Why?

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Il Diavolo si piegò leggermente per far incrociare i loro sguardi.
Dice poteva respirare la sua calda aria mischiata al fumo del sigaro ed alla menta fresca.
Il più grande si avvicinò con le labbra al suo orecchio,quasi sfiorandolo.

"Non piangere. Ci sono io qui ad aiutarti."

Devil sussurrò queste parole allontanandosi piano e asciugando le lacrime con due dita al più piccolo.
Dice,d'altro canto,aveva faticato a trattenere un piccolo gemito per la ravvicinanza e il tocco leggero.
Smise di piangere,si stroppicciò gli occhi e finalmente fu pronto a seguire il diavolo all'interno del Casinò.
"Lo avrò fatto piangere io...? Forse quel complimento era troppo azzardato,oppure gli faccio paura..?".
Il Demonio non si dava tregua sentendosi tremendamente in colpa mentre camminava con Dice di fianco.
Questa volta nessuno sguardo cadde su quei due.
Come sempre,arrivarono dinnanzi alla grande porta dell'ufficio,si chiusero a chiave dentro e si sedettero.

"Perché mi volevi qui?".

Le parole uscirono dalla bocca del viola senza esitazione.

"Non lo so."

...
Il silenzio era piombato in quella stanza in maniera quasi fin troppo veloce.
Che diavolo di risposta era,non lo so?.
Dice guardò stranito il più grande e notò che era estremamente nervoso,si mordeva le labbra e muoveva le dita freneticamente tra le banconote.

"S-se non vuoi dirmelo non importa,non volevo metterti in i-imbarazzo.".

Dice su sentì tremendamente in colpa,e cercò un modo di farsi perdonare,che fallì miseramente.

"Tralasciamo questo fatto."

Ruppe il ghiaccio il Diavolo,tornando a fissare il dado con occhi socchiusi.

"Ti volevo qui sul serio...d-diciamo che ti vorrei qua più spesso...P-PER LAVORO INTENDO!"

Il diavolo divenne vergognosamente rosso fuoco,cercando di nascondersi dietro alle pile di monete nella sua stanza.
A Dice scappò una piccola risata,un ragazzo grande e forte come quello che si impacciava di fronte ad un moccioso come lui?

"Tranquillo,lavorerei di certo qui...Anche se non ho minima esperienza per gestire un Casinò."

"Tu non ti preoccupare. Avrai Wheezy che ti seguirà in ogni movimento per constatare se farai dei guai oppure no".

"Wheezy?!" Pensò Dice,spaventato all'idea di rincontrare quel mostro.
Annuì velocemente,avesse aperto bocca si sarebbe di certo rifiutato senza esitare.

"Farò mettere in sesto il tuo ufficio il prima possibile. Domani come sempre ci rivedremo qua."

"Tu dove abiti?.".

Quella domanda fece sobbalzare il diavolo,lo aveva preso davvero alla sprovvista.

"Sto qui. Costantemente."

Rispose frettoloso alzandosi per troncare la conversazione.

"Perché non vieni da me?"

Chiese Dice titubante,pentendosi subito di aver fatto quella domanda.

"Sul serio...?"

Il diavolo lo stava guardando a occhi sgranati,incontrando i suoi,diventati di una tonalità verdino scuro.
Il dado annuì gioioso,cercando di convincerlo a passare del tempo con lui,dopotutto non conosceva nulla di quel ragazzo.

"Mh,ok. Mi arrendo."

Sospirò il diavolo spegnendo il sigaro ormai finito,e invitando dice ad incamminarsi con lui.
Tutti erano ormai usciti,erano soli dentro a quel Casinò.
Avevano del tutto perso la cognizione del tempo,eppure a nessuno dei due dispiaceva questa cosa.
Dice fece segno al diavolo di seguirlo,e dopo che il più grande chiuse a chiave ogni stanza e l'intera struttura,si incamminarono.
Mentre camminavano,parlavano del più e del meno.
Dice venne a sapere che aveva ben 20 anni,la sua altezza,sconvolgente,di un metro e 94.
Era piuttosto spaventoso,messa a confronto al suo metro e 62.
Avrebbe tanto voluto appoggiarsi a lui,li arrivava precisamente al petto.
Aveva un buon profumo,era molto leggero,ma molto forte per un uomo.
Dice gli rivelò che i genitori li avevano abbandonato,che viveva da solo e ormai non aveva più nessuno di cui fidarsi.
Il Diavolo non rispondeva,si limitiva ad annuire e ascoltare con attenzione il ragazzo,scrutando ogni suo movimento.
Quando mostrava sentimenti di rabbia,sadismo e frustrazione i suoi occhi diventavano verdi smeraldo,altrimenti per il resto aveva solo parlato della sua vita,perciò si fingevano di un nero carbone.
Quando fu il momento del 20enne per parlar di sé,non disse molto.
Era sempre stato solo,genitori mai conosciuti o visti,aveva rimesso in piedi il Casinò da solo e si era portato tutti dalla sua parte facendo qualche lavaggio di cervello con il suo modo di essere malefico.
Sempre durante le chiacchierate,Dice inciampò in un piccolo buco sulla strada sterrata,iniziando a cadere.
Il diavolo,stando sull'attenti,riuscì a coglierlo al balzo,e caddero insieme.
L'uno sull'altro.
Ci fu un piccolo momento di silenzio,poi Dice scoppiò a ridere cercando di nascondere l'enorme imbarazzo del momento.

"Almeno tu ridi,essendo caduto sul morbido..."

Sospirò il diavolo,nonostante per lui il peso di Dice non fosse niente.
Dice iniziò a ridere ancor più forte,cercando di alzarsi,anche se non vedeva grandi successi.
Devil cercava di trattenere le risate,nonostante un piccolo sorriso gli scappò.

"Hey! Ti ho visto! Hai sorriso..."

Disse Dice sgranando gli occhi per la sorpresa.

"È così strano...?"

Chiese il Diavolo leggermente offeso dal commento del più piccolo.
Dice,sentendosi in colpa,fece di no con la testa,affermando che era solamente un avvenimento raro.
Ovviamente il Demonio non gli credette,ma preferì non fare commenti,apprezzando il fatto che il 15enne cercava di non farlo star male.
Finalmente,arrivarono davanti a casa di Dice.
Il Diavolo scrutò del tutto la piccola villa a due piani,in stile piuttosto moderno,un piccolo pezzo di prato e qualche vaso con dei fiori,secchi.
"Deve essere stato abbandonato da troppo tempo..." pensava cercando di rompere il ghiaccio tra il silenzio che si era appena creato.
Il più piccolo aprì la porta,e subito il grande notò un grande disordine.
Non era di certo abituato,"abitando" al casinò,costantemente ordinato e pulito.
Dato che era ormai sera tardi,dice gli indicò la camera,gli lasciò qualche vestito e lo fece accomodare nella stanza degli ospiti,successivamente si chiuse in camera propria.
Una cosa subito attirò l'attenzione del Diavolo,una piccola foto sotto al letto.

Overrated - Mr. King DiceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora