Il bambino che è sopravvissuto

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Harry Potter pov's - 21 maggio 2020

Il signore e la signora Dursley, di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di affermare di essere perfettamente normali, e grazie tante.

Vidi mia madre spalancare gli occhi, a sentire il nome Dursley.

Erano le ultime persone al mondo da cui aspettarsi cose strane o misteriose, perché sciocchezze del genere proprio non le approvavano.

Il signor Dursley era direttore di una ditta di nome Grunnings, che fabbricava trapani.

<<Scusate ma cosa sono i trapani>> chiese Sirius Black, il mio padrino... morto per colpa mia..

<<Non è il momento signor Black>> disse la professoressa McGranitt, guardandomi.

Era un uomo corpulento, nerboruto, quasi senza collo e con un grosso paio di baffi.

La signora Dursley era magra, bionda e con un collo quasi due volte più lungo del normale, il che le tornava assai utile, dato che passava gran parte del tempo ad allungarlo oltre la siepe del giardino per spiare i vicini.

<<Assomiglia alla sorella di Lily, Petunia>> pensò Severus Piton

I Dursley avevano un figlioletto di nome Dudley e secondo loro non esisteva al mondo un bambino più bello.

Possedevano tutto quel che si poteva desiderare, ma avevano anche un segreto, e il loro più grande timore era che qualcuno potesse scoprirlo.

<<Allora non siete normali>> disse una ragazza simile a mia madre.

<<Ma poi, che nome è Dudley>> ribatte mio padre.

Non credevano di poter sopportare che qualcuno venisse a sapere dei Potter.

<<Che avete contro i Potter!>>disse una ragazza, Marlene McKinnon.

La signora Potter era la sorella della signora Dursley, ma non si vedevano da anni.

Anzi, la signora Dursley faceva addirittura finta di non avere sorelle, perché la signora Potter e quel buono a nulla del marito non avrebbero potuto essere più diversi da loro di così.

<<Proprio da Petunia>> pensò Lily Potter

I Dursley rabbrividivano al solo pensiero di quel che avrebbero detto i vicini se i Potter si fossero fatti vedere nei paraggi.

Sapevano che i Potter avevano anche loro un figlio piccolo, ma non lo avevano mai visto.

Vidi che tutti spalancarono gli occhi.

Hermione mi mandò un'occhiata; avevo paura di sapere cosa mi era successo nella loro dimensione.

E questa era un'altra buona ragione per tenere i Potter a distanza: non volevano che Dudley avesse a che fare con un bambino di quel genere.

Quando i coniugi Dursley si svegliarono, la mattina di quel martedì grigio e nuvoloso in cui inizia la nostra storia, nel cielo coperto non c'era nulla che facesse presagire le cose strane e misteriose che di lì a poco sarebbero accadute in tutto il Paese.

Il signor Dursley scelse canticchiando la cravatta più anonima del suo guardaroba e la signora Dursley continuò a chiacchierare ininterrottamente, mentre con grande sforzo costringeva sul seggiolone Dudley che urlava a squarciagola.

Nessuno notò il grosso gufo bruno che passò con un frullo d'ali davanti alla finestra.

Alle otto e mezzo il signor Dursley prese la sua valigetta ventiquattrore, sfiorò con le labbra la guancia della moglie e tentò di dare un bacio a Dudley, ma lo mancò perché, in quel momento, in preda a un furioso capriccio, il bambino stava scagliando i suoi cereali contro il muro.

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