Izuku stava provando a prendere sonno, quella sera aveva litigato di nuovo con la madre, aveva cercato per l'ennesima volta di convincerla a lasciarlo andare a vedere i fuochi d'artificio con gli amici, ma lei era stata irremovibile e lui, seccato, si era chiuso in camera senza nemmeno cenare.
Un rumore lo fece girare verso la finestra, lui sapeva esattamente dove si trovassero le cose nella sua stanza, aveva imparato a memoria le posizioni della scrivania, della libreria, dell'armadio e della finestra. Si tirò su in piedi e si avvicinò alla finestra, si chiedeva se fuori ci fosse ancora un leggero bagliore o se l'oscurità della notte avesse già avvolto tutto.
Un altro rumore gli fece velocizzare il passo, chiuse la mano intorno alla maniglia della finestra e attese. Per lui tutto era più complicato, non potendo vedere era come venir sorpreso da qualsiasi cosa. Qualcuno bussò contro il vetro e il verde fece un salto sul posto, preso alla sprovvista.
"c-chi è?" chiese tenendo la finestra chiusa
"sono io, idiota"
Il verde inclinò la testa e aprì la finestra con un'espressione perplessa
"che ci fai qui, Bakugou?"
"non sono stasera i fuochi d'artificio?" chiese il biondo con un sorriso beffardo sul viso
"s-sì, ma io non ci vado"
"e chi l'ha detto?"
"mia mad..."
Il verde si sentì prendere per il colletto della maglietta e venne tirato verso il biondo che si trovava fuori casa, più precisamente nel suo giardino privato.
"non me ne frega niente, se devo mostrarti i colori del mondo non possiamo perdere questa occasione"
Il verde si divincolò dalla presa dell'altro, per la vicinanza aveva sentito il fiato caldo del biondo accarezzargli gli zigomi e quella sensazione continuava a confonderlo. Annuì e andò verso l'interno della stanza alla ricerca di una felpa e del bastone da passeggio.
"come faccio a uscire senza farmi beccare da mia madre?" chiese tornando in prossimità della finestra. Non sapeva se affettivamente il biondo si trovasse ancora lì o se stesse apparendo come un idiota che parlava da solo dalla finestra.
"semplice, esci da qui" rispose Bakugou che si guardava intorno un po' circospetto. Non voleva farsi trovare affacciato alla finestra del lentigginoso e non voleva che qualcuno pensasse che si stesse approfittando di quel ragazzo dall'aspetto fragile.
"d-da qui? Dalla finestra?"
"sì, che ci vuole?"
Il verde lanciò un'occhiata in direzione della porta alle sue spalle, pur non vedendo era una cosa che faceva spesso quando voleva accertarsi che nessuno entrasse. Rivolgeva lo sguardo lì dove in realtà concentrava il proprio udito.
"va bene" concluse deciso il verde prima di alzare una gamba pronto per scavalcare.
Bakugou allungò le braccia e aiutò l'amico a scendere senza cadere dal davanzale. Quando finalmente Izuku si ritrovo con i piedi sul prato del giardino, sorrise e aprì il bastone.
La folla camminava tra i banchetti che erano stati allestiti per l'evento. Alcuni stand distribuivano cibo, altri avevano allestito giochi e altri ancora vendevano oggetti come maschere o souvenir. Tra un banchetto di legno e l'altro erano state appese delle lanterne che illuminavano la via con una luce calda e Bakugou si ritrovò a lanciare occhiate in direzione del verde chiedendosi se tutto quello fosse meglio descriverglielo o meno.
L'ambiente era bellissimo e proprio per questo Bakugou aveva il dubbio se descriverlo al suo amico. Izuku non poteva vedere e forse dirgli quanta meraviglia ci fosse intorno a loro, quante decorazioni fossero irraggiungibili dalla vista del verde, sarebbe potuto risultare crudele.
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Di che colore è il mondo?
Fanfiction"ti farò conoscere i colori" una frase semplice, che può sembrare banale, ma se viene detta ad un ragazzo che non può vedere diventa una promessa solenne... "credo di aver visto per un istante il tramonto" -BakuDeku- L'immagine di copertina non è mi...