridere seguita da Cristina: << In effetti si, si chiama odio >>
<< Sai che tra amore e odio sono divisi da un filo sottile >> Cristina mi controllò il trucco e mi applicò il rossetto: << È vero Cristina... ma per lui è veramente odio, non fa altro che mettermi i bastoni fra le ruote e sta rendendo il addestramento un inferno... Accidenti perché capitano tutte a me >> mi sedetti sulla mia brandina, Tris si sedette di fianco a me: << Su su non fare così, berrai qualche birra e dopo vedrai che andrà tutto bene >> mi prese per mano e mi tirò su: << Forza andiamo >>.
Non so quanto era passato, ma dovevo dire che mi stavo divertendo e non sapevo neanche a quante birre ero arrivata: << Comunque vi devo ringraziare ragazza. Non pensavo di divertirmi così tanto >> dissi tra un singhiozzo all'altro: << Visto? Io e Cristina abbiamo fatto bene a portarti con noi... ooooh andiamo a ballare >> Tris tirò per un polso me e Cristina e andammo a ballare, o meglio tentare di ballare: << I-io vado a prendere qualcosa da bere, ho la gola stretta >> mi allontanai dalle mie amiche e andai a prendere un'altra birra: << Vedo che ci dai dentro pacifica >> seduto al bancone c'era Eric: << S-sì, n-non c'è scritto vietato bere e divertirsi per noi trasfazione >>
<< Non era quello che intendevo io >>
<< Beh è uguale >> portai la bottiglia alla bocca e iniziai a bere: << T-tu non balli? >> domandai ad Eric posando la bottiglia ormai vuota sul bancone: << No! Io odio ballare... preferisco far altro >>
<< Oooh si certo! Scommetto che ti piace tirare di box e creare allenamenti impossibili e difficili >>
<< Sei sulla buona strada pacifica e che altro >> lo guardai negli occhi, dove di solito riuscivo a leggere le persone com'erano in realtà: << E non sei così freddo come vuoi far credere! Hai una maschera... vuoi che le persone ti temano o ti rispettino solo perché hai avuto una delusione, quindi hai messo su questa corazza impenetrabile >> Eric sorseggiò la birra senza dire niente: << Ne sei sicura? Sai ho ucciso molte persone >>
<< Tutti commettiamo dei peccati, compresa me. Scusa ma ora devo andare ci vediamo domani >> mi alzai barcollando e mi diressi verso il dormitorio, ma prima dovevo passare solo lo strapiombo e fu un attimo, qualcuno mi prese alle spalle e tentò di buttarmi giù, ma anche se ero ubriaca, sapevo difendermi, così in soccorso del mio assalitore, ne arrivò un altro: << Buttiamola giù forza >> erano in troppi, non ce l'avrei mai fatta da sola, potevo battermi con due, massimo tre, ma con cinque? Era impossibile, ero in riva, non avevo scampo, con il tacco potevo sentire il vuoto: << Lasciatela >> guardai alla mia destra e c'era Eric: << Come vuoi >> mi buttarono giù, ma fortunatamente mi aggrappai al bordo, i miei assalitori scapparono e mi lasciarono lì: << Forza pacifica dammi la mano >> tentai di dargliela, ma la presa mi scivolò: << Non mollare >> guardai in basso: << Non guardare giù... guarda me. Concentrati solamente su di me e sulla mia voce >> riprovai con la mano che avevo a penzoloni e stavolta riuscì a tenermi forte al braccio di Eric e mi sollevò come se fossi una piuma: << G-grazie >> mi guardai i piedi e solo allora mi accorsi che non avevo più le scarpe: << Ho perso le scarpe >> mi affacciai allo strapiombo per vedere se l'è riuscivo a vedere, ma niente. Eric si alzò e mi prese in braccio: << Starai da me finché non li prenderemo >> mi sentivo piccola in confronto a lui; passammo per il pozzo e sentivo gli occhi di tutti puntanti su di noi compreso quelli delle mie amiche e di Quattro che appena mi videro in quello stato corsero subito da me: << Che cosa è successo Eric? >> domandò Quattro al capofazione: << Hanno tentato di buttarla giù nello strapiombo. Controlla tutte le telecamere dal pozzo fino allo strapiombo e appena hai i risultati vieni da me >>
<< Vado subito >> Quattro corse subito via, mentre le mie amiche erano ancora lì: << La pacifica resterà con me finché i colpevoli non verranno presi >> Eric riprese a camminare lasciando indietro Tris e Cristina, quella sera volevo solo divertirmi e invece stavo per trovare la morte.
Eric mi adagiò delicatamente su qualcosa di morbido, ma era da molto che avevo chiuso gli occhi, con lui sapevo che sarei stata al sicuro e potevo dormire tranquilla: << Sei al sicuro ora pacifica >> mi coprì e chiuse la porta e fu allora che mi addormentai.
Il giorno dopo quando mi svegliai, mi alzai di soprassalto e mi guardai intorno "Questo non è il dormitorio e soprattutto questo non è il mio letto... ma dove sono finita?" Mi faceva malissimo la testa, così scesi dal letto e aprii la porta della camera, volevo capire dov'ero. Era un piccolo appartamento, c'era una libreria, una cucina, un tv, un sacco da box, un divano e proprio sul divano c'era seduto Eric che stava fissando un piccolo schermo, finché non mi avvicinai a lui: << Ti sei svegliata... come ti senti? >>
<< Ho un mal di testa pazzesco. Ma che cos'è successo? E soprattutto cosa ci faccio qua? >>
<< Ieri sera ti hanno quasi ammazzato, ti volevano buttar giù dallo strapiombo, qua sei al sicuro >>
<< Al sicuro? Con te? Fantastico! Ma perché mi volevano morta? >>
<< Perché stai dando fastidio per la tua posizione >>
<< Aspetta! Ma io sono sempre stata prima. Se volevano farmi fuori, potevano farlo prima no? >>
<< È vero, ma ieri sera era l'unica sera che avevi abbassato le tue difese e la tua forza >> mi sedetti di fianco a lui e guardai anch'io il piccolo monitor che continuava a trasmettere delle immagini: << Riconosci qualcuno? >> Eric mi passò il monitor: << Come faccio a riconoscerli? Sono tutti con il passamontagna >> li guardai attentamente, finché non notai qualcosa: << Quello è Andrew >> e lo indicai: << Sei sicura? >> zoomai su quello che credevo fosse Andrew: << Si, porta sempre quell'orribile braccialetto e quella collana assai brutta >> Eric prese fuori il cellulare: << Quattro? Ne ha riconosciuto uno... raduna i trasfazione e portali in palestra. Io porto con me la pacifica e il siero dei candidi >> e riattaccò: << Siero? Che siero? >>
<< Starai a vedere. Ora andiamo! >> e posò delicatamente la mano sulla mia schiena.

 Ora andiamo! >> e posò delicatamente la mano sulla mia schiena

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