Chapter eight.

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Dopo quel bacio che Calum ha avuto con Ashton, il riccio é diventato il suo "chiodo fisso".

E Calum odia questa situazione, perché non ha mai provato quei sentimenti per nessuno.

Michael invece ignaro di tutto va alla sua ennesima ecografia, la dottoressa insisteva per fargliene fare anche troppe!

Ma quella settimana Michael sarebbe stato da solo a casa, perché Calum raggiunge il padre dato che i suoi fratelli stanno dando problemi.

Calum's POV.

18 giorni 11 ore e 24 minuti da quando Ashton ha esplicitamente ammesso di essere gay baciandomi.

Non riesco ancora a crederci.

Da quel giorno ogni volta che vado a casa sua inventa un modo per farmi cadere nella sua trappola e baciarmi, o stuzzicarmi, o piú semplicemente per ricevere un pompino.

Ma non mi interessa, perché il suo corpo sta diventando come una droga.

Ho il costante bisogno di stargli vicino, sfiorarlo, baciarlo o solo parlargli.

E non sopporto piú questa situazione, perché non sono mai stato dipendente di nessuno!

Sbuffo e mi lascio cadere sull'enorme divano di mio padre.

Dovrò passare una settimana qui dentro, e dovrei esserne felice.. Ma l'unica cosa a cui penso sono le fottutissime labbra di Ashton Irwin.

Il mio telefono vibra, é Michael che mi sta video chiamando.

Per questo attivo il Facetime.

-Ehy!- esclamo sorridendo.

-Stiamo per vedere il piccolo\a e tu non potevi mancare! Sei pronto zietto?- ridacchia Michael.

Annuisco entusiasta e Michael passa il telefono a Luke che punta la fotocamera interna sul televisore dell'acografia.

Michael sussulta e maledice come sempre Sophia che sta spalmando il gel sul suo addome sporgente.

E non ci mette molto a trovare il piccolo feto.

Sento Luke singhiozzare, e sorrido perché so che é veramente felice.

Mentre Michael che dice "e cosí tu mi rovinerai la vita! Non potevi aspettare?" con voce emozionata.

Sophia ride e gli da un pizzicotto sulla spalla.

-Michael, Luke sono troppo contento per voi! Vorrei essere lí- mormoro sul punto di piangere.

Michael Clifford, mio migliore scopamico, fratello e anche sorella sta per avere un bambino.

Non ci credo ancora.

Un bip continuo mi fa accorgere che ho una chiamata in arrivo "Ashton ❤".

-Io devo andare.. Dopo vi chiamo!- dico facendo un cenno con la mano, e sia Luke che Michael ricambiano prima che io attacchi la chiamata.

Rispondo immediatamente ad Ashton, che rimane in silenzio per qualche secondo finché non si accorge di avere la chiamata aperta.

-Scusa pensavo che stesse ancora squillando.. Comunque dove sei finito? Sai questa storia dell'universitario che studia giorno e notte é molto faticosa.. Mi servirebbe un aiutino- ridacchia con voce sensuale.

Dannatamente sensuale.

-Mhh Irwin non starà mica esagerando con i suoi "aiutino"?- chiedo retoricamente mordendomi il labbro.

-Forse sono solo una scusa per passare del tempo con in neo-zelandese piú sexy di Sunfrost- risponde con disinvoltura facendomi quasi strozzare con la mia stessa saliva.

-Ashton, Ashton, Ashton.. Mi lusinghi- dico arrossendo.

Mi sento cosí stupido! Per fortuna non può vedermi..

-Dai oltre gli scherzi.. Dove sei Cally?- mormora con voce dolce, e sono convinto che sta facendo uno di quei bronci adorabili.

-Da mio padre, per tutta la settimana.. Purtroppo non potrò "aiutarti"- sento un lamento dall'altro capo del telefono, seguito da uno sbuffo sonoro.

E rido perché stará sicuramente battendo i piedi a terra come i bambini.

Ah quanto lo am-CALUM COSA STAI DICENDO.

-Di dove é tuo padre?- chiede all'improvviso con un tono che non promette nulla di buono.

-Non so cosa hai in mente, comunque fuori cittá, in un quartiere ad est.

Praticamente dove si trovano le fabbriche.. Perché?- chiedo diffidente.

-Mhh ho un idea.. Accendi il gps, ci sentiamo su Messenger, ho lezione.. Si Al arrivo!- esclama.

Al? CHI CAZZO É.

Sbuffo perché non mi sopporto da solo e cerco di trattenere la mia scenata di gelosia.

-Okay, mi manchi anche te Ashy.. Ci sentiamo dopo-

Chiudo la chiamata e faccio come mi aveva detto.

Chissà cosa avrà in mente.

-Calum stai sempre su quel coso! Vai a preparare la tavola che é ora di pranzo tra poco!- mi rimprovera mio padre sfilandomi il telefono di mano.

-No!- urlo riprendendolo.

E lui mi guarda con un sopracciglio alzato.

-Calum dopo pranzo dobbiamo parlare..- dice con tono severo.

Gli altri fanno i casini e se la prende con me, l'unico figlio autosufficiente che ha.

Sbuffo e eseguo quello che mi aveva chiesto per non creare alte storie.

Luke's POV.

Siamo appena usciti dallo studio della dottoressa e Michael é stranamente silenzioso.

Pensavo che fosse felice di vedere come stavano andando le cose, invece sembra quasi cupo.

-Ehy che succede?- mormoro abbracciandolo da dietro.

-Luke tu non puoi abbandonare tutto per me..- sputa fuori prima di mordersi il labbro.

-Michael ma io non sto abbandonando niente.. Vado ancora a scuola.- rispondo prontamente, abbiamo affrontato cosí tante volte questo discorso..

-Luke non stai studiando.. Spesso salti, e racconti cazzate a tuo padre.. Non posso rovinarti la vita.. - qualche lacrima sfugge dai suoi bellissimi occhi, e io decido di fermarlo.

-Michael, non mi hai rovinato la vita. La stai rendendo migliore sotto ogni aspetto.. É vero, non sto studiando molto e salto qualche giorno, ma Michey mi aiuta moltissimo e quindi mi arrangio. Per quanto riguarda mio padre, lo sai dobbiamo parlargliene.. Lui é comprensivo e ci aiuterà, fidati di me- mormoro vicino al suo viso prima di lasciargli un bacio sulle sue labbra carnose.

E lui finalmente sorride avvolgendomi fra le braccia.

-Andrà tutto bene..- sussurro vicino al suo orecchio, e anche se non so se sará cosí, lo spero vivamente.

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