capitolo 10

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Nel castello c'è silenzio.
Maghi e streghe stanno riposando nelle rispettive camerate.
Payton mi tiene a sé con un braccio.
Dormire accoccolata al suo petto mi fa sentire protetta.
Nel bel silenzio di questa notte, un gelido vento viene a disturbare tutti.
Mi sveglio stroninandomi gli occhi.
Anche Payton si sveglia guardandosi attorno con aria confusa.
Io: Diamine! Si gela!
P: Eppure le finestre sono chiuse...
Entrambi ci alziamo e ci dirigiamo verso la finestra.
Vediamo accendersi tutte le luci anche nelle altre camerate.
Il freddo si fa sempre più intenso.
P: Vieni qui piccola! dice aprendo le braccia.
Un urlo però rompe il silenzio.
Un urlo acuto di una ragazza.
Dallo spavento faccio un salto e Payton mi avvicina a lui.
Cosa sta succedendo a Hogwarts?
Nel castello cade di nuovo un silenzio tombale, ma diverso da quello di prima.
Questo è più rumoroso.
Di nuovo, sempre lo stesso urlo interrompe il silenzio.
Si sentono porte sbattere e grida.
Io: Payton cos'è!
Payton prende la sua bacchetta e mi da la mia, che avevo appoggiato sulla poltrona insieme alla divisa.
Continuiamo a sentire aprirsi e chiudersi le porte sempre più vicine alla nostra.
Per un attimo cala un profondo silenzio.
Le mie orecchie sono attente ad ogni piccolo rumore.
Di colpo la porta si apre e in camera entra la causa di tutti questi urli strazianti.
Un dissennatore, che si precipita verso di noi.
Per fortuna, Payton evoca l'incanto Patronus.
P: EXPECTO PATRONUM!
Una forte luce colpisce il dissennatore.
L'incantesimo, non si sa come, ha funzionato.
Questo tipo di incantesimo, è molto difficile, infatti si insegna a quelli del settimo anno.
Abbraccio fortemente Payton, è grazie e lui che siamo vivi.
Nel corridoio sentiamo qualcuno correre.
Payton tiene pronta la bacchetta.
Fortunatamente è solo la McGranitt.
McGranitt: Per la barba di Hagrid! State bene?
P: Sì professoressa!
Io: Ma come ha fatto ad entrare!?
McGranitt: Signorina (tuo cognome), ormai Hogwarts non è più un posto sicuro...
Fa una breve pausa per poi riprendere.
McGranitt: Vi prego di andare in sala grande e di stare attenti!
Io: Va bene professoressa...
Payton mi prende la mano e usciamo da quella camera.
Mi domando se la McGranitt abbia realizzato che ero nel dormitorio Serpeverde, e per di più nella camera di Payton.
Magari nella conduzione non ci avrà nemmeno pensato.
Spero solo non le venga in mente.
I corridoi e le scale sono bloccati a causa degli studenti che corrono in ogni direzione.
Fortunatamente arriviamo sani e salvi alla sala grande.
Io e Payton ci sediamo in un angolino in disparte da tutti gli altri studenti.
Io: Posso chiederti una cosa?
P: Dimmi tutto... Dice con uno sguardo dolce.
Io: Per un incanto patronus, devi pensare ad un ricordo felice.. tu a cosa hai pensato?
Abbassa lo sguardo e sorride.
P: A te, o meglio al nostro primo bacio.
Dice un po' in imbarazzo.
P: In quell'istante avevo capito che eri l'unica ragazza che avrei potuto amare veramente, la ragazza perfetta.
I miei occhi cominciarono a brillare a quelle parole.
Mai nessuno mi aveva detto tutte queste belle parole.

don't ask me to love you//payton moormeierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora