Dice alzò lo sguardo , e vide una possente e alta figura nera,dove sfoggiavano due grandi occhi gialli.
"C-chi sei?" Chiese immediatamente.
La figura si abbassò in ginocchio,restava un po' più alto dell'altro, qualche anno in più lo aveva sicuramente.
Notò subito i suoi vestiti.
Era vestito molto bene,era "ammirevole",così lo vedeva Dice.
Uno smoking nero pece,al di sotto una camicia gialla come gli occhi e una cravatta altrettanto color carbone,i pantaloni eleganti e un paio di mocassini,purtroppo non ben visibili.
Il suo volto era decisamente serio,spuntavano delle zanne di medie dimensioni,una per parte della bocca,riuscì persino a distinguere le pupille arancioni.
I capelli erano tirati indietro con qualche ciuffo in avanti,del medesimo colore dominante,nero.
"Mi chiamano Diavolo Satanasso,ma sinceramente lo detesto,preferisco Devil e basta".
"La sua voce è così bella e profonda.." pensava Dice,annebbiato e decisamente incuriosito.
Dal nome "Devil",riuscì ad intuire il motivo.
Due grandi corna spuntavano dai lati della testa,e la classica coda da diavolo aveva appena fatto il giro completo del ragazzo in viola.
"Stanco di pregiudizi?" Chiese schietto alzandosi in piedi, porgendo una mano a Dice per alzarsi.
Dice prese la mano annuendo,erano entrambi in piedi,e la differenza di altezza era fin troppo evidente.
Il viola arrivava circa alle spalle,la fronte si poggiava perfettamente sul petto del nero,ma il più giovane era decisamente più robusto.
Dopo qualche secondo,Devil tolse la mano arrossendo per la durata della tenuta, disse un freddo "andiamo",e si coprì il viso nascondendo il rossore.
"Sta arrossendo..?" Pensò Dice,estremamente stranito da quel comportamento.
Camminarono un po', Dice faceva fatica a stare al passo con il più alto,infatti si ritrovava sempre a correre.
Dopo aver camminato,o meglio,dal punto di vista del Violaceo,corso,arrivarono davanti ad un enorme struttura.
"Devil's Casino"
L'abbagliante scritta illuminava la possente costruzione,distribuita correttamente e ben organizzata.
Un lungo tappeto rosso sfoggiava come ottimo invito all'entrata,circondato da 12 dadi rossi,con numeri bianchi.
Dice sorrise,ricordando la citazione al suo nome.
La statua,posta sopra a 4 enormi carte da gioco,una per ogni segno,era a dir poco perfetta.
Un ritratto preciso del proprietario,ormai Dice aveva collegato che il Casinò gli appartenesse.
Continuò a seguire l'oscura figura,Dice si sentiva a suo agio con quello strambo tipetto,nonostante l'avesse incontrato un'ora fa.
"Benvenuto al mio Casinò,posso almeno sapere il tuo nome?"
Il Diavolo mi porse questa domanda lasciando entrare il più giovane all'interno,per primo.
"D-Dice,mi chiamo Dice.".
Il Viola era estasiato dal posto.
Mille e mila tavoli con sopra fiche,carte,dadi,giochi di roulette russa,persino giochi alcolici.
Centinaia di camerieri passavano ostruendo il passaggio,ma alla vista del proprietario dietro al giovane,tutti facevano spazio impauriti e con sguardo interrogativo.
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Overrated - Mr. King Dice
FanfictionDice,non passando una buona adolescenza,si imbatte nel Diavolo,che lo aiuterà nel suo "rimettersi in piedi". I due,riusciranno ad arrivare ad un punto di incontro?