Capitolo 27

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Yoongi Pov

Era una giornata abbastanza piovosa. Ero seduto sul divano, stavo leggendo un libro non uno qualsiasi, esattamente "La fine dei mondi" di H.G. Wells. Era uno dei miei libri preferiti da bambino, anche se aveva dei contenuti strani mamma me lo faceva leggere anzi, me lo regalò proprio lei per il mio ottavo compleanno, ma a distrarmi dai miei pensieri fu Lisa, era in pigiama e stava scendendo dal piano superiore io la segui con l'intento di darle il buongiorno, cosa che lei faceva tutte le mattine in controvoglia, ma lo faceva, quindi appoggiai il libro sul comodo divano su cui ero sedutpochi secondi prima. Ed in quel preciso istante mi ricordai che quella non era una semplice giornata di pioggia, quello era il sogno che aveva fatto la ragazza la notte prima. La presi per il braccio e la feci girare. Non era turbata, aveva uno sguardo quasi assente come se in quel momento la sua priorità fosse varcare la soglia della porta della cucina.
Così decisi di lasciarla andare per poi varcarla insieme a lei così che ci potessimo svegliare insieme pochi secondi dopo. E fu così. Appena varcano la soglia della piccola cucina trovammo Jisoo e Jennie girate di spalle, Lisa le fece girare come previsto. E le trovammo con la gola tagliata e dei tagli sul petto, ma quei tagli non erano stati fatti per far provare sofferenza alle ragazze, quei tagli rappresentavano il simbolo del consiglio, precisamente una stella a sei punte.

A pochi secondi di distanza l'uno dall'altra ci svegliammo dinuovo coscienti, ma stavolta avevamo tutti e due le idee chiare. Sapevo cosa fare e l'avrei fatto immediatamente.

Lalisa Pov

<<Lisa, vai a prendere i tuoi fratelli oggi comunicheremo con il consiglio. Io lo dico agli altri>> mi ordinò il ragazzo cercando qualcosa fra i cassetti della sua scrivania.

Non feci domande. Mi alzai senza dare troppo fastidio.
Per tutto questo tempo io e Yoongi condividevamo lo stesso incubo, se così si può definire, è stato strano vederlo lì, con me, stavo riprovando tutte le sensazioni che provai quella notte, la notte in cui l'adrenalina stava percorrendo i miei vasi sanguigni.

Non ci avevo pensato, ma non vedo Hoseok da un bel po' di tempo.
Lo cercai per tutta la casa, a partire dalla sua camera. Niente. In cucina. Niente. In salotto. Niente. Al piano superiore. Nessuna traccia di mio fratello. In un battito di ciglia ricordai. Il bosco.

Hoseok lo ama, ed effettivamente potrei trovarlo nel sentiero dove io e Mark ci siamo incontrati per la prima volta. Ottima idea. Pensai, prima di varcare la porta d'ingresso che in questo caso avevo scambiato come porta d'uscita. C'era davvero molto freddo, mi maledì per non aver preso qualcosa di caldo da mettermi addosso.

Mentre io m'ncamminavo vedevo il cielo diventare sempre più l'uminoso e splendente: mi diedi una mossa pregando che Hoseok fosse vivo e vegeto e sopratutto che fosse lì. Anche se eravamo in pieno Maggio c'era un freddo cane e a momenti si sarebbero formati i ghiaccioli sugli alberi da quanta bassa era la temperatura a dirittura la terra sotto i miei piedi era umida, questo confermò che poco tempo prima aveva piovuto o per lo meno pioviginato.

Il mio fiato era sempre più contro e le mie braccia scoperte non aiutavano ma finalmente l'avevo trovato. Hoseok. Un raggio di sole, con una personalità altrettanto solare rara per un vampiro con brutte esperienze famigliari. Guardava il vuoto, era triste, come se fosse pentito amaramente di qualcosa di che aveva fatto senza esserne certo.

Toccai la sua spalla per farlo risvegliare dai pensieri offuscati che lo perseguitavano, aveva il naso leggermente rosato a causa del freddo, ed anche le guance. Sembrava che sentisse freddo anche se i vampiri non sentono lo sbalzo di temperatura. Appena mi vide mi diede il suo cappotto a quadri, in stile anni cinquanta, a guardarlo quasi mi venne la nostalgia di quegli anni.

Vampire || Bts×BlackpinkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora